La propaganda de l’Unità in tutto il suo splendore. Ricostruzioni attribuite ad Ha’aretz, ma sul quotidiano israeliano si legge altra cosa. Homepage l’Unità.it della notte del 24 febbraio 2006:
Nablus, l’esercito israeliano uccide 5 palestinesi Almeno cinque palestinesi sono stati uccisi nel centro di Nablus da soldati israeliani impegnati in un'operazione di rastrellamento contro gli attivisti locali. Fonti mediche hanno diffuso la notizia, mentre l’esercito ha confermato gli scontri, ma non ha saputo indicare un bilancio delle vittime palestinesi. Molti testimoni locali e giornalistiche hanno riportato che l’esercito israeliano avrebbe sparato anche contro le ambulanze. Il sito online di Ha'aretz riporta che in uno scontro, un soldato ha ucciso un giovane di 19 anni disarmato. Il raid israeliano era partita nel fine settimana a Balata, ma poi si è estesa anche al centro di Nablus.
Innanzitutto l’Unità non dice (in homepage) che 4 dei palestinesi uccisi erano membri delle Brigate Al Aqsa, come riportato da Ha’aretz, quello vero non quello fasullo de l’Unità. Dalla homepage di Ha’aretz (a dimostrazione che in pochissime parole, se lo si vuole, è possibile fornire una notizia in modo completo e corretto)
Four wanted militants and Palestinian throwing firebomb are killed in Nablus clashes with IDF troops.
Nell’articolo, poi, in maniera più dettagliata - http://www.haaretzdaily.com/hasen/spages/686123.html
The clashes occurred as troops searched for a group of wanted men headed by Mohammed Shatiwi, a senior member of Fatah's Al-Aqsa Martyrs' Brigades in the Nablus area. The first incident took place in the early morning, when soldiers surrounded a number of buildings in which Shatiwi was hiding with other wanted men. The soldiers stormed one of the buildings and began to conduct searches, eventually locating Shatiwi and two of his aides. Shatiwi opened fire first, wounding two of the soldiers. The troops then returned fire, killing the three men, who were subsequently identified as Shatiwi, Mohammed Amar and Abu Ali Samiri. (…) The fourth Palestinian fatality was killed close to the building in which Shatiwi and his aides were located. Bazak [IDF Colonel] said the Palestinian was a known wanted man, and had arrived in the area armed with the intention of harming soldiers who were carrying out the operation. A sniper force in the area spotted him and killed him. In another incident, a clash broke out in the Dahia neighborhood when a military jeep got stuck and Palestinians threw firebombs and rocks at troops. One of the soldiers opened fire at the group of Palestinians, killing Ibrahim Sa'id, 19. Sa'id's relatives said he was shot three times, despite being unarmed. According to the IDF, Sa'id had hurled firebombs at the troops.
Dunque, l’Unità omette, volontariamente, di riferire dei duri scontri dell’esercito con terroristi palestinesi; ma cosa ancora più grave è la falsificazione delle fonti per mezzo della manipolazione della notizia così come riportata dal quotidiano israeliano. Su Yedioth Ahronoth è lo stesso gruppo terroristico ad annunciare l’uccisione di suoi uomini - http://www.ynetnews.com/articles/0,7340,L-3220280,00.html Following the killing of three al-Aqsa Martyrs' Brigades members in Nablus, group activists threatened to retaliate against with a "hard, painful response." Nell’articolo (http://www.unita.it/index.asp?SEZIONE_COD=HP&TOPIC_TIPO=&TOPIC_ID=47636), poi, viene fornito qualche dettaglio in più, ma anche in questo caso abbondano manipolazioni e scorrettezze (basta confrontare gli articoli). Ad esempio, nel caso del 19enne, si cita testualmente la ricostruzione fatta da Ha’aretz omettendone, però, una parte. La parte mancante è proprio il passaggio in cui si parla delle bombe incendiare lanciate contro i soldati da parte della vittima. Ciò palesa tutta la malafede dell’autore dell’articolo. Altra cosa da sottolineare è l’elevatissimo contenuto propagandistico del sommario fornito in homepage rispetto al pur scorretto e disinformante articolo. La cosa è facilmente comprensibile dal momento che molti lettori si soffermano unicamente sui titoli e sul riassunto della notizia, di conseguenza è su questi elementi che va concentrata l’operazione di disinformazione. Anche nel caso delle ambulanze l’Unità, a differenza di Ha’aretz, omette la versione israeliana.La disinformazione continua sulla home page del 24 febbraio mattina e nell'articolo, che riportiamo:
Soldati israeliani hanno ucciso venerdì mattina a colpi di arma da fuoco due palestinesi – e ne hanno ferito un terzo - vicino al confine tra Striscia di Gaza e Israele nei pressi del valico di Issufim. L’esercito dice che i soldati hanno sparato in due differenti episodi e che gli uccisi stavano innescando una bomba. Ma ciò che risulta sul sito di Haaretz è che uno degli uccisi era il figlio di Abdel Fattah Dukhan, uno dei fondatori di Hamas.
In realtà però Haaretz chiarisce che l'operazione israeliana é diretta contro la rete terroristica di Nablus, dove si troverebbe un terzo centro del terrorismo palestinese, oltre a quelli di Jenin e Tulkarem e che le morti sono avvenute durante scontri armati. Ecco il passo (http://www.haaretzdaily.com/hasen/spages/686123.html):
The IDF's Northern Glory operation is targeting terror networks operating in the Balata refugee camp in the Nablus area, where the IDF fears a third terror hub - in addition to Jenin and Tul Karm - is being established. Five Palestinian militants were killed in the operation Thursday during clashes with IDF troops.
Ecco come prosegue l'articolo dell'Unità:
E ciò è destinato a far salire ancor più la tensione, dopo i sanguinosi raid militari a Nablus nei giorni scorsi. In più è uscita oggi una intervista minacciosa rilasciata al quotidiano conservatore Yedioth Ahronoth dall'ex capo del servizio segreto interno israeliano, Avi Dichter, inventore degli “omicidi mirati”,da tempo in predicato per diventare ministro della Difesa. Dichter, che è candidato con Kadima alle elezioni israeliane di marzo, dice che se Hamas dovesse tornare a fare attentati contro Israele, il capogruppo di Hamas nel parlamento palestinese Ismail Haniyeh, ora premier incaricato della formazione del nuovo esecutivo, potrebbe essere ucciso come lo sceicco Yassin e il suo successore Rantisi. Lapidaria la reazione del premier palestinese: «non abbiamo paura delle minacce» ha detto. Per Israele Hamas è un’organizzazione terroristica,
Non solo per Israele. Persino l'Unione Europea la definisce tale. E d'altro canto non sembrano esserci molti dubbi sul fatto che chi organizza stragi di civili come quelle orgogliosamente rivendicate da Hamas sia un terrorista
quindi non ha libertà di organizzazione e i suoi deputati non godono di libertà di movimento nei territori palestinesi. E così è a Gaza nella sua casa che proseguono i colloqui tra Mahmud Zahar, capogruppo di Hamas nel nuovo parlamento palestinese, per la formazione del nuovo governo che dovrebbe essere guidato da Ismail Haniyeh, il più votato dei 74 deputati di Hamas. Venerdì è partita la trattativa con Terza Via, la lista di Hanan Ashrawi, costola di Fatah che ha ottenuto 2 seggi. Le trattative sono iniziate con un primo colloquio con l'ex-ministro delle Finanze Salam Fayad, che alcune indiscrezioni accreditavano come possibile primo ministro in un governo Fatah. Nei giorni scorsi Hamas ha raggiunto accordi di principio per la partecipazione al governo - che il movimento islamico vorrebbe di unità nazionale - di Palestina Indipendente di Mustafà Barghuthi e del Fplp (Fronte Popolare di Liberazione della Palestina). Trattative sono state avviate con Al Fatah, il partito di Abu Mazen (45 seggi) uscito pesantemente sconfitto dalle politiche. Oggi il premier uscente Abu Ala ha detto però di ritenere improbabile che Al Fatah accetti di andare al governo con Hamas. Intanto è il portavoce dell'Anp Nabil Abu Rudeina a rilasciare una dichiarazione sui fatti di Nablus, in cui sono morti 6 palestinesi e decine sarebbero i feriti. Rudeina ha detto che l’Anp ha chiesto una riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu sulle aggressioni israeliane in Cisgiordania
Il linguaggio propagandistico dell'Anp, per il quale le azioni difensive israeliane diventano "aggressioni" viene qui totalmente assunto dalla redazione, che rivela così la propria totale mancanza di obiettività.
e ha aggiunto che il presidente Abu Mazen ha già telefonato in tal senso ai membri del Quartetto (Russia, Ue, Usa e Onu) che hanno finora seguito gli accordi di pace e la Road Map.
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