L'assassino antisemita diventa un "esagitato"
un delitto a Seattle minimizzato, nascosto il movente da un'informazione inaccurata
Testata: Tgcom
Data: 30/07/2006
Pagina: 0
Autore: la redazione
Titolo: Usa, sparatoria in centro ebraico
 Una notizia riportata da TG COM:

Usa, sparatoria in centro ebraico

Esagitato fa fuoco: un morto e 5 feriti

Tragedia nei locali della Federazione ebraica della Grande Seattle, negli, Stati Uniti. Un uomo armato ha fatto fuoco contro almeno sei persone, uccidendone una e ferendone cinque, fra cui almeno tre donne. La polizia ha arrestato quello che pensa essere stato lo sparatore, che avrebbe agito da solo. "Sono un musulmano americano e ce l'ho con Israele", ha detto l'uomo prima di dare inizio alla strage.

Si noti l'evidente tentativo di minimizzare il grave episodio criminale motivato dall'antisemitismo.
Il titolo riferisce vagamante di una "sparatoria", quando invece è stato l'assassino a sparare contro inermi.
L'assassino stesso è definito"esagitato", come se si trattasse di un semplice teppista.
La motivazione politica (l'odio per Israele) e religiosa (l'adesione all'islam) del crimine  fornita dall'assassino è riportata con scarsa evidenza solo nel testo dell'articolo.

Segnaliamo alcune informazioni mancanti, riportate dal quotidiano Libero.
La persona uccisa è una donna, come le cinque ferite. Queste sono  di età compresa tra i 20 e i 40 anni. Una di loro  è incinta di 17 settimane.
L'assassino è il figlio del fondatore del Centro islamico di Richland, città non distante da Seattle.


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