Si dimette il generale Halutz
e torna la propaganda sulla guerra contro Hezbollah
Testata:
Data: 17/01/2007
Pagina: 1
Autore: la redazione
Titolo: Israele: via il generale Halutz, responsabile della guerra in Libano

Il quotidiano online dei DS non perde occasione per dimostrare quanto sia inesauribile il suo sforzo propagandistico anti-israeliano. Così il titolo di un articolo che riferisce delle dimissioni del comandate delle forze armate israeliane è il seguente: “Israele: via il generale Halutz, responsabile della guerra in Libano”. Messa così sembrerebbe che a volere e a scatenare la guerra tra Israele e il Libano (anche in Israele c’è stata la guerra con i suoi morti non lo dimentichi l’Unità, che invece parla di “guerra in Libano”) sia stato Israele per responsabilità del suo capo di Stato maggiore. “Responsabile della guerra in Libano” questo vuole suggerire a un lettore meno attento e narcotizzato dall’incessante propaganda con la striscia rossa. Semmai Halutz è stato responsabile “per” la “guerra in Libano”. Non è una semplice questione di sintassi ma di sostanza. Nell’articolo poi leggiamo di un “conflitto, scatenato come rappresaglia per la cattura di due soldati israeliani - e l'uccisione di altri tre - da parte di militanti del movimento musulmano sciita libanese, Hezbollah, lo scorso 12 luglio”. A parte la definizione di Hezbollah come “movimento musulmano sciita libanese” (quando invece si tratta di una spietata organizzazione terroristica e antisemita responsabile di efferati crimini) c’è da rimarcare come Israele non abbia attuato una rappresaglia ma ha risposto con azioni di guerra a chi lo attaccava con la guerra. LUNITA', poi, accenna unicamente al rapimento e all’uccisione di alcuni sodati ma dimentica (volutamente) i continui attacchi missilistici portati da Hezbollah negli ultimi anni, da quando Israele aveva completamente abbandonato il Libano.

Ecco il testo:

Il comandante in capo dell'esercito israeliano, generale Dan Halutz – fortemente criticato per l'andamento del conflitto in Libano della scorsa estate - ha rassegnato le dimissioni. Il suo addio è stato annunciato oggi dal ministero della difesa Amir Peretz. Halutz aveva subito pressioni per lasciare l'incarico sin dalla fine del conflitto, scatenato come rappresaglia per la cattura di due soldati israeliani - e l'uccisione di altri tre - da parte di militanti del movimento musulmano sciita libanese, Hezbollah, lo scorso 12 luglio. L'operazione aveva mancato l'obiettivo principale:sconfiggere Hezbollah e liberare i soldati catturati. La radio dell'esercito ha annunciato che Halutz ha inviato al primo ministro Ehud Olmert la lettera di dimissioni, nella quale precisava di volersi assumere la responsabilità per il risultato del conflitto in Libano. Sottolineando come per Halutz «il concetto di responsabilità è tutto». In questo modo è probabile che si salverà dalle dimissioni il ministro Peretz e lo stesso Olmert, indicati dall’opinione pubblica israeliana insieme a Halutz, come i principali responsabilidell’esito negativo della guerra. I due soldati rapiti dagli Hezbollah a distanza di sei mesi dalla fine del conflitto non sono stati ancora liberati. Anche se recentemente ci sono state assicurazioni sulla loro salute. Il ministro della Difesa Peretz ha annunciato per domenica prossima la nomina del nuovo capo delle forze armate. I nomi più quotati sono: il generale Moshe Kaplinsky, vice di Halutz, direttore generale del ministero della Difesa, il generale della riserva Gabi Ahkanazi e il capo del comando delle forze di terra, il generale Benny Ganz.

Cliccare sul link sottostante per inviare una e-mail alla redazione dell'Unità

lettere@unita.it