Ricordare l'11 settembre con la marcia di chi non vuole arrendersi al fondamentalismo
la proposta di Arturo Diaconale
Testata: L'Opinione
Data: 25/07/2005
Pagina: 1
Autore: Arturo Diaconale
Titolo: 11 settembre, per la marcia dei senza paura
L'OPINIONE di lunedì 25 luglio 2005 pubblica un editoriale di Arturo Diaconale, che riportiamo:
L'11 settembre ci sarà una nuova marcia della pace che, come sempre, si
snoderà da Perugia ad Assisi. Non conosco il motivo per cui i promotori
abbiano scelto proprio la data dell'anniversario delle stragi alle Torri
Gemelle di New York per manifestare contro la guerra ed in nome della pace.
Mi auguro che nella loro scelta ci sia anche la volontà di condannare il
terrorismo che ha colpito e minaccia di continuare a colpire le grandi città
del mondo occidentale e che massacra decine e decine di civili in Iraq nel
disperato e criminale tentativo di innescare la guerra civile e cancellare
la giovane democrazia irachena. Ma nutro il timore che una motivazione del
genere sia mancata nella decisione di marciare per la pace proprio nel
giorno in cui il fondamentalismo islamico ha dichiarato guerra alle società
aperte dei paesi liberi e democratici. E per questo lancio un appello a
tutti quelli che non credono che sia possibile costruire la pace dove non
esiste la libertà e dominano la violenza e la prevaricazione.
Arricchiamo di nuovi contenuti la marcia da Perugia ad Assisi. A volere la
pace non sono solo quelli che dopo aver predicato il principio del "meglio
rossi che morti" si sono convertiti alla regola del "meglio fondamentalisti
islamici che impauriti". Accanto ai pacifisti pronti alla resa, ci sono i
pacificatori per nulla disposti a rinunciare alla difesa dei valori di
libertà e di democrazia in cambio della benevolenza dei massacratori dei
bambini di Bagdad.
La marcia da Perugia ad Assisi non può continuare ad essere agli occhi del
mondo la manifestazione dei collaborazionisti europei di Bin Laden. Questo
evento troppo spesso è apparso ai terroristi islamici come un segno di
sottomissione nei loro confronti. E' arrivato il momento di trasformarlo in
un segnale di condanna delle stragi di innocenti provocate dalla guerra
all'Occidente lanciata l'11 settembre 2001.
C¹è un solo modo per compiere questa operazione. Partecipare in prima
persona a quella che fino a ieri è stata la marcia della paura. Coinvolgendo
in questa iniziativa, sotto le bandiere dell'Italia e degli Stati Uniti,
della Gran Bretagna e della Spagna, dell'Iraq democratico e dell'Afghanistan
affrancato dai talebani, di Israele e di tutti i paesi arabi che non
vogliono regredire al califfato dei secoli bui, chiunque sia convinto della
necessità di gridare forte e chiaro ai terroristi che non passeranno. Senza
distinzioni di partito, di collocazione politica, di religione, di etnia.
I pacifisti non ci vorranno? L'appello è ad andarci comunque. Per ricordare
l'11 settembre con la marcia dei senza paura!
Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare il proprio parere alla redazione de L'Opinione. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita.
diaconale@opinione.it