A pag. 4 di METRO di mercoledì 7 settembre la redazione riporta un trafiletto dal titolo: "Ucciso palestinese in Gaza evacuata".

Ecco il testo:


GAZA Le forze di sicurezza israeliane avrebbero ucciso un 17enne palestinese nei pressi dell'insediamento evacuato di Khan Yunes, nel sud della Striscia di Gaza. I soldati avrebbero prima sparato in aria per disperdere un gruppo sospetto. Sarebbe il primo morto dopo il ritiro. ADNKRONOS
METRO non solo non riporta il fatto che il gruppo ha lanciato pietre contro i soldati e che includeva uomini armati, ma tace completamente la notizia dei 4 terroristi morti a causa di "un incidente sul lavoro", mentre stavano preparando le bombe destinate ai civili israeliani.


A pag. 4 di METRO di giovedì 8 settembre la redazione riporta un trafiletto dal titolo: "Ucciso a Gaza il cugino di Arafat"
Un commando di alcune decine di uomini ha fatto irruzione poco prima dell'alba nella casa dell'ex capo della sicurezza palestinese, Moussa Arafat, costringendolo a uscire e poi assassinandolo per strada. Moussa, cugino di Yasser Arafat, 65 anni, sopravvissuto ad altri quattro precedenti attentati, era stato allontanato dall'incarico all'inizio dell'anno. Il figlio è stato rapito e forse ucciso. Rivendicazione di un gruppo legato ad Hamas. Dura condanna dall'Anp. ADNKRONOS
Più corretti l'articolo e il titolo, poiché indica subito che si tratta di una faida interna, di CITY dell'8-9, a pag. 4: "Faida a Gaza: ucciso da un commando il cugino di Arafat. E Israele accelera il ritiro"


GAZA (Territori Palestinesi) - Nuovo sanguinoso capitolo nella faida interna tra gruppi palestinesi che rischia un'escalation proprio alla vigilia del completamento del ritiro israeliano da Gaza. Mussa Arafat, l'influente consigliere militare del presidente dell'Anp, Mahmoud Abbas (Abu Mazen), e cugino del defunto leader palestinese, Yasser, è stato ucciso nella notte da un folto commando armato nella sua casa di Gaza, dopo mezz'ora di scontro a fuoco. Il generale di 64 anni, ex capo della sicurezza palestinese a Gaza rimosso da Abbas in un rimpasto anti-corruzione, è stato trascinato in strada davanti alla moglie e al figlio e giustiziato con 23 colpi. Il figlio, Manhal, è stato sequestrato dagli assassini giunti a bordo di 20 veicoli. L'assassinio è stato rivendicato dalle Brigate Saladino, braccio armato del Comitato di resistenza popolare (Prc), fondato nel 2000 da transfughi di Al Fatah (soprattutto) e Hamas. Israele già preoccupata per la perdita di controllo sulla situazione da parte di Abu Mazen, accelererà il ritiro dalla Striscia. (Ansa)
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