Enciclopedia del pregiudizio antiisraeliano e antiebraico
in omaggio col quotidiano gratuito
Testata:
Data: 15/07/2004
Pagina: 3
Autore: la redazione
Titolo: Notizie da Israele e Anp
Una nota piuttosto singolare: lunedi City non riportava la notizia, poi rivelatasi falsa, della ragazza aggredita nel treno parigino. Ieri e oggi, al contrario, pubblica due smentite della vicenda. Davvero strano modo di fare informazione!
Altra notizia pubblicata ieri sempre a pag. 3 dal titolo "Più di 30 mila ebrei in fuga dalla Francia"Secondo l'Agenzia ebraica, organismo paragovernativo israeliano, sono 30-33mila gli ebrei francesi - la più importante comunità in Europa - che potrebbero "tornare a casa (cioè emigrare in Israele o colonizzare i Territori palestinesi, ndr) in un prossimo futuro" per sfuggire all'antisemitismo. (Ansa)
Capito? City corregge le notizie sottolineando o infilando, quando già non c'è, l'ideologia anti-israeliana: gli ebrei che fuggono a causa dell'antisemitismo vanno a "colonizzare i Territori palestinesi".
A pag. 4 dell'edizione di oggi tre piccoli articoli nella rubrica "dieci righe" dai titoli:
1) "Unità nazionale Peres apre a Sharon"
Il partito laburista israeliano di Shimon Peres ha deciso ieri di accettare l'offerta del premier Ariel Sharon di aprire trattative in vista della possibile costituzione di un governo di unità nazionale. Sharon aveva perso la maggioranza in parlamento con la proposta di smantellare gli insediamenti israeliani dalla Striscia di Gaza. (AP)
2) "Amnesty critica la legge sulle famiglie"
Amnesty International critica la legge israeliana sul ricongiungimento delle famiglie, definita "discriminatoria". La legge impedisce di fatto che i palestinesi sposati con arabi israeliani ottengano la cittadinanza israeliana: fu approvata nel 2003 dopo che 30 israeliani furono uccisi da palestinesi che avevano ottenuto col matrimonio la cittadinanza. (Ansa)
Ecco, appunto Amnesty (e con essa City che da un titolo sbagliato all'articolo) condanna Israele perché tenta di proteggere i propri cittadini. Quei palestinesi invece, che cercano di eludere in qualsiasi modo le leggi per poi poter agire indisturbati massacrando civili israeliani innocenti, non vengono neanche presi in considerazione. Uccidere israeliani non è una violazione dei
diritti umani, evidentemente...
3) "I coloni ci hanno avvelenato l'acqua"Gli abitanti del villaggio palestinese di Irbet Attawana, in Cisgiordania, accusano quelli di una vicina colonia ebraica, Havat Maon, di avergli avvelenato l'acqua di un serbatoio con dei cadaveri di polli. Gli abitanti di Irbet Attawana hanno da tempo rapporti molto tesi coi coloni di Havat Maon, insediamento illegale (come tutti) poco distante. (Ansa)
Certo, per City tutti gli "insediamenti colonici" sono illegali, senza distinzione tra quelli che sono in accordo con la legge israeliana e quelli che non lo sono e senza tener conto del fatto che in realtà il diritti internazionale consente, per motivi di sicurezza militare, insediamenti in territori occupati. La precisazione del giornale presentata come una banale nota esplicativa, deriva in realtà da un'interpretazione giuridica, certamente tutt'altro che incontestabile. City inoltre non si preoccupa nemmeno di verificare (o di attendere che altri lo facciano) la notizia riportata dagli arabi di Irbet attraverso altre fonti. Lo dicono i palestinesi? Allora dev'essere davvero successo. (E invece quante volte è stato appurato che le accuse palestinesi erano notizie inventate, giusto per demonizzare ulteriormente Israele e i suoi cittadini?
Sopra nella rubrica "Fatti" l'articolo dal titolo: "Israele modifica il tracciato del muro"
Israele modificherà il tracciato del muro (foto Ansa: il tratto di Qalqilia): sarà più vicino al confine del '67 con la Cisgiordania, erodendo meno terra alla futura Palestina. La decisione segue quella della Corte suprema israeliana, che aveva fissato nuove regole per la barriera, e la condanna della Corte dell'Aja. (Reuters)
Tutti i cliché riportati in così poche righe: la parola "muro" al posto della più appropriata "barriera difensiva", "erodere terra alla futura Palestina", come se Israele fosse uno stato usurpatore di terre altrui, invece di un paese che, nonostante gli innumerevoli attacchi e tentativi di distruzione subiti, è ancora disposto, unico Stato al mondo, a cedere territori conquistati in una guerra difensiva, mai stati palestinesi e mai rivendicati come tali quando erano occupati da Stati arabi, semplicemente in cambio della pace.Invitiamo i lettori di Informazione Corretta ad inviare il loro parere alla redazione di City. Cliccando sul link sottostante si aprirà una e-mail già pronta per essere compilata e spedita. cityroma@rcs.it