Si intitola "Le armi di Hezbollah" l'articolo pubblicato da effedieffe.com nel quale Maurizio Blondet dichiara tutta la sua "cristiana" esultanza per i caduti e i feriti israeliani in Libano, colpevoli di difendere uno Stato che, per la teolgia antigiudaica del giornalista, è un sacrilegio.
Tra gli ultimi aggiornamenti del sito si segnala anche l'articolo Sui turchi in Libano , nel quale imperterrito Blondet ripropone la leggenda antisemita per la quale lo stato laico turco sarebbe stato fondato da dunmeh, cioè da un setta criptogiudaica di falsi convertiti all'islam (per la genesi della leggenda, diffusa originariamente da funzionari antisemiti del Foreign Office, si veda "Una pace senza pace, di David Fromkin, edito in Italia da Rizzoli)
La novità è un accusa specifica verso il nuovo capo di stato maggiore della difesa turca, il Generale Yasar Bukuyanit, un ebreo dunmeh, ci assicura Blondet, fonte:
due milioni di messaggi SMS(inviati) su altrettanti cellulari turchi: in cui si denunciava Bukuyanit come «un ebreo filo-israeliano, messo lì per fare la guerra all’Iran per conto di Israele».
In un altro articolo Blondet, riprendendo le voci incontrollate e non verificate sull'utilizzo da parte di Israele di nuove armi in Libano, lancia un accusa di genocidio, del tutto implausibile, a parte ogni altra considerazione, in ragione del numero estremamente limitato, in rapporto all'intensità dei bombardamenti aerei e della forza di fuoco di cui dispone Israele, .
ecco il passaggio, tratto dall'articolo "Armi da genocidio":
le «nuove armi» che Israele usa sono concepite per la «soluzione finale» del problema che più preoccupa lo Stato sionista: l’esplosiva demografia araba.
Gli arabi fanno più figli degli ebrei; entro cinquanta o cento anni il rapporto fra le popolazioni sarà schiacciante a danno di Giuda.
Armi che obbligano ad estese amputazioni - inutili perché non arrestano la necrosi e la morte; armi che spappolano gli organi interni; armi che portano a morte sicura il 30 % dei feriti, non sono armi concepite contro combattenti.
Sono armi studiate contro la popolazione civile e disarmata.
Quelle morti di civili non sono «danni collaterali».
Sono un genocidio, e coscientemente perseguito.
In un precedente articolo Libanesi cavie umane , Blondet, riprendendo e forzando le sconsiderate dichiarazioni di Sergio De Gregorio, presidente della commissione Difesa del Senato ed esponente di Italia dei Valori(che aveva parlato, contro la verità, di una campagna di Israele contro Hezbollah, condotta però senza nessuna attenzione a limitare le perdite civili), aveva già sostenuto che Israele starebbe testando le sue armi sui libanesi, per giunta colpendo deliberatamente con finti razzi katyusha la propria popolazione araba per giustificare la prosecuzione dei bombardamenti (Blondet sembra ignorare completamente varie cose: innanzitutto i morti ebrei nei bombardamenti di Hezbollah, poi le rivendicazioni dei lanci di razzi da parte di questa organizzazione, e almeno due dichiarazioni di Hassan Nasrallah: quella nella quale si è scusato per la morte di due bambine arabe uccise dai katyusha a Nazareth e le ha proclamate "martiri" della guerra contro Israele e quella nella quale ha invitato la popolazione araba di Haifa a lasciare la città per sottrarsi appunto alle bomeb di Hezbollah. Ma si capisce, saranno false informazioni diffuse dal Mossad...)
La calunnia contro Israele, ci assicura Blondet, risponde a sentimenti umani di indignazione per i crimini contro gli inermi e di solidarietà per le vittime.
Sospettare che essa nasconda e soddisfi sentimenti antisemiti è un tipico portato di quella "patologia psichica e morale" che è l'ebraismo, del quale un giorno qualcuno "scriverà la storia" (è un'idea che aveva già avuto Hitler, mentre provvedeva a rendere l'ebraismo storia. Come sappiamo, non riuscì nel suo intento).
E' quanto, pro domo sua, l'umanitario polemista ci assicura nella'articolo Cultura ebraica .
E' davvero così? Un buon test per verificarlo potrebbe essere vedere che cosa scrive l'umano Blondet a proposito dei crimini reali
che hanno insanguinato e insanguinano il nostro mondo.
Per esempio, quelli di Saddam Hussein contro sciiti e curdi.
Una breve ricerca in materia sul sito porta a scoperte interessanti.
In L'Iraq stava meglio quando stava peggio il nostro si occupa degli sciiti iracheni, e spiega ai lettori della PADANIA , quotidiano per il quale originariamente venne scritto l'articolo , che il raìs di Baghdad faceva bene a "tenerli lontano dal potere" (eufemismo umanitario per "massacrarli senza pietà") perché... gli sciiti sono come zingari e se in Italia ci fosse una maggioranza di zingari certo non li lasceremmo governare democraticamente.
E' degno di nota che in seguito agli eventi che hanno portato alcune espressioni politiche dello sciismo ad essere in prima linea nel jihad contro Israele, il giudizio su questa comunità è cambiato, e nel sito sono comparsi articoli elogiativi sul leader di Hezbollah Nasrallah e sull'iracheno Moqtada Sadr .
Per Blondet, infatti, il criterio di giudizio definitivo su qualsiasi realtà è uno solo: buono è ciò che è contro Israele, cattivo è ciò che a Israele è favorevole o non ostile.
A riprova di questa regola generale sta la giustificazione fornita da Blondet della politica di Saddam Hussein contro i curdi nell'articolo
I curdi, eterni collaborazionisti ,nel quale l' "umanitario" Blondet esplicitamente rifiuta, rispondendo a un lettore di "simpatizzare con i curdi e le loro antiche sciagure".
Che cosa poi motivi l'avversione di Blondet a Israele lo si può per esempio capire leggendo l'articolo Il mondo come lo vuole Giuda , nel quale spiega che Israele, durante la recente guerra in Libano, non si è affatto difeso dall'aggressione di un movimento totalitario che vuole la sua distruzione e pratica un culto della morte.
Esattamente al contrario, Israele avrebbe aggredito il Libano per il puro desiderio di distruggerlo. Desiderio radicato nelle profondità della "psiche ebraica" e di un cultura fondata sull'"invidia" per gli altri popoli e sull'amore per la morte e il nulla.
I nemici di Israele, almeno quelli che lo combattono in armi, sanno benissimo che le cose, in realtà, stanno esattamente in termini opposti.
E infatti lo dicono: voi amate la vita, noi la morte e per questo vinceremo (probabile errore di calcolo).
Gli Hezbollah e Hamas sanno benissimo di essere loro espressione di un desiderio di distruzione e di morte, che non è proprio dell'islam o della cultura islamica, ma di una sua degenerazione patologica e totalitaria.
Blondet compie invece un totale stravolgimento della realtà, attribuiendo a Israele, e agli ebrei, le motivazioni e la natura dei loro nemici.
Nello stesso modo in cui, sistematicamente, chiama lo Stato degli ebrei "Quarto reich".
A ben vedere questo ribaltamento non è, come si potrebbe credere, una novità successiva alla seconda guerra mondiale. Gli stessi nazisti, infatti, si comportarono come gli ebrei satanici che popolavano la loro immaginazione, giustificando i loro crimini reali con quelli fantasmatici che la loro propaganda attribuiva alla "razza ebraica", il genocidio reale con la paranoia della minaccia di annientamento della "razza ariana".
Così funziona la psicologia, e il vizio, dell'odio.