Come migliorare i rapporti fra mondo arabo ed occidente: eliminare Israele
il commento di Federico Steinhaus a una conferenza dell'ambasciatore della Lega araba in Gran Bretagna
Testata:
Data: 22/04/2004
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Autore: Federico Steinhaus
Titolo: Come migliorare i rapporti fra mondo arabo ed occidente: eliminare Israele
L’ ambasciatore della Lega Araba in Gran Bretagna, Ali Muhsen Hamid, ha tenuto una conferenza nella sede del parlamento inglese; il tema era "Gli arabi e l’occidente: le relazioni indispensabili", ed il testo di questa conferenza è stato pubblicato in lingua inglese lo scorso 1 aprile dal settimanale saudita Ain Al-Yaqeen. Ne trascriviamo alcuni passaggi particolarmente significativi.
"…Nel periodo in cui il mondo arabo fu sottoposto alla dominazione ottomana ed europea il ruolo politico, scientifico e culturale arabo diminuì in modo significativo…L’ arretratezza politica, economica ed educativa che si manifesta nel mondo arabo ne è un effetto".
"Queste condizioni indebolirono la capacità araba di far fronte alle sfide, una delle più importanti tra le quali è stata la creazione dello stato ebraico in Palestina nel 1948. Da quel tempo la regione araba…è stata coinvolta in una guerra approssimativamente ogni dieci anni…L’occidente ha bisogno di campi di battaglia per sperimentare la nuova tecnologia militare e la collocazione strategica araba sembra il miglio terreno sperimentale.Lo stesso pare sia vero anche per Israele…".
"Mi rendo conto che la democrazia e la libertà sono in disaccordo con il colonialismo e l’occupazione militare, e che la prima vittima di questi metodi militari sono proprio la democrazia e la libertà. La politica occidentale ha creato democrazie fantoccio che hanno preparato la strada per i colpi militari e le società militarizzate… ".
"Quando Israele afferma che gli arabi sono terroristi l’ occidente lo segue rapidamente. Quando Israele afferma che bisognerebbe imporre la democrazia agli arabi con la forza l’eco di questa opinione si manifesta in alcuni media occidentali…quando Israele comincia a demonizzare l’ Iraq e l’ Iran l’occidente entra in guerra contro il primo e minaccia il secondo…".
"...Ma Washington è divenuta parte attiva nella zuffa a seguito degli eventi terroristici perpetrati sul suo stesso suolo l' 11 settembre 2001.Ma questa non è stata una buona giustificazione per la sua inimicizia nei confronti degli arabi e dei musulmani.E' (infatti) evidente che Israele ha avuto una mano nella faccenda".
"..Israele è salita sul carro delle pubbliche relazioni e con gli Stati Uniti ha presentato sé stesso come vittima del terrorismo. I palestinesi, che sono le vittime del terrorismo quotidiano di Israele, sono diventati ancora una volta terroristi. Si chiedeva loro di sopportare tutto ciò senza batter ciglio. Libertà ed indipendenza per loro erano dei tabù. Nessuno augurava loro di avere l'onore di resistere ad una occupazione che durava da 4 decenni. Non era loro consentito seguire le orme dei Maquis francesi durante la seconda guerra mondiale".
La storia della civiltà araba ci consente di essere sinceramente orgogliosi del fatto che nel nostro passato non vi è nulla di cui vergognarci o che ci esoneri dalle responsabilità. Non siamo stati terroristi, non siamo neppure stati in alcun modo antisemiti dato che noi stessi siamo semiti. Il popolo ebraico ha vissuto i suoi tempi migliori con noi. Maimonide, o Moussa ben Maimoun come lo chiamiamo in arabo, è vissuto in Andalusia ed ha scritto le sue opere in arabo ed ha goduto di pieni diritti come cittadino.Non abbiamo avuto una Inquisizione, e la nostra civiltà non ha prodotto ideologie naziste o fasciste che sostengono lo sradicamento di un popolo e la continua diasporizzazione (sic) di milioni di cittadini incapaci di esercitare il loro diritto al ritorno".
"Gli arabi sono il popolo che in tutto il mondo è il più vicino all'occidente ed all'Europa in prima istanza. Siamo vicini di casa. Il nostro presente ed il nostro futuro sono correlati e non vi sono particolare problemi che ci dividano salvo quello connesso al vostro ingiustificabile pregiudizio a favore di Israele e la sua politica di espansionismo e colonialismo".
"Non è mia intenzione intimidire alcuno, ma non intendo neppure dipingere un quadro tutto in rosa ed immaginario delle relazioni arabo-occidentali....La nostra sofferenza ed il nostro dolore sono senza limiti. Ora voi, dopo aver reso vostre vittime gli arabi e l' Islam, trasferite il vostro campo di battaglia contro la comunità araba e musulmana in occidente...".
Crediamo che la lettura di questo importante discorso abbia lasciato stupefatti anche i nostri lettori, come siamo rimasti noi dinanzi ad una esposizione talmente confusa dei più abusati luoghi comuni del vittimismo arabo.
Israele alla radice di ogni male; Israele che con le sue malefiche e subdole manovre impone all' occidente di odiare gli arabi; gli arabi che "non possono" essere antisemiti in quanto sono essi stessi semiti; la colpa di ogni sciagura araba è dell' occidente; è Israele lo stato terrorista, gli arabi non sono terroristi bensì vittime...
Non sappiamo se questo discorso abbia avuto una qualche eco nelle sale del Parlamento britannico o sulla stampa, ma ne dubitiamo. Il nuovo pontefice ha scritto in suo recente libro, redatto con il presidente del Senato Pera, che l' occidente odia sé stesso: ha ragione, ma purtroppo per odiare sempre meglio sé stesso l 'occidente odia anche alcuni dei valori di cui nei secoli è stato artefice e paladino. E concede anche ad altri - in questo caso agli arabi - di odiare impunemente l' occidente e con l' occidente gli ebrei.