Il sito PEACELINK pubblica un articolo di manipolazione storica antisraeliana del giornalista di Report (Rai3) Paolo Barnard.
Di seguito, il testo con le nostre critiche:
Si tratta di una cronologia che dimostra come il Terrorismo sia stato da sempre uno strumento proprio sia dei sionisti che dello Stato di Israele, e dunque non una prerogativa esclusivamente palestinese e/o islamica.
Come sapete, oggi la "narrativa" ufficiale sul Medioriente non riconosce questa verità storica, e solo ai palestinesi viene ufficialmente chiesto di fermare il Terrorismo.
Lasciamo un attimo da parte la storia, sulla quale Barnard scrive per altro molte falsità: oggi sono i palestinesi ad esercitare il terrorismo, non certo Israele
Noi tutti sappiamo quanto questo sia non solo ingiusto, ma anche controproducente per ogni speranza di pace. Non ci sarà pace senza verità. Purtroppo però tanti di noi, dai giovani attivisti ai semplici cittadini di buon senso, non sono in grado di sostenere queste tesi con argomentazioni inoppugnabili o senza timore di essere accusati di faziosità o, peggio, di antisemitismo.
Il mio documento offre uno STRUMENTO accessibile a tutti per poter sostenere e divulgare senza timore di smentite ciò che sappiamo essere più vicino alla verità e soprattutto più utile alla pace. Si badi bene, il documento non pretende di avere valore storiografico. Non e' scritto per l'esperto. E' scritto per le persone comuni, e si basa su fonti al di sopra delle parti: l'ONU e Amnesty International
L’Onu è una fonte al di sopra della parti? In realtà si tratta di un organismo che ha sempre espresso maggioranze antisraeliane formate da paesi arabi, dittature del terzo mondo e un tempo dai paesi del blocco sovietico.
Di un’organizzazione che ha affidato a dittature la presidenza di commissioni per i diritti umani, che ha prodotto centinaia di risoluzioni contro Israele, ma ha taciuto sulla Cecenia o sui laogai cinesi.
Nemmeno Amnesty, che per anni ha condannato l’antiterrorismo israeliano senza spendere una parola sul terrorismo suicida (vi è poi stata costretta dalla critiche) può essere considerata imparziale.
principalmente. Queste fonti sono la sua forza.
Ve lo offro sperando che lo divulghiate il più possibile, perché quella "narrativa" distorta sul Terrorismo in Palestina sta causando tragedie all'infinito. Dobbiamo rettificarla, assolutamente, come primo passo per la pace.
Nell'introduzione troverete maggiori dettagli.
Grazie
Paolo Barnard, giornalista di Report, RAI3.
Introduzione.
In Medioriente dilaga il fenomeno del Terrorismo. A noi e' particolarmente noto il Terrorismo palestinese e/o islamico, ma c'e' anche il Terrorismo israeliano. Il primo e' internazionalmente riconosciuto, il secondo no. E qui sta il problema.
Prima di continuare e per sgombrare il campo da possibili equivoci, ribadiamo con decisione che non v'e' dubbio che per decenni alcuni gruppi palestinesi si siano macchiati, e ancora oggi si macchino, di orrendi crimini terroristici che non trovano alcuna giustificazione politica ne' morale. La condanna di questi crimini, che storicamente colpiscono soprattutto lo Stato di Israele, deve essere assoluta.
Eppure, rimane il fatto che in occidente si fatica ad ammettere che Israele ha praticato e pratica il terrorismo. Taluni rigettano questa nozione radicalmente, anche se
Ciò ha dato origine a una impostazione ideologica errata e catastrofica nelle sue conseguenze, a causa della quale ogni approccio internazionale al conflitto israelo-palestinese viene fatalmente viziato da un sistema di "due pesi due misure": solo ai palestinesi viene formalmente chiesto di abbandonare le pratiche terroristiche, a Israele mai. Questo produce continui fallimenti.
Tale pregiudizio trova appoggio in vaste fasce delle opinioni pubbliche occidentali. Infatti, alle parole "Terrorismo mediorientale" noi associamo d'istinto i volti dei guerriglieri palestinesi, libanesi o iraniani, ovvero del fanatismo islamico armato; ma non ci viene altrettanto spontaneo associarvi i volti dei soldati d'Israele, o quelli dei loro leader politici. Questo e' potuto accadere perché l'Occidente ha intenzionalmente alterato la "narrativa" del conflitto israelo-palestinese, per tutelare i propri interessi nell'area. Lo dimostra lo stesso linguaggio mediatico internazionale: da anni in tv o sulle prime pagine dei giornali gli attacchi palestinesi contro i civili israeliani sono sempre definiti (a ragione) "terroristici", ma quelli altrettanto terrorizzanti delle Forze di Difesa Israeliane contro i civili palestinesi sono sovente chiamati "di autodifesa"; le azioni dei kamikaze di Hamas sono "massacri", mentre le centinaia di omicidi extragiudiziali commessi dai Servizi Segreti israeliani vengono definiti "esecuzioni capitali mirate", e così all'infinito (Chomsky-Fisk-Said et al.).
1) non esistono operazioni militari israeliane rivolte contro i civili palestinesi 2) non esistono esecuzioni extragiudiziali israeliane, Israele colpisce terroristi che costituiscono un pericolo reale e imminente; colpisce obiettivi militari legittimi per evitare attentati e perdite di vite umane; non compie esecuzioni capitali senza processo, ma atti di guerra. Di una guerra difensiva
Tutto ciò ci ha lentamente resi incapaci di riconoscere l'esistenza del Terrorismo di matrice israeliana, assieme alle atrocità che causa e che ha causato.
E' imperativo rettificare questo pregiudizio, iniziando dalla accettazione, da parte della comunità internazionale impegnata nel processo di pace, della verità storica. Questo significa che mentre giustamente condanniamo il Terrorismo palestinese, dobbiamo abbandonare il nostro rifiuto di riconoscere e di censurare il Terrorismo di Israele.
Se ciò non accadrà, non vi è speranza di pace in Medioriente.
A prova di quanto affermato sopra, sono di seguito elencati alcuni fra i peggiori atti di Terrorismo commessi in Medioriente dalla comunità sionista prima e da Israele o da israeliani poi, con una scrupolosa bibliografia. Le fonti sono principalmente i documenti dell'ONU e di Amnesty International; questo perché siamo consapevoli che nell'esporre un tema tanto controverso ci si deve affidare a fonti assolutamente e storicamente al di sopra delle parti. Abbiamo di proposito scartato ogni fonte che potesse anche vagamente essere accusata di partigianeria, e per tale motivo siamo stati costretti a non includere in questo documento centinaia di "atti di Terrorismo israeliani" riportati nella letteratura sul Medioriente.
Lo ribadiamo: questo lavoro non e' un atto di accusa contro Israele fine a sé stesso, perché se così fosse sarebbe un esercizio sterile. Esso vuole aiutare il pubblico a rettificare quella "narrativa" distorta che basandosi su "due pesi due misure" condanna il Medioriente a una violenza senza fine. Ai lettori il giudizio.
SINTESI STORICA ESSENZIALE PER
Al declino dell'impero Ottomano, a partire dal 1880, gruppi di ebrei europei emigrarono in Palestina dove stabilirono alcune colonie. Fondarono il movimento Sionista, da cui presero il nome di sionisti.
Nel 1914, gli immigranti sionisti in Palestina erano 85.000, gli arabi musulmani e cristiani erano 500.000, ai quali si aggiungevano gli ebrei cosiddetti Ottomani (già presenti da tempo in Palestina e perfettamente integrati).
Nel 1916 le potenze europee siglarono l'accordo di Sikes-Picot: si trattava del piano alleato per dividere l'impero Ottomano (in disfacimento). Gli inglesi di fatto divennero la potenza coloniale in Palestina.
Nel 1921 cominciarono gli scontri fra arabi ed ebrei (a Jaffa 200 morti ebrei e 120 morti arabi).
nel 1921 iniziarono le violenze arabe contro gli ebrei, che si difesero
Nel
Manca la notizia della totale opposizione araba all’immigrazione ebraica
Cominciano le proposte inglesi di formazione di 2 Stati separati. Esse scontentano sia gli arabi che i sionisti,
Falso: i sionisti accettarono le proposte inglesi, gi arabi no
e le violenze nel frattempo aumentano.
L’”aumento delle violenze” fu un pogrom antiebraico nel 1936
E' a questo punto che i sionisti si organizzano in gruppi di guerriglia.
Nel 1947 gli Inglesi rinunciano al Mandato e passano la palla all'ONU.
Nel Maggio 1948 gli Stati arabi mandano truppe in aiuto ai palestinesi. Ma già le truppe ebraiche avevano conquistato grandi fette di territorio designato dall'ONU come Arabo, provocando la fuga di 300.000 rifugiati palestinesi.
Manca ogni riferimento alla guerra scatenata dai gruppi armati comandati dal muftì di Gerusalemme, Haji Amin Al Hussein, alleato di Hitler durante la seconda guerra mondiale.
Gli eserciti arabi, inoltre, avevano come obiettivo la distruzione di Israele, “buttare gli ebrei a mare”, non aiutare i palestinesi
Lo Stato d'Israele viene proclamato il 14 maggio 1948. La guerra continua, e all' inizio del 1949 Israele vince conquistando il 73% della Palestina. I rifugiati palestinesi sono ora 725.000.
Nessun cenno ai 600.000 rifugiati ebrei cacciati dai paesi arabi
Ai palestinesi, alla fine della guerra, rimane Gaza e
Nel 1956, Israele attacca l'Egitto conquistando Gaza e il Sinai, ma gli USA li convincono a ritirasi un anno dopo.
L’Egitto aveva bloccato il golfo di Aqaba, un tentativo di strangolamento economico, a ammassato truppe nel Sinai
Nel 1964 gli Stati arabi creano l'Organizzazione per
Nel Maggio 1967 il presidente egiziano Nasser stringe un patto di difesa con
Un modo incredibilmente reticente e incompleto di raccontare la storia di un’assedio sempre più minaccioso e di un’azione preventiva compiuta per garantirsi la sopravvivenza
E' la nota Guerra dei 6 Giorni. In un baleno Israele occupa il Sinai, Gaza,
Nel Novembre 1967 il Consiglio di Sicurezza dell'ONU condanna la conquista dei territori da parte di Israele con la risoluzione 242, che specificamente chiede il ritiro israeliano dai territori occupati nella Guerra dei 6 Giorni.
Nel quadro di un accordo di pace, prospettiva subito rifiutata dagli arabi alla Conferenza di Karthoum
1973, attacco egiziano e siriano a sorpresa contro Israele (guerra del Kippur). Israele e' in seria difficoltà, e solo grazie a un massiccio aiuto militare americano si riprende e addirittura avanza nel Golan.
La base della guerriglia dell'OLP si sposta nel Libano del sud. Nel 1978 Israele invade il sud del Libano. Di nuovo il Consiglio di Sicurezza dell'ONU condanna l'invasione con la risoluzione 425, e tenta di separare i belligeranti con un contingente di caschi blu (UNIFIL).
Nel Settembre 1978 il presidente egiziano Sadat va a Camp David negli USA, dove firma i famosi accordi con Israele. Israele in cambio si ritira dal Sinai. Sadat firma a Washington il 26 marzo 1979 la pace con Israele, primo Stato arabo a farlo. Nel 1982 Israele reinvade il Libano,
dal quale partiva il terrorismo dell’Olp
e arriva fino a Beirut. Gli USA mediano nella fuga da Beirut dell'OLP e di Arafat, ma nessuno protegge i civili palestinesi: strage nel campo profughi di Sabra e Chatila.
compiuta dai falangisti cristiani
Israele si ritirerà dal Libano (esclusa una fascia al sud) nel 1985. Dicembre 1987. Nei territori occupati il pugno di ferro di Israele trova ora un fronte unito, e i giovani palestinesi si lanciano nell'Intifada (sollevazione).
Nel 1988 Arafat rinuncia ufficialmente al Terrorismo
ma non smetterà mai di promuoverlo
e accetta la risoluzione 242, implicitamente riconoscendo l'esistenza di Israele.
No: l’accettazione della 242 è compatibile con il vecchio piano a due fasi dell’Olp che prevedeva prima uno Stato in Cisgiordania e Gaza, poi la distruzione di Israele. Infatti Arafat continuerà a indicare, in arabo, l’obiettivo della distruzione dello Stato ebraico
1993: a Oslo si svolgono colloqui segreti fra l'OLP e il laborista israeliano Shimon Perez con mediazione norvegese di Joan Jorgen Holst.
Il 9 Settembre 1993 Arafat firma la lettera di riconoscimento dello Stato di Israele, e Israele il 10 Settembre riconosce l'OLP come il legittimo rappresentante dei palestinesi.
Lunedì 13 Settembre 1993 Arafat e Rabin a Washington firmano una Dichiarazione di Principi, che comprende il mutuo riconoscimento di Israele e dell'OLP, il ritiro israeliano da Gaza e da Jerico, e un non meglio specificato ritiro israeliano da alcune aree della Cisgiordania entro 5
anni (accordi di "Oslo"). A partire dal 1999 il premier israeliano Barak concede ad Arafat alcuni territori in più, e a metà del
Nel luglio del 2000 il presidente americano Clinton convince Arafat e il premier israeliano Barak ad andare a Camp David (USA) per finalizzare gli accordi di Oslo. L'incontro naufraga in un nulla di fatto.
Per colpa di Arafat
28 Settembre 2000. Ariel Sharon, leader dell'opposizione israeliana, sfila a piedi presso la moschea di Al Aqsa a Gerusalemme, che è uno dei luoghi più sacri della religione musulmana.
Con l’approvazione del Waqfa, l’ente che tutela i luoghi santi islamici
Questo viene visto come un oltraggio imperdonabile, e i palestinesi si lanciano nella seconda Intifada
Preparata da tempo, come dichiarato dai leader palestinesi
. Nel febbraio 2001 il laborista Barak perde le elezioni e diviene premier Ariel Sharon del partito Likud.
IL TERRORISMO SIONISTA:
La prima fase dal 1942 al 1947, prima della nascita dello Stato di Israele.
* I testi virgolettati sono traduzioni di documenti originali. Le spiegazioni del redattore sono in corsivo.
1942.
"Durante gli anni della Seconda Guerra Mondiale anche la comunità sionista (in Palestina) adottò metodi violenti di lotta. L'uso del Terrorismo da parte loro e' descritto in un documento ufficiale del governo britannico di allora": 'Nel 1942 un piccolo gruppo di estremisti sionisti, guidati da Abraham Stern, si fece notare per una serie di omicidi e di rapine politicamente motivati" (1)
***
1944.
"Il Ministro inglese per il Medioriente, Lord Moyne, viene assassinato da due membri del gruppo Stern, al Cairo. Sempre nello stesso anno il gruppo fuorilegge sionista Irgun Tzeva'i Leumi distrugge numerose proprietà del governo britannico. Le azioni terroristiche dei gruppi Stern e Irgun sono state condannate dallo stesso portavoce della Comunità Ebraica". (1)
Va ricordato che Lord Moyne venne ucciso per la sua opposizione all’immigrazione ebraica in Palestina durante le persecuzioni naziste.
***
1946.
"Il 22/7/1946, la campagna condotta delle organizzazioni terroristiche (sioniste) raggiunse nuovi livelli, con una esplosione che distrusse un'ala dell'hotel King David di Gerusalemme, che conteneva gli uffici della Segreteria del governo e il quartier generale britannico, uccidendo 86
impiegati, arabi ebrei e inglesi, e 5 passanti". (1)
Va ricordato che l’Irgun avvertì dell’attacco al King David Hotel, per permetterne lo sgombero
***
1946.
"Altre attività terroristiche (sioniste) includono: il rapimento di un giudice inglese e di alcuni ufficiali, e l'attentato dinamitardo a un Club di Ufficiali inglesi a Gerusalemme con grave perdita di vite umane". (1)
***
"Menachem Begin (futuro premier israeliano) fu definito dagli inglesi un "leader terrorista" per aver fatto esplodere l'hotel King David a Gerusalemme, che a quel tempo venne considerato uno dei peggiori atti terroristici del secolo." (1bis)
***
Un altro documento ufficiale britannico del 1946 dichiara:
"Il Governo di Sua Maestà britannica e' arrivato alle seguenti conclusioni: che il gruppo (sionista) Haganah e il suo associato Palmach lavorano sotto il controllo politico dei membri della Agenzia Ebraica; e che essi sono responsabili di sabotaggi e di violenze..." (2)
***
"Questa campagna terroristica contro gli arabi palestinesi e contro gli inglesi raggiunse tali proporzioni che Churchill, un forte sostenitore dei sionisti e a quel tempo Primo Ministro inglese, dichiarò alla Camera dei Comuni: "Se i nostri sogni per il sionismo devono finire nel fumo delle pistole degli assassini e se i nostri sforzi per il futuro del sionismo devono produrre un nuovo gruppo di delinquenti degni della Germania nazista, molti come me dovranno riconsiderare le posizioni tenute così a lungo". (3)
La frase di Churchill fu pronunciata in una circostanza specifica: l’uccisione di Lord Moyne , suo amico personale
ALCUNI COMMENTI STORICI SU QUESTO PERIODO.
"Il grande umanista sionista Ahad Ha'am lanciò un allarme contro la violazione dei diritti dei palestinesi (da parte dei sionisti): 'E cosa sta facendo la nostra gente in Palestina? Erano servi nelle terre della Diaspora e d'improvviso si trovano con una libertà senza limiti, e questo cambiamento ha risvegliato in loro un'inclinazione al despotismo. Essi trattano gli arabi con ostilità e crudeltà, gli negano i diritti, li offendono senza motivo, e persino si vantano di questi atti. E nessuno fra di noi si oppone a queste tendenze ignobili e pericolose" (4)
***
Dichiarazione di Lord Sydenham alla Camera dei Lord di Londra sul Mandato britannico in Palestina (1922):
"Il danno prodotto dall'aver riversato una popolazione aliena (i sionisti immigrati in Palestina) su una terra araba forse non si riparerà mai più...Ciò che abbiamo fatto, facendo concessioni non agli ebrei ma ad un gruppo di estremisti sionisti, è stato di aprire una ferita in Medioriente, e nessuno può predire quanto essa si allargherà". (5)
***
Dichiarazione della Commissione Shaw del governo inglese, a proposito delle violenze fra arabi e sionisti nel 1929:
"...prima della Grande Guerra (1915-18) gli arabi e gli ebrei vivevano fianco a fianco, se non in amicizia, almeno con tolleranza... negli 80 anni precedenti (alla Grande Guerra) non ci sono memorie di scontri violenti (come quelli iniziati nel 1920)." (6)
***
"L'espansione territoriale (sionista) attraverso l'uso della forza produsse un grande esodo di rifugiati (palestinesi) dalle zone degli scontri. I palestinesi sostengono che questa era un politica precisa che mirava all'espulsione degli arabi per far posto agli immigrati (sionisti) e citano, fra le altre, le dichiarazioni del leader sionista Theodor Herzl":
"Tenteremo di sospingere la popolazione (palestinese) in miseria oltre le frontiere procurandogli impieghi nelle nazioni di transito, mentre gli negheremo qualsiasi lavoro sulla nostra terra... Sia il processo di espropriazione che l'espulsione dei poveri (palestinesi) devono essere condotti con discrezione e con attenzione..." (7)
La citazione, come dimostrato dallo storico Ephraim Karsh è manipolatoria: Herzl voleva negare lavoro agli arabi che vivevano fuori dalla Palestina mandataria
***
Da un documento delle Nazioni Unite:
"La comunità ebraica della Palestina ancora si rifiuta pubblicamente di aiutare l'Amministrazione (ONU) a reprimere il Terrorismo (sionista), e cita come ragione il fatto che le politiche dell'Amministrazione sarebbero contrarie agli interessi ebraici." (8)
IL TERRORISMO SIONISTA-ISRAELIANO:
La seconda fase, dal 1947 al 1977, attraverso la nascita dello Stato di Israele.
"Uno dei più scabrosi atti di Terrorismo (sionista) contro la popolazione civile (palestinese) si registra, secondo fonti palestinesi ma anche secondo altre fonti, nell'aprile
"Il 9 aprile abbiamo subito una sconfitta morale, quando le due gang Stern ed Etzel (sionisti) lanciarono un attacco immotivato contro il villaggio di Deir Yassin... Si trattava di un villaggio pacifico, che non aveva aiutato le truppe arabe di oltre frontiera e che non aveva mai attaccato le zone ebraiche. Le gang (sioniste) lo avevano scelto solo per ragioni politiche. Si e' trattato di un atto di puro Terrorismo... Alle donne e ai bambini non fu dato tempo di fuggire... e molti di loro furono fra le 254 vittime assassinate, secondo l'Alto Comitato Arabo... Quell'evento fu un disastro in tutti i sensi... (le gang) si guadagnarono la condanna della maggioranza degli ebrei di Gerusalemme". (9)
In realtà, la ricerca storica recente ha dimostrato che a Deir Yassin avvenne un battaglia, non un deliberato massacro di civili. I morti civili furono circa cento.
***
Alcuni leader sionisti negarono la strage di Deir Yassin, ma anche nella negazione ammisero esplicitamente di aver usato l'arma del Terrorismo psicologico, che non e' meno letale.
Al massimo, "non è meno efficace". Meno letale lo è sicuramente.
Scrisse Menachem Begin (futuro premier di Israele):
"Il panico travolse gli arabi nella Terra di Israele e iniziarono a fuggire in preda al terrore. Non ciò che accadde a Deir Yassin, ma ciò che fu inventato su Deir Yassin ci aiutò a vincere...in particolare nella conquista di Haifa, dove le forze ebraiche avanzarono come un coltello nel burro mentre gli arabi fuggivano nel panico gridando 'Deir Yassin!'." (10)
***
Menachem Begin fu però ritenuto uno dei responsabili della strage di Deir Yassin:
"Il 9 aprile un'atrocità di enormi proporzioni fu perpetrata a Deir Yassin... furono massacrate 254 persone da membri della gang di Menachem Begin. Alcuni uomini del villaggio furono trascinati attraverso Gerusalemme prima di essere uccisi." (11)
***
"Quante atrocità furono commesse (dai sionisti) forse non si saprà mai, ma furono sufficienti a spingere l'allora Ministro israeliano dell'agricoltura, Aharon Cizling, ad affermare: 'Adesso anche gli ebrei si sono comportati come nazisti e tutta la mia anima ne è scossa...Ovviamente dobbiamo nascondere al pubblico questi fatti...Ma devono essere indagati". (12)
***
1948. "Folke Bernadotte fu nominato mediatore (in Palestina) dall'Assemblea Generale dell'ONU...ma prima che l'ONU potesse considerare le sue osservazioni fu assassinato dalla gang (sionista) Stern, una delle tante organizzazioni terroristiche le cui azioni erano diventate più spudorate dalla fine del Mandato (britannico). Il rapporto delle Nazioni Unite sull'assassinio disse che il governo provvisorio di Israele doveva assumersi la piena responsabilità di queste uccisioni... Il Consiglio di Sicurezza dell'ONU chiese al governo di Israele di indagare e di presentare un rapporto, ma nessun rapporto fu mai presentato...Gli assassini di Bernadotte vestivano uniformi dell'esercito israeliano." (12 bis)
Va ricordato che la banda Stern era un piccolo gruppo, non legato al nucleo del futuro esercito israeliano, l’Haganah.
Bernadotte fu comunque un bersaglio politico colpito durante una guerra, non un civile ucciso indiscriminatamente in una strage suicida: i due terrorismi sono decisamente diversi-
***
Dalla proclamazione dello Stato di Israele (14/05/1948) e durante il trentennio successivo il Terrorismo israeliano nei territori occupati si esprime in una miriade di atti criminosi, in particolare rivolti alla popolazione palestinese dei territori occupati, al punto da richiedere nel
- d) L'espropriazione e confisca delle proprietà arabe nei territori occupati
- e) La distruzione e demolizione delle case (arabe) - f) Gli arresti di massa e i maltrattamenti della popolazione araba
- g) I maltrattamenti e le torture dei detenuti (arabi)...''(
Parola, appunto, dell’Onu
Cliccare sul link sottostante per inviare una e-mail a Peacelink