Nel numero datato 23 dicembre 2006 del settimanale IO DONNA, supplemento del CORRIERE della SERA, nel reportage di Raffaele Oriani (testo) e Pierre- Yves Ginet (fotografie) "Quello che le donne fanno" troviamo tra le altre la fotografia di un chek point israeliano nei territori palestinesi, con la seguente didascalia:
La Cisgiordania palestinese è disseminata di centinaia di check point israeliani: tra villaggio e villaggio, strada e strada o in piena campagna. In questa immagine a una ragazza di Nablus viene negato il permesso di lasciare la citta per recarsi a Ramallah. Le donne hanno comunque più possibilità degli uomini di passare i controlli: per questo sono loro a mantenere vivi i legami tra parenti che vivono in città diverse.
In queste righe viene completamente omessa la spiegazione del perché siano stati istituiti i chek point.
Se si tace il fatto che essi servono a impedire il transito di attentatori suicidi si fa un'autentica opera di disinformazione antisraeliana.
Invitiamo i nostri lettori a scrivere alla redazione del CORRIERE della SERA e di IO DONNA per protestare. Indirizzando le lettere alla direttrice responsabile di IO DONNA, Fiorenza Vallino e al direttore responsabile del quotidiano, Paolo Mieli.
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