Koestler marxista fino alla fine dei suoi giorni e Israele come l'Urss
le grossolane falsificazioni storiche di Bruno Ventavoli
Testata: La Stampa
Data: 05/09/2005
Pagina: 26
Autore: Bruno Ventavoli
Titolo: Deluso dal comunismo, si dedicò alla scoperta dell'eros
LA STAMPA di domenica 4 settembre 2005 pubblica diversi articoli alla figura di Arthur Koestler, grande intellettuale del Novecento, in occasione del centenario della sua nascita.
Accanto a un ottimo articolo di Enzo Bettiza sul romanzo "Buio a Mezzogiorno", denuncia dello stalinismo e del comunismo, troviamo un articolo di Bruno Ventavoli, "Deluso dal comunismo si dedicò alla scoperta dell'eros".
Già il titolo la dice lunga sulla vera e propria censura operata da questo testo nel pensiero Koestler, che, dopo aver abbandonato il comunismo, si sarebbe secondo Ventavoli dedicato esclusivamente all'"eros".
Nel testo troviamo poi affermazioni di questo tenore:sarebbe sbagliato e ingeneroso fare di Koestler un nonno dei moderni anticomunisti che blaterano dei trinariciuti senza averli mai visti davvero. Kostler che vide molte galere e rischiò davvero la pelle potrebbe essere giustificato.
L'anticomunismo di Kostler, per Ventavoli, "potrebbe" essere "giustificato", in virtù di "molte galere" e rischi per la vita! Chiunque non abbia conosciuto né le une né gli altri, se anticomunista, è un ingiustificato blateratore!Ma lui, come si può vedere anche nella Schiuma della terra (appena ripubblicato dal Mulino, come gran parte delle sue opere) non ha mai rinunciato alla speranza del marxismo e del socialismo
Ma lui no. Sebbene sarebbe forse stato, nel suo caso, giustificabile "non ha mai rininciato alla speranza del marxismo e del socialismo": una grossolana mistificazione storica, che così prosegue:Vedeva che la modernità continuava a essere nemica dei singoli nelle loro aspirazioni di libertà, e continuava a sperare nel futuro nelle utopie. Lo avevano deluso i kibbutz e i soviet. Perché gli uomini che aveva incontrato non erano all'altezza dei loro compiti.
Ma Koestler non equiparò mai il sistema criminale del colletivismo forzato sovietico con quello, volontario, israeliano. E criticò il primo per se stesso, per la sua natura ideologica, non per l'inadeguatezza di chi avrebbe dovuto realizzarlo e non era "all'altezza".
Insomma, l'articolo di Ventavoli è una falsificazione della figura di Koestler, che accosta per di più fraudolentemente Israele all'Unione Sovietica.
Per una presentazione corretta della figura di Koestler e del suo lascito intellettuale si veda l'articolo di Maurizio Stefanini pubblicato dal Foglio e riportato in "Ritratto di Arthur Koestler a cent'anni dalla nascita", Informazione Corretta del 5-09-05.
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