Non ci sono ostaggi "sbagliati"
perché non ci sono ostaggi "giusti"
Testata: Corriere della Sera
Data: 24/10/2006
Pagina: 16
Autore: la redazione
Titolo: No agli ostaggi buoni

Dal CORRIERE della SERA  del 24 ottobre 2006, un condivisibile commento sulla vicenda del rapimento di Gabriele Torsello 

La speranza, ovviamente, è che Gabriele Torsello, ostaggio in Afghanistan, venga liberato al più presto, liberando dall'angoscia la sua famiglia, i suoi amici, l'Italia. Liberando anche chi ne vuole la restituzione dal brutto copione che si è costretti a recitare davanti a rapitori: vi siete sbagliati, Gabriele è un vostro amico, è dalla vostra parte, avete sbagliato obiettivo. Si capisce il tentativo di salvare una vita. Ma non esistono ostaggi sbagliati, perché non esistono ostaggi giusti.
Non ci sono obiettivi «meritati». Non esiste rapimento legittimo se la biografia di un ostaggio non è «amichevole» con i rapitori. Il rapimento è barbarie, sempre. Se non lo si capisce, si diventa ostaggi di un terribile errore culturale.

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