"Gli accordi vanno rispettati"
Richard Perle risponde a Massimo D'Alema
Testata: Corriere della Sera
Data: 04/03/2007
Pagina: 11
Autore: Ennio Caretto
Titolo: «Esistono accordi che vanno rispettati»
Sul caso Calipari, sul no americano all'estradizione di Lozano, processato e assolto per la morte dell'ufficiale dei nostri servizi segreti, e sulle dichiarazioni di D'Alema in proposito, il CORRIERE della SERA pubblica un'intervista a Richard Perle:WASHINGTON — «Non capisco come D'Alema possa parlare di occasione perduta nel tragico caso di Calipari e di un nostro obbligo morale di estradare il soldato Lozano. In base agli accordi coi nostri alleati, se i nostri soldati commettono un crimine li processiamo noi. Lozano è stato discolpato dal Pentagono. D'Alema può contestare la decisione, ma non invocare un dovere superiore di violare le procedure stabilite. La strada da seguire semmai è quella della modifica degli accordi».
Richard Perle, il leader neocon sottosegretario alla Difesa del presidente Reagan e consigliere del Pentagono nel primo mandato di George W. Bush, ricorda il caso del Cermis: i piloti che recisero i cavi della funivia furono processati negli Usa.
D'Alema riflette il giudizio della maggioranza dell'Italia: l'inchiesta del Pentagono fu inadeguata.
«Incidenti del genere possono turbare i rapporti tra alleati. Io penso però che Paesi amici come i nostri debbano superarli, e credo che questa sia la posizione dell'amministrazione. Non voglio fare dell'ironia, non so se D'Alema ci consideri amici o nemici».
Perché?
«L'ultima volta che lo incontrai, non lo trovai ben disposto. Mi parve critico e polemico, anche se non antiamericano come la vostra sinistra radicale».
Ci sono stati altri incidenti, come la cattura di Abu Omar a Milano da parte di agenti Cia.
«Quell'operazione fu condotta malissimo non solo da parte nostra ma anche da parte vostra. Tuttavia non è concepibile che agenti della Cia vengano estradati in Italia: hanno l'immunità dalla vostra giustizia. Di nuovo, se necessario si rinegozino i trattati».
«Trovo assurdo il divieto di combattere alle vostre truppe, che a mio parere sono molto in gamba, lo hanno dimostrato nei Balcani».
«Non sono un sostenitore ma lo rispetto, svolge il suo ruolo nella comunità atlantica. Non credo che nessun suo membro responsabile voglia distruggere i rapporti tra America e Italia».
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