Dal CORRIERE della SERA di lunedì 22 maggio 2006:
TEL AVIV — (d.f.) «Perché fa sentire la propria voce contro l'estremismo e a favore della tolleranza, perché dimostra che un dialogo positivo con l'islam moderato è possibile e necessario. Per il suo lavoro giornalistico fuori dal comune». Magdi Allam, vicedirettore ed editorialista del Corriere della Sera, ha ricevuto all'università di Tel Aviv il premio Dan David. Il prestigioso riconoscimento, assegnato con la partecipazione del ministero della Cultura francese, va a intellettuali, ricercatori, artisti suddivisi secondo le tre dimensioni temporali: Passato, Presente, Futuro (ogni categoria riceve un milione di dollari). Il violoncellista Yo-Yo Ma è stato insignito per la tutela dell'eredità culturale (Passato), gli scienziati John Mendelsohn e Joseph Schlessinger per le scoperte contro il cancro (Futuro). Il Presente era dedicato alla libertà di stampa: oltre ad Allam, il polacco Adam Michnik (direttore della Gazeta Wyborcza), la cilena Monica Gonzalez, l'indonesiano Goenawan Mohamad. Il quotidiano Haaretz ha pubblicato una lunga intervista all'editorialista del Corriere, «la cui voce è una delle espressioni più avvincenti dei musulmani in Europa».
Alla cerimonia ha partecipato il presidente israeliano Moshe Katsav.
«Oggi Israele costituisce il discrimine tra la civiltà e la barbarie, tra la cultura della vita e la cultura della morte — ha detto Allam nel discorso di accettazione —.
Oggi più che mai tutti coloro che sinceramente vogliono uno Stato per i palestinesi, tutti coloro che vogliono un mondo arabo e islamico libero, devono anzitutto sostenere il diritto all'esistenza di Israele».
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