Accordo all'Onu sulle sanzioni all'Iran
"carta straccia" per Ahmadinejad
Testata:
Data: 16/03/2007
Pagina: 15
Autore: Maurizio Molinari - la redazione
Titolo: Iran, accordo all’Onu su nuove sanzioni - Per Ahmadinejad la bozza dell’Onu sull’Iran è “carta straccia”
Dalla STAMPA del 16 marzo 2007, la cronaca di Maurizio Molinari:
Accordo all’Onu sulle nuove sanzioni all’Iran ma Teheran reagisce parlando di «carta straccia» e lanciando minacce. L’intesa è frutto delle consultazioni fra i cinque membri permanenti del Consiglio di Sicurezza (Usa, Russia, Cina, Gran Bretagna e Francia) più la Germania che hanno portato a una bozza di risoluzione che si articola in quattro passaggi. Primo: il congelamento dei beni già in vigore per 12 leader iraniani e 10 aziende viene esteso ad altri 15 individui e 13 enti in gran parte riconducibili al corpo paramilitare della Guardie della Rivoluzione, uno dei pilastri della teocrazia degli ayatollah, responsabile fra l’altro della gestione delle risorse energetiche e del programma missilistico. Secondo: si proibisce a Teheran di esportare qualsiasi tipo di armamento, impedendo così tanto la proliferazione nucleare quanto il trasferimento di armi alla Siria di Bashar Assad o agli Hezbollah in Libano. Terzo: si «urge» la sospensione dell’assistenza finanziaria a Teheran «salvo ragioni umanitarie». Quarto: si «richiede» a tutti gli Stati membri di esercitare una rigida «vigilanza» sui movimenti degli individui a cui sono stati congelati i beni.
Nel complesso si tratta di un testo che raggiunge un duplice scopo: consente alle sei potenze di mantenere l’unanimità ed aumenta la pressione nei confronti di Teheran con una formulazione che rende le sanzioni «reversibili», come ha sottolineato il premier francese Dominique de Villepin. Washington, Londra, Parigi e Berlino avrebbero voluto un testo più duro ma la formulazione «morbida» - come la definisce un diplomatico francese - ha consentito di superare le obiezioni di Mosca e Pechino. La bozza di risoluzione, presentata in Consiglio di Sicurezza dalla Gran Bretagna, è stata ora inviata alle capitali dei 15 Paesi membri - Italia inclusa - dando inizio ad una fase di consultazioni che continuerà per diversi giorni e potrebbe portare a «modifiche», come suggerisce l’ambasciatore italiano Marcello Spatafora, prima della prevedibile approvazione la prossima settimana. Gli interessi dell’Italia sono investiti dal paragrafo che prevede la fine delle garanzie finanziarie per gli investimenti futuri ma la formulazione del testo è stata redatta in maniera da smussare i contrasti.
L’accordo fra le sei potenze e la possibile approvazione di una seconda risoluzione - dopo la 1737 del 23 dicembre scorso - hanno causato la dura reazione di Teheran, il cui presidente Mahmud Ahmadinejad ha parlato di «carta straccia» accusando il Consiglio di Sicurezza di essere «privo di legittimità». Ahmadinejad ha ammonito: «Avete adottato la prima risoluzione contro di noi e siamo diventati un Paese nucleare, ora provate ad approvare anche questa e vedrete quale sarà il prossimo passo». In nottata Teheran ha fatto sapere che Ahmadinejad vuole essere presente attorno al tavolo del Consiglio di Sicurezza quando dovranno essere votate le nuove sanzioni e in base ai regolamenti dell’Onu nessuno potrà impedirglielo.
Alla base della redazione della bozza di seconda risoluzione c’è il rapporto dell’Agenzia atomica dell’Onu, diretta dall’egiziano Mohammed El Baradei, secondo cui non solo Teheran ha rifiutato di bloccare il programma nucleare ma lo ha rafforzato con nuovi impianti.
Dietro la scelta di proseguire sulla strada delle sanzioni mirate contro la leadership e il programma nucleare c’è la convinzione di Washington, Londra e Parigi che questa strategia stia dando frutti a Teheran, dove si sarebbero moltiplicate nelle ultime settimane le critiche ad Ahmadinejad.
Dal FOGLIO un antologia delle più recenti dichiarazioni di Ahmadinejad:
Pubblichiamo stralci dei discorsi che il presidente dell’Iran, Mahmoud Ahmadinejad, ha tenuto negli ultimi due giorni a Yazd e all’inizio del mese in visita in Sudan.
Avviso alla comunità internazionale. La risoluzione delle Nazioni Unite per imporre le sanzioni, la cui bozza è stata approvata ieri, “è un pezzo di carta straccia, che non avrà alcun impatto sul desiderio della nazione iraniana” di ottenere la tecnologia nucleare. “Se anche tutti voi occidentali vi riunite insieme e chiamate dall’inferno i vostri avi non riuscirete a fermare la Repubblica islamica dell’Iran”. Sanzioni. “Ci avete già sanzionati in passato e noi abbiamo ottenuto la tecnologia nucleare. Provate a imporre misure sanzionatorie economiche oggi e vedrete quale sarà il nostro prossimo passo”. “Se i nemici dell’Iran pensano di poter mettere in piedi una risoluzione basandosi sul nulla, adottando lo stesso comportamento che avevano durante l’era dell’imperialismo, si sbagliano di grosso”. “Non sono forse 27 anni che imponete sanzioni? C’è qualcosa che vi dobbiamo? Eppure, nonostante questo siamo diventati nucleari”. Il Consiglio di sicurezza dell’Onu. “I nemici usano il Consiglio di sicurezza dell’Onu come strumento per impedire alla nazione iraniana di raggiungere sviluppo e progresso”. Il Consiglio di sicurezza “non ha alcuna legittimità”. “E’ molto imbarazzante il fatto che il Consiglio di sicurezza, che dovrebbe difendere i diritti e la sicurezza dei suoi stati membri, si metta a fare minacce contro i paesi che vogliono legittimamente ottenere la tecnologia nucleare”. “Abbiamo tutti visto come il Consiglio di sicurezza abbia dato l’opportunità al regime sionista di dimostrare la sua superiorità sul popolo libanese” e ora “vuole fare la stessa cosa con il popolo iraniano, bloccando la nostra possibilità di progresso”. L’isolamento. L’influenza delle nazioni occidentali diminuisce, “non isolatevi da sole ancora di più” e “non create problemi”. “I poteri arroganti sono isolati internazionalmente e odiati dalle altre nazioni e noi diciamo a questi poteri che se continuano sulla strada dell’aggressione diventeranno sempre più isolati”. “Con le loro stesse mani certe nazioni si fanno male da sole e aumentano la nostra indignazione. L’Iran è fermo nel difendere i suoi diritti contro questi poteri imperialistici”. Lo stato dell’arte nucleare. “Perché fare una risoluzione contro di noi? Oggi siamo in grado di portare a termine un ciclo nucleare completo”. “La nazione iraniana insiste nel suo diritto (all’energia nucleare, ndr) e non arretrerà di un passo”. Il complotto sionista. “Non esistono posti nel mondo che soffrono a causa di divisioni e guerre a meno che non sia intervenuta la mano sionista e americana”. “C’è un complotto satanico ordito dai regimi americano e israeliano che stanno lavorando alacremente per fomentare il conflitto” in Darfur. “La nostra unica vittoria sta nell’unità del mondo islamico, dobbiamo stare attenti ai demoni che vogliono alimentare le divisioni tra di noi”. “I sionisti sono la vera manifestazione del diavolo”. I crimini di Israele. “Molti paesi occidentali che si piccano di essere i pionieri della democrazia e che impongono i loro standard per i diritti umani chiudono sempre gli occhi di fronte ai crimini contro l’umanità perpetrati dai sionisti e, rimanendo in silenzio, sostengono i sionisti nella loro tendenza al materialismo”.
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