Dalla Lega araba nessuna seria proposta di pace. Anzi.
bugie, anche se gratuite.
Testata:
Data: 24/03/2005
Pagina: 4
Autore: la redazione
Titolo: Gli arabi ci riprovano: pace con Israele se lascia i Territori - La Siria andrebbe premiata: ha salvato il Libano - Re Abdallah: No, Damasco è una minaccia per tutti
A pagina 4 City di giovedì 24 marzo 2005 pubblica un trafiletto dal titolo: "Gli arabi ci riprovano: pace con Israele se lascia i Territori".
Una presentazione del tutto faziosa di quanto è avvenuto ad Algeri, dove la Lega araba ha rifiutato il piano giordano di riconoscimento di Israele e ha ribadito che Israele deve, prima di ogni riconoscimento del suo diritto all'esistenza e indipendentemente da ogni negoziato, ritirarsi entro i confini del 67 e risolvere il problema dei profughi palestinesi.

Non si è trattato di un tentativo di pace dunque, ma di un diktat, accompagnato dal rifiuto di riconoscere Israele.

Ecco il testo:

ALGERI - Si è concluso ieri al palazzo delle Nazioni di Algeri (foto Ansa, l'area parcheggio con i posti per i vari stati) il 17° vertice della Lega araba a 60 ani dalla sua fondazione al Cairo. Hanno partecipato 13 capi di stato e sovrani (mentre gli altri nove paesi sono stati rappresentati da ministri e principi). Il vertice ha adottato la "dichiarazione di Algeri" che rilancia l'iniziativa per una pace globale in Medio Oriente, di ispirazione saudita, formulata dal vertice di Beirut nel 2002. Il testo (già respinto da Israele) propone la pace tra arabi e israeliani ma a condizione che Israele si ritiri dai Territori Occupati a partire dal 1967 e sia riconosciuta la creazione di uno stato palestinese indipendente con Gerusalemme est come capitale. Nel testo si esprime anche solidarietà alla Siria. (Ansa, Reuters)
Altri due trafiletti in fondo alla pagina dai titoli "Gheddafi: "La Siria andrebbe premiata: ha salvato il Libano" e "Re Abdallah: "No, Damasco è una minaccia per tutti".
Il primo si segnala per la pubblicità e l'approvazione che riserva alla propaganda anti-israeliana e antiamericana del dittatore libico:

ALGERI - Il dittatore libico Moammar Gheddafi ha difeso con fermezza il ruolo siriano in Libano nel suo intervento alla sessione conclusiva del vertice della Lega Araba di Algeri. Il discorso a braccio del colonnello ha provocato non poca ilarità fra i capi di Stato e sovrani presenti, soprattutto nel passaggio, in cui ha definito "idioti" israeliani e palestinesi. "La Siria dovrebbe essere ricompensata perché si è sacrificata per la salvezza della pace civile in Libano" ha dichiarato Gheddafi. Chiedendo inoltre polemicamente, e riferendosi alla presenza delle truppe statunitensi in Iraq: "Ma la Siria è per caso l'unico Paese con un esercito al di fuori del suo territorio?" (Ap)

TEL AVIV (Israele) - Re Abdallah di Giordania ha duramente criticato l'Iran, la Siria e gli Hezbollah libanesi durante un incontro martedi con i dirigenti della comunità ebraica americana. Lo ha scritto ieri la stampa israeliana. Stando al quotidiano Haaretz, Abdallah ha affermato che l'Iran e la Siria e gli Hezbollah da loro appoggiati costituiscono "la principale minaccia per la stabilità del Medio Oriente" e incoraggiano i miliziani palestinesi a lanciare attacchi contro Israele in violazione del cessate il fuoco per distrarre l'attenzione da quanto accade in Libano e in Siria. Quello di Abdallah - ha scritto il quotidiano Yediot Ahronot - è stato "un attacco molto severo".
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