Quelli che pensano che anche D'Alema sia un "sionista"
uno sguardo a un sito dei comunisti antisraeliani "duri e puri"
Testata:
Data: 16/11/2006
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Autore: la redazione
Titolo: Palestina
Ecco uno dei siti dei "duri e puri", della sinistra che non parteciperà alla manifestazione di Milano perché non abbastanza antisraeliana.
Si tratta di arcipelago.org,

In home page campeggiano proprio le polemiche sulla manifestazione di  Milano del 18 novembre.
L'appello che la convoca viene criticato per l'assenza del nome "Palestina", D'Alema viene stigmatizato come "filo-israeliano" in base alla sua dichiarazione, rilasciata a Repubblica, sull'embargo al governo di Hamas (deciso dall'Europa e che lui vorrebbe togliere).
La decisione (poi rientrata) delle Ferrovie dello Stato di non praticare tariffe agevolate per i partecipanti alla manifestazione di Roma viene denunciata come manovra della "lobbi filo-israeliana".

Si capisce subito che si a che fare con soggetti lievemente "visionari"... se uno pensa che D'Alema sia un "sionista"...

All'interno del sito vi è poi un 'intera sezione dedicata alla Palestina, divisa in sottosezioni.
S.O. S, Palestina raccoglie fondi
"per le strutture sanitarie e umanitarie palestinesi, contro l'embargo imposto da Israele, U.S.A. e Unione Europea.".
Sarebbe interessante verificare dove davvero finiscono i soldi raccolti.

Un' altra sottosezione si intitola "Dossier Hamas" . Inequivocabile la linea d'appoggio al gruppo terroristico palestinese fin dai titoli degli articoli " Elezioni palestinesi: hanno vinto la dignità e la resistenza" , "
Hamas ha vinto: i nemici della giustizia e della pace in Palestina nello scompiglio"."Continua la denigrazione di Hamas sui principali quotidiani italiani".
In quest'ultimo si prende particolarmente di mira un articolo di Angelo Panebianco che metteva in rilievo l'antisemitismo del gruppo.
Ignorando o fingendo di ignorare che nello statuto di Hamas il giorno del giudizio è descritto come un massacro di ebrei il sito oppone alla realtà dei fatti risibili argomentazioni di questo tenore:
"più si è musulmani "integralisti", meno si è razzisti, proprio come più si è comunisti o Testimoni di Geova in Italia, meno si è razzisti. Sia perché si tratta di ideologie universaliste, sia perché un tipo di identità più intellettuale tende a soppiantare le identità più viscerali.".

Non manca la pura e semplice disinformazione: così il manifesto elettorale di Hamas, nel quale non si parlava, secondo il Guardian, di distruzione di Israele, viene confuso ad arte con lo statuto dell'organizzazione, che ne parla e non è mai stato abbandonato o modificato.

Nella sezione anche un appello per la liberazione di Marwan Barghouti (condannato a cinque ergastoli per altrettanti omicidi e capo del gruppo stragista Brigate di Al Aqsa)

L'incredibile sezione Palestina- La lotta armata è un elenco di azioni terroristiche contro civili e militari "sionisti", rivendicate ed esaltate.

Inequivocabile la grafica del sito: in home page una sagoma umana getta una Stella di Davide in un cestino della spazzatura.

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