Tre quotidiani che preferiscono sempre la versione palestinese
gratuiti e faziosi
Testata:
Data: 13/09/2005
Pagina: 12
Autore: la redazione
Titolo: Notizie da Israele e Anp
City e Metro del 12-09-05 presentano il disimpegno israeliano da Gaza da un punto di vista prevalentemente palestinese A pag. 12 del primo troviamo un articolo dal titolo: ""Addio Gaza" L'esercito israeliano ha lasciato la Striscia"

GERUSALEMME - Israele sembra essersi già messa alle spalle il ritiro dalla striscia di Gaza, senza mestizia e senza nostalgia.


evidentemente il dolore dei coloni che hanno dovuto abbandonare tutto dopo tanti anni di duro lavoro non conta nulla...


Un'occupazione di 38 anni è giunta ieri al termine e la grande maggioranza della popolazione israeliana ha mostrato di accogliere la chiusura di questo capitolo della storia del paese quasi con indifferenza. La cerimonia simbolica dell'ammainabandiera dell'esercito israeliano (foto Reuters) si è svolta a Neve DEkalim, uno dei 21 insediamenti di coloni ebrei nel territorio, demoliti dai militari dopo essere stati sgomberati. Circa duecento soldati stanziati nella Striscia di Gaza hanno partecipato alla cerimonia agli ordini del generale Aviv Kochavi, comandante della divisione Gaza dell'esercito di Israele. Euforia, invece, sul versante palestinese. A Dir El Balah, nel centro della Striscia, vicino a quello che fu l'insediamento di Kfar Darom, la gioia della popolazione ha un'intensità quasi palpabile. Qui molti palestinesi, le cui terre furono espropriate dalle autorità israeliane, stanno tirando fuori dai cassetti i titoli di proprietà per rivendicare i loro diritti. Nawaf Abdel Rahman, 58 anni, dice: "Mi sembra un sogno non vedere più coloni sulla nostra terra". (Ansa, Ap)
Un sogno che sicuramente si è già trasformato in un incubo, stando anche alle notizie di oggi. Ma questo il nostro giornale non lo dice, naturalmente.

A lato tre trafiletti, il primo dal titolo: "Ritiro Israeliano: "Hamas decisiva""

Sul ritiro dei coloni israeliani dalla Striscia di Gaza, la maggioranza dei palestinesi (ben l'84%) è convinta che grande merito vada alla lotta armata, rappresentata soprattutto da Hamas. Ma il 62% crede anche che gli attacchi contro Israele dalla Striscia devvano finire dopo che le operazioni di ritiro saranno definitivamente concluse. (Ap)

Il secondo: "il giornalista rapito "Ma Gaza non è l'Iraq""
"Gaza non è l'Iraq e nessun occidentale rapito è stato mai ucciso" Così Lorenzo Cremonesi, l'inviato del Corriere della Sera, vittima sabato di un sequestro-lampo a GAza da parte delle brigate Al Aqsa, ha descritto le sensazioni dopo il rapimento. (Agi)

Il terzo: "Egitto, Mubarak "Proseguire le riforme""


Dopo la sua rielezione per il quinto mandato cine presidente dell'Egitto, Hosni Mubarak (vittorioso con l'88,6% dei voti, nella foto Ansa) si è impegnato a "proseguire le riforme politiche". "La vera vittoria, è quella del pluralismo", ha affermato, poi, Mubarak. (Ap)


Mica tanto visto che gli oppositori vengono ancora perseguitati...




Leggo a pagina 2 riporta il seguente articolo dal titolo: "Israele, ritiro finale da Gaza"


L'occupazione della Striscia di Gaza è finita ieri. Il premier israeliano Ariel Sharon ha ordinato ai coloni di completare il ritiro ponendo fine a 38 anni di occupazione. La maggioranza dei ministri evita, però, di ordinare la distruzione di 22 sinagoghe erette nei luoghi degli insediamenti. Chiuse tutte le caserme.





Metro a pag. 3 riporta il seguente articolo dal titolo: "Israele abbandona Gaza" Sinagoghe lasciate intatte. I palestinesi: le raderemo noi al suolo.


Dopo 38 anni di occupazione, Israele ha dichiarato la fine del suo governo militare a Gaza, aprendo la strada alla consegna del territorio ai palestinesi, previsto per oggi. Il passaggio dunque c'è stato,


è evidente che la redazione di Metro non si fidava della parola del governo Sharon


anche se senza festeggiamenti ufficiali, dopo che l'Anp aveva annunciato che avrebbe boicottato l'evento, per il mancato accordo su aspetti cruciali del ritiro, come il controllo dei posti di frontiera tra Gaza e l'Egitto, sui porti e sullo spazio aereo della Striscia.

L'Anp: è una trappola

La cerimonia simbolica dell'ammainabandiera dell'esercito israeliano si è svolta a Neve Dekalim, uno dei 21 insediamenti di coloni ebrei. L'ultimo ostacolo era rappresentato dalla sorte delle 22 sinagoghe degli insediamenti ebraici sgomberati: i ministri israeliani hanno votato a maggioranza per lasciarle in piedi. Una "patata bollente" in mano ai palestinesi.


Quando mai una moschea o una chiesa sono state definite una "patata bollente"?


Che ieri sera dal ministero dell'Interno hanno fatto sapere: "Abbiamo deciso di radere al suolo a partire da lunedi mattina (oggi ndr) tutti gli edifici lasciati dagli israeliani, comprese le sinagoghe". Precedentemente l'Anp aveva chiesto a Israele di demolire le sinagoghe. Alla risposta negativa, l'Autorità palestinese aveva accusato Israele di avere teso una trappola, esponendola alla condanna internazionale se i templi fossero stati sfigurati da folle di palestinesi in cerca degli odiati simboli dell'occupazione. E che la tensione resti alta lo hanno dimostrato i colpi sparati ieri sera da un gruppo di estremisti palestinesi alle vetture di alcuni giornalisti, costretti a rifugiarsi in abitazioni private.

Fini ringrazia Abu Mazen

Ieri il ministro degli Esteri Fini ha inviato un messaggio di ringraziamento "per il pronto intervento per la sorte dell'inviato del Corriere della Sera Lorenzo Cremonesi". Il giornalista era stato rapito sabato da un gruppo di palestinesi appartenenti ai Martiri di Al Aqsa, ed era stato liberato alcune ore dopo. "Si è trattato di un sequestro politico" ha raccontato Cremonesi - i miliziani mi hanno detto che volevano dimostrare ad Abu Mazen che è debole e che i suoi stessi miliziani si ribellano e denunciare la corruzione del governo". (Metro)
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