Se le vittime sono israeliane, gli omicidi a sangue freddo diventano "scontri"
nel caso dei palestinesi in genere avviene il contrario
Testata:
Data: 30/09/2004
Pagina: 101
Autore: le redazioni
Titolo: Gaza, vittime in violenti scontri - Gaza: battaglia nel campo profughi
Una donna israeliana è stata assassinata a sangue freddo mentre faceva jogging, ma il Televideo parla di morti in "violenti scontri".

Televideo Rai pag.101 "Ultim'ora"


30/09 12:53 - Gaza, vittime in violenti scontri

Undici palestinesi, di cui sei combattenti e un diciassettenne, e tre israeliani, fra cui un soldato, sono stati uccisi nel Nord della striscia di Gaza, dove l'esercito israeliano ha intensificato le operazioni militari. Carri armati e bulldozer corazzati sono entrati nel campo profughi di Jabalya, dove infuriano da ore i combattimenti. Inoltre sarebbe rimasto gravemente ferito un cameramen, Iyad Al Dahduh, che lavora per un'agenzia di informazione locale, Ramattan.
Riportiamo anche la notizia come è data da Corriere.it. Anche qui si fa credere che la donna ("colona") sia stata uccisa in scontri.
http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2004/09_Settembre/30/gaza.shtml


Gaza: battaglia nel campo profughi

GAZA - Tredici palestinesi uccisi: è questo il bilancio, ancora provvisorio, della battaglia campale scatenata dall'esercito israeliano all'interno e tutto intorno al campo profughi di Jabaliya, nel settore nord della Striscia di Gaza, teatro già mercoledì di due raid aerei. Gli scontri rappresentano la rappresaglia israeliana per la morte di due bambini ebrei, a Sderot, nella parte meridionale dello Stato ebraico, dove si è abbattuto un razzo «Qassam II» lanciato da miliziani di Hamas.

GLI SCONTRI A FUOCO - Nei rinnovati combattimenti, secondo fonti di ambedue le parti, hanno perso la vita anche tre cittadini ebraici. Non tutte le vittime erano belligeranti: tra i palestinesi sono periti infatti un ragazzo di 17 anni e un uomo di 60, entrambi disarmati, più un ventisettenne le circostanze della cui morte non sono ancora state chiarite. Tra gli israeliani sono stati uccisi una colona e un altro civile, forse anch'egli residente in un insediamento situato non lontano dal campo palestinese, il più grande dell'enclave, ove sono penetrati nel frattempo numerosi carri armati, blindati e ruspe corazzate. Con gli ultimi decessi in
ordine di tempo è dunque salito ad almeno 4.374 il totale
delle persone che hanno perso la vita nei poco più di quattro
anni trascorsi dal 28 settembre 2000, allorché dilagò la
rivolta chiamata «Intifada di al-Aqsa», tuttora in corso. Tra
le vittime, 3.350 erano palestinesi e 953 cittadini d'Israele;
una quarantina gli stranieri.

SPARATORIA - Almeno due israeliani e un palestinese sono rimasti uccisi nella sparatoria seguita a un'imboscata lungo la strada che collega gli insediamenti ebraici di Elei Sinai e di Dugit, nel settore settentrionale della Striscia di Gaza. Lo ha riferito la radio statale ebraica, senza specificare se le vittime israeliane fossero coloni o soldati.
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