I check point servono a fermare il terrorismo
ma Io Donna non lo spiega
Testata: Corriere della Sera
Data: 22/12/2006
Pagina: 39
Autore: Raffaele Oriani
Titolo: Quello che le donne fanno

Nel numero datato 23 dicembre 2006 del settimanale IO DONNA, supplemento del CORRIERE della SERA, nel reportage di Raffaele Oriani (testo) e Pierre- Yves Ginet (fotografie) "Quello che le donne fanno" troviamo tra le altre la fotografia di un chek point israeliano nei territori palestinesi, con la seguente didascalia:

La Cisgiordania palestinese è disseminata di centinaia di check point israeliani: tra villaggio e villaggio, strada e strada o in piena campagna. In questa immagine a una ragazza di Nablus viene negato il permesso di lasciare la citta per recarsi a Ramallah. Le donne hanno comunque più possibilità degli uomini di passare i controlli: per questo sono loro a mantenere vivi i legami tra parenti che vivono in città diverse.

In queste righe viene completamente omessa la spiegazione del perché siano stati istituiti i chek point.
Se si tace il fatto che essi servono a impedire il transito di attentatori suicidi si fa un'autentica opera di disinformazione antisraeliana.

Invitiamo i nostri lettori a scrivere alla redazione del CORRIERE della SERA e di IO DONNA per protestare. Indirizzando le lettere alla direttrice responsabile di IO DONNA, Fiorenza Vallino e al direttore responsabile del quotidiano, Paolo Mieli.

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