La "rappresaglia" immaginaria di Filippo Landi
che alle notizie preferisce le ipotesi
Testata: Gr 1
Data: 19/04/2006
Pagina: 0
Autore: Filippo Landi
Titolo: Notizie da Israele e Anp

Il 18 aprile nel GR1 delle 19:00 il titolo di apertura non è ambiguo:
"Israele dopo l'attentato di Tel aviv: "non faremo rappresaglie" cresce
l'isolamento internazionale di Hamas".
Ma il servizio annunciato dal titolo va in direzione diametralmente opposta.
Per l'autore Filippo Landi la notizia non è la rinuncia alla rappresaglia,
formalmente dichiarata dal premier israeliano Olmert. Al contrario, con tono
incalzante egli afferma:


"La reazione israeliana ai morti di Tel Aviv sarà dura: ci saranno altri
omicidi mirati di palestinesi, ma non si varcherà almeno per il momento la
linea oltre la quale c'è l'omicidio di Ismail Hainya e di altri leader
palestinesi."

Tutto come prima, quindi, ci sono stati nove morti e settanta feriti, il
governo israeliano decide di non perseguire i colpevoli, né i loro mandanti
e neanche la esplicita copertura politica di Hamas. Ma la notizia deve
essere sempre la stessa: Israele verserà altro sangue palestinese.


Continuiamo con il servizio:

"Per molte ore questa mattina i vertici politici e militari israeliani hanno
discusso se lanciare una nuova campagna di omicidi mirati contro dirigenti
di Hamas che ora vestono anche il ruolo di deputati o ministri. Non si può
fare distinzione fra le diverse formazioni terroristiche", aveva scritto il
ministro degli esteri israeliano Livni al segretario di Stato americano
Condoleeza Rice. Tuttavia gli USA non hanno voluto appoggiare nuovi omicidi
di dirigenti di Hamas dalle conseguenze politiche imprevedibili."

Quindi l'ascoltatore è indotto a pensare che i feroci israeliani mordono il
freno, ma gli USA hanno paura delle conseguenze della loro furia cieca. Ma
la notizia non dovrebbe essere che il governo israeliano insieme ai partner
occidentali hanno deciso di perseguire la via diplomatica per la soluzione
del conflitto mentre dall'altra parte prevale lo slogan: "Distruggere
Israele"?

No, non si può dire, altrimenti l'autore del servizio non potrebbe indurre
gli ascoltatori ad individuare le vere vittime dell'attentato (altro che i
poveri civili saltati in aria!):


"I deputati palestinesi di Gerusalemme che appartengono ad Hamas saranno
però espulsi dalla città e i militanti della Jihad islamica continueranno ad
essere obiettivo degli omicidi mirati. Quegli stessi miliziani che hanno
oggi criticati il presidente Abu Mazen per la sua condanna dell'attentato di
Tel aviv. Da Gerusalemme linea allo studio".

E noi dobbiamo pagare il canone RAI per sentire chiamare "militanti" o
"miliziani" i terroristi kamikaze!!!!!

Il testo del servizio è stato riportato integralmente ed è ascoltabile
tramite il sito del GR1.

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