"Assalto", "aggressione", "incendio": é sempre Israele a cercare la guerra
anche quando incarcera dei terroristi
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Data: 15/03/2006
Pagina: 1
Autore: la redazione - Francesca Maretta
Titolo: Volevano catturare un palestinese accusato di terrorismo. A Gaza sequestrati occidentali -Saadat in mano israeliana Palestina in fiamme - Gerico, azione di guerra israeliana: pioggia di missili, pace lontanissima

"Israeliani assaltano carcere di Gerico" é il titolo in prima pagina sull'UNITA' di mercoledì 15 marzo 2006. Il sottotitolo informa, con estrema vaghezza, che gli israeliani "Volevano catturare un palestinese accusato di terrorismo. A Gaza sequestrati occidentali"

L'edizione on-line titola con toni drammatici "Saadat in mano israeliana" e definisce, come non ha mai fatto con gli attentati terroristici, "aggressione" l'azione israeliana. Ecco il testo del sommario:

L’attacco israeliano al carcere palestinese di Gerico è finito com’era prevedibile: Ahmed Saadat, il leader del Fronte popolare per la liberazione della Palestina (Fplp) è stato fatto prigioniero dalle truppe dell’esercito di Tel Aviv. Ma la crisi che si è aperta con l’aggressione israeliana sembra essere appena all’inizio. Tutti i territori palestinesi sono in rivolta, decine di occidentali sono stati rapiti per rappresaglia contro l’attacco israeliano, avvenuto con l’evidente beneplacito di Stati Uniti e Gran Bretagna. Un’ora prima dell’attacco israeliano, infatti, gli osservatori dei due Paesi – che si trovavano nel carcere in virtù di un accordo internazionale sulla custodia di alcuni pionieri palestinesi – sono stati ritirati, dando di fatto il via libera all’operazione militare.

Liberazione titola "Gerico, azione di guerra israeliana: pioggia di missili, pace lontanissima".
Tutte le responsabilità, compresa quella di aver "precipitato la West Bank e Gaza in una spirale di violenza e rabbia mai vista" (cioé delle violenze palestinesi), sarebbero di Israele.

Degna di nota anche l'intervista a Sami Abu Zuhri, definito "portavoce del movimento di resistenza islamico", vale a dire Hamas. Il titolo, una dichiarazione virgolettata del portavoce del gruppo terroristico é ancora più allucinante : "Hamas é una forza sociale e umanitaria". Le domande del giornalista sono talora critiche, ma non mettono mai in discussionela leggitimità del terrorismo. I terroristi sono anzi definiti "combattenti". Alle dichiarazioni propagandistiche di Zuhri non viene opposta una replica.

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