Breve trafiletto sulla denuncia dei crimini di guerra di Hezbollah, accompagnato dal riferimento a un articolo di Haaretz sulle cluster bomb (permesse dalla convenzione di Ginevra su obiettivi militari).
E' il modo scelto dall'UNITA' per diminuire l'impatto della presa di posizione di Amnesty, ben altrimenti evidenziata quando si rivolgeva contro Israele.
Ecco il testo:
Hezbollah ha commesso gravi violazioni di diritti umani, equivalenti a crimini di guerra, durante il recente conflitto con Israele. L'accusa è contenuta in un rapporto di Amnesty International pubblicato ierii dopo quello sugli attacchi di Israele contro le infrastrutture civili libanesi. Il documento evidenzia, inoltre, l'urgenza e la necessità di un'indagine completa e imparziale delle Nazioni Unite sulle violazioni commesse da entrambe le parti. In un mese di conflitto, Hezbollah ha lanciato circa 4000 razzi sul nord di Israele, uccidendo 43 civili, ferendone altri 33 e costringendo centinaia di migliaia di persone a cercare riparo nei rifugi o a fuggire. Circa un quarto dei razzi sono stati lanciati direttamente contro aree urbane, compresi missili contenenti migliaia di biglie di metallo. «La dimensione degli attacchi contro le città e i villaggi israeliani, la natura indiscriminata delle armi utilizzate e le dichiarazioni della leadership di Hezbollah, che ha confermato l'intenzione di colpire i civili, rendono fin troppo evidente che Hezbollah ha violato le leggi di guerra», ha affermato Irene Khan, Segretaria generale di Amnesty International. «Il fatto che Israele a sua volta - ha continuato la Khan - abbia commesso gravi violazioni non giustifica in alcuna maniera quelle compiute da Hezbollah». Da Israele nuove denunce sull’uso delle bombe a grappolo nei 34 giorni di guerra in Libano. In quei 34 giorni Tzahal ha lanciato più di 1milione e 200mila bombole a grappolo sul Libano, denuncia un ufficiale israeliano sul quotidiano Haaretz.
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