Continua il tentativo dei media di presentare come pacifista il nuovo governo dell’ANP, guidato dal gruppo terroristico Hamas. Mercoledì 5 Aprile, dal sito internet del Corriere della Sera, si legge la notizia di una lettera spedita dal ministro degli esteri palestinese Mahmoud Zahar, al segretario delle nazioni unite Kofi Annan. Il titolo dell’articolo, Hamas: “pronti a convivere con Israele”, viene riportato con una frase virgolettata, sebbene queste parole non siano dichiarazioni dell’esponente di Hamas. Nella lettera infatti non viene neanche riportata la parola Israele, in quanto il gruppo terroristico non ne riconosce l’esistenza. Il sito del Corriere, ha dovuto infatti scrivere che Hamas ha “riconosciuto implicitamente il diritto di Israele a esistere”; “riconoscere implicitamente” però è una contraddizione in termini. Riportiamo per intero la news che si può leggere da questo link
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2006/04_Aprile/04/hamas.shtml
Riconosciuto implicitamente il diritto a esistere ai «vicini» Ramallah (Cisgiordania)- Il nuovo governo palestinese, controllato da Hamas, è disposto a convivere «fianco a fianco» con i suoi vicini: lo afferma una lettera del ministro degli esteri palestinese indirizzata al segretario generale dell'Onu, Kofi Annan. La lettera fa riferimento alla «risoluzione dei due stati», proposta a suo tempo dal Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite.
Hamas: «Pronti a convivere con Israele»
Lettera del ministro degli esteri palestinese indirizzata al segretario generale dell'Onu Annan
La lettera- Nella missiva il capo della diplomazia palestinese e leader di Hamas, Mahmoud Zahar, ha riconosciuto implicitamente e per la prima volta il diritto di Israele a esistere. Nel testo si legge: «Desideriamo vivere, in libertà e indipendenza, fianco a fianco coi nostri vicini». «Siamo pronti - prosegue il testo - a intrattenere serie discussioni con il Quartetto mediorientale», composto cioè da Stati Uniti, Unione Europea, Onu e Russia.
Successsivamente il CORRIERE inserisce la notizia della semntita del riconoscimento da parte di Hamas, attenuandone però la portata sottolineando che la lettera ad Annan aveva comunque "toni concilianti" consstenti in realtà soltanto nella richiesta alla comunità internazionale di non sospendere i finanziamenti sui quali si regge l'Anp.
Ecco il testo: