Altri esempi di come l'informazione che disinforma mette in cattiva luce Israele, dando credito ai terroristi, fregandosene addirittura dell'opinione di Abu Mazen e dell'ANP.
Ecco come il sito on line dell'UNITA' ha riportato l'esplosione a Gaza:Homepage de l’Unità online
Esteri
Gaza, esplosione ad una manifestazione di Hamas: 19 morti
di red
Diciannove morti e cinquanta feriti: questo bilancio della esplosione verificatasi venerdì pomeriggio nel settore nord di Gaza, durante una parata dei militanti di Hamas. Lo riferisce l'agenzia di stampa palestinese, Maan. Non è ancora chiara l’origine dell’esplosione. Gli israeliani negano ogni responsabilità, ma il movimento islamico Hamas accusa: secondo l’organizzazione si è trattato di una esecuzione mirata condotta da Israele per neutralizzare un comandante del suo braccio armato, Ismail al-Ghandur, che effettivamente è tra gli uccisi dall’esplosione.
E come Michele Giorgio sul MATTINO di ieri 24-9-2005 apag.8 dà la notizia:
(da notare come nel sottotitolo ci sia scritto Tel Aviv e non Gerusalemme)e come sia stata esclusa la dichiarazione dell'ANP che attribuisce la responsabilità dell'accaduto alla stessa Hamas.ESPLOSIONE DURANTE UN COMIZIO DI HAMAS
Strage a Gaza: dieci morti
Gli islamici accusano Israele. Tel Aviv : non siamo stati noi
Gerusalemme. Una strage ancora misteriosa. Hamas accusa Israele, le autorità israeliane dicono che stavolta non c’entrano. Almeno dieci palestinesi sono stati uccisi ieri da un’esplosione che ha devastato il campo profughi di Jabaliya (a Gaza). Tra le vittime ci sono anche due bambini. Un’ottantina i feriti. L’esplosione è avvenuta durante un raduno organizzato da Hamas. I dirigenti del movimento islamico hanno subito puntato l'indice contro Israele che, hanno detto, con un aereo teleguidato avrebbe preso di mira un'automobile con a bordo uno dei suoi comandanti militari, Ahmed Ghandur. Non è noto se quest'ultimo sia rimasto coinvolto nell'esplosione. Israele ha respinto le accuse e smentito una responsabilità delle sue forze armate. In serata il Ministero dell'Interno palestinese ha comunicato che, sulla base delle prime indagini, a provocare l'esplosione sarebbe stato un ordigno, forse un razzo, esibito al comizio da attivisti di Ezzedin Al-Qassam, il braccio armato di Hamas. Ma successivamente in una conferenza stampa un dirigente di Hamas, Nizar Rayan, ha detto che nel corpo di una delle vittime è stato trovato un frammento di metallo che apparterrebbe a un razzo israeliano. La cosa a sua parere confermerebbe dunque che la esplosione è stata provocata da Israele. Rayan ha aggiunto che i razzi Qassam utilizzati da Hamas per le sue parte militari sono di plastica, e dunque non possono esplodere. Hamas minaccia adesso dure ritorsioni. Testimoni hanno raccontato che lo scoppio è avvenuto tra le migliaia di manifestanti che ascoltavano, scandendo slogan di approvazione e applaudendo, il discorso di Ismail Haniyeh, uno dei leader di Hamas a Gaza. Al comizio erano presenti anche numerosi militanti islamici con armi ed esplosivi, nonostante il presidente palestinese Abu Mazen abbia chiesto la fine delle manifestazioni pubbliche armate. Alcuni degli scampati hanno riferito di aver visto nella zona dell'esplosione corpi dilaniati e feriti insanguinati. Un uomo, che ha partecipato alle operazioni di soccorso, ha affermato di aver estratto tre persone dalla carcassa annerita dell'automobile distrutta dalla deflagrazione: due erano morte, la terza aveva una gamba amputata. m.g.
Anche il sito web del CORRIERE della SERA non è da meno. Anzi.
Eccom il testo:
CORRIERE.IT - http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2005/09_Settembre/25/israele.shtml
Infrante le speranze di iniziative di pace
Israele, retata in Cisgiordania: 206 arresti
Massiccia rappresaglia contro Hamas a Gaza dopo che militanti palestinesi avevano bombardato alcune città israeliane
GERUSALEMME - Dopo una notte di rappresaglie aeree nella striscia di Gaza, i militari israeliani hanno cominciato all’alba una serie di retate in Cisgiordania, nel corso delle quali sarebbero stati arrestati 206 palestinesi, appartenenti ai movimenti estremisti politico-religiosi di Hamas e Jihad islamica. Lo hanno annunciato le autorità militari israeliane, secondo le quali gli arresti continuano.
Gli arresti fanno seguito ad una schiacciante rappresaglia, messa in atto la scorsa notte dagli israeliani contro Hamas nella striscia di Gaza, dopo che militanti del gruppo palestinese avevano bombardato con razzi alcune città israeliane. L’offensiva israeliana ha infranto le speranze che, con il ritiro israeliano -effettuato lo scorso 12 settembre- dalla Striscia le iniziative di pace avrebbero avuto successo. Gli israeliani hanno intensificato le pressioni sul presidente palestinese, Abu Mazen, affinchè usi il pugno di ferro con i gruppi estremisti.
La rappresaglia eseguita tra la tarda serata e la notte scorsa aveva visto l’impiego di aerei ed elicotteri, oltre allo schieramento di truppe al confine con la Striscia. La rappresaglia israeliana ha suscitato propositi di ritorsioni in campo palestinese. Dopo aver colpito con un attacco aereo una scuola di Gaza- in cui, secondo gli israeliani, si raccoglievano fondi per finanziare le attività militari di Hamas- Israele ha attaccato, nella notte, due depositi di armi nella zona sud di Gaza. Secondo fonti mediche, 17 persone sarebbero rimaste ferite in seguito agli attacchi israeliani.
«E’ stato deciso di dar vita ad un prolungato e costante attacco contro Hamas», ha minacciato il maggior generale, Yisrael Ziv, capo delle operazioni dell’esercito, facendo altresì intendere che Israele si stia preparando a riprendere i contestati attacchi mirati contro i vertici di Hamas.
25 settembre 2005
E’ Israele ad avere infranto le speranze di una rapida iniziativa di pace! Perché? Perché come ogni Stato al mondo si sta difendendo dall’attacco di chi lancia missili sulle proprie città. Manca del tutto nel testo la parola "terroristi".
Chissà se Paolo Mieli dà un'occhiata ogni tanto al sito web del giornale che dirige. Lo invitiamo a farlo. per scrivere a Paolo Mieli inirizzare la mail a:
lettere@corriere.it, specificando "alla attenzione del direttore"
Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare il proprio parere alla redazione de L'Unità, il Mattino, il Corriere della Sera. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita. lettere@unita.it; posta@ilmattino.it ;lettere@corriere.it