Il sito ARABCOMINT si presenta così:
ARABCOMINT e' un portale che si occupa prevalentemente d'informazione dal mondo arabo-islamico, con riferimento particolare all'area del Vicino Oriente. Nostro obiettivo e' cercare di correggere in parte la disinformazione che circonda argomenti quali Islam, mondo arabo, Palestina, con l'ausilio delle più grandi ed obiettive firme del giornalismo internazionale.
Vediamo se la realtà corrisponde a questa rassicurante descrizione.
Il sito presenta numerose sezioni: ISLAM - POLITICA - CULTURA - ARTE - LINGUA ARABA - POESIA - SCIENZA - GASTRONOMIA - USI E COSTUMI - IL CORANO - PALESTINA - GLI SCRITTI DI ISRAEL SHAMIR - ISLAMIC RELIEF ITALIA
Mentre la sezione "Islam" si preoccupa di descrivere una "religione di pace" e di attribuire all'Occidente l'obiettivo di uno "scontro di civiltà", le sezioni "Politica" e "Palestina" sono decisamente meno incoraggianti.
Nella prima si trovano articoli che affrontano una varietà di temi secondo un'ottica di radicalismo politico antioccidentale sovente sconfinante nel complottismo.
Così troviamo la negazione delle responsabilità di Al Qaeda nell'11 settembre (La guerra dell'impero e 11 Settembre: Ancora nessun colpevole dell'ineffabile Giulietto Chiesa, piuttosto datato dopo la confessione dello stratega dell'attentato Khaled Sheik Mohammed) l'accusa a Israele di aver manipolato gli Stati Uniti trascinandoli nel "disastro" della guerra irachena ( Israele scatenato)
e quella agli Stati uniti di aver "creato" Al Zarqawi (Chi e' Abu Musab al-Zarqawi? )
Se ci spostiamo nella sezione "Palestina" le cose non migliorano. Per chiarire la propria posizione sul diritto all'esistenza di Israele Arabcomint si affida a Monique Chemillier-Gendreau, Professore all'Università Paris-VII- Denis Diderot, che scrive a chiare lettere:
In effetti, nessuna procedura ha finora privato i palestinesi del titolo inalienabile di proprietà sul proprio territorio. Non soltanto l'occupazione militare e la colonizzazione ebraica della Palestina sono illegali, ma anche Israele avrà legittimità soltanto se i palestinesi trasmetteranno solennemente un titolo di cui essi solo dispongono, anche se la violenza ha loro impedito finora di esercitarlo
e rincara la dose scrivendo :
Rifiutando le approssimazioni degli ultimi decenni, arriviamo cos? alla conclusione che, dal punto di vista del diritto internazionale, la validità della creazione d'Israele all'interno delle frontiere stabilite dalla risoluzione 181 dipende ancora dall'acquiescenza dei rappresentanti del popolo palestinese, detentori di un diritto inalienabile
(La terra dei palestinesi. Un diritto inalienabile)
Chiara anche la posizione sul terrorismo, espressa in una Storia della Palestina attenta a ripresentare tutte le più diffuse e utili menzogne sul tema:
Tenga presente il lettore che la Convenzione di Ginevra, tutte le convenzioni internazionali e la Carta dei diritti dell’Uomo sanciscono il diritto inalienabile alla resistenza all’occupazione da parte dei popoli oppressi CON TUTTI I MEZZI DISPONIBILI.
Ovviamente la Convenzione di Ginevra e òe convenzioni internazionali non hanno mai autorizzato crimini contro l'umanità come le stragi del terrorismo suicida, ma é questo che si vuole farci credere. Finché vi sarà uno stato ebraico in Terra Santa e a Gerusalemme, milioni di ex-cristiani saranno tentati dall'accettare la narrativa giudaica della storia e della società, incluso il significato teologico dell' Olocausto e della raccolta degli ebrei; milioni di ebrei seguiranno fervidamente i loro leaders, e questi leaders ultra-miliardari procederanno con il loro folle piano sionista. Ciò ha disastrose conseguenze ideologiche per tutti noi, nel momento in cui l'offensiva sionista e' totalmente fusa nell'altra grande offensiva dei nostri giorni - il tentativo di imporre un totalitarismo consumistico nel Nuovo Mondo Coraggioso.
Eliminare lo Stato di Israele si presenta dunque per Shamir come una necessità per la salvezza del mondo. Naturalemente, una tale posizione deve essere qualificata come "legittima critica" allo Stato di Israele o come "antisionismo... Al pari del seguente, delirante passo tratto dall'articolo "Civilizzazione X"? (parole pronunciate durante una conferenza in ucraina)
Il ritratto psicologico dovrebbe essere riconoscibile per gli ucraini. Sì, la Civilizzazione X, attualmente in guerra contro il resto del mondo, e' una figura eminentemente familiare e spregevole, l'ebreo ucraino medievale, usuraio, raccoglitore di tasse e spacciatore di alcool elevato oggi alla milionesima potenza. La sua dimensione ci impedisce di riconoscerlo, poichè non e' facile riconoscere un pidocchio della grandezza di un elefante.
Una menzione a parte merita la raccolta degli articoli di Israel Shamir, nella quale si legge per esempio che:
(Coerentemente con questo linguaggio, Arabcomint pubblicizza nella sua home page il film antiamericano e antisemita turco "La valle dei Lupi")
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