Se cercate chi viola la libertà di stampa guardate Israele e USA
secondo Reporters sans Frontières
Testata:
Data: 16/06/2004
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Autore: la redazione
Titolo: Seconda classifica mondiale della liberta’ di stampa
Reporters sans Frontières stila una classifica dei paesi che violano la libertà di stampa. In quella di quest'anno si occupa anche di Israele e degli Stati Uniti. Dal sito,della Federazione nazionale stampa italiana (www.fnsi.it):
In questi due casi, la classifica distingue la situazione della libertà di stampa all’interno e fuori dai confini del paese. Se gli Stati-Uniti e Israele si trovano rispettivamente al 31° e al 44° posto per il rispetto della libertà di stampa sul loro proprio territorio, entrambi scendono precipitosamente al 135° e al 146° posto per quanto riguarda il comportamento da loro tenuto fuori dalle loro frontiere.

Le ripetute violenze dell’esercito israeliano contro dei giornalisti che operavano nei territori occupati e la responsabilità dell’esercito americano nella morte di diversi professionisti dei media durante il conflitto in Iraq, sono indubbiamente degli atti inammissibili per due nazioni che continuano a dichiarare il loro impegno a favore della libertà di espressione.
Il comportamento tenuto da Israele e Stati Uniti "fuori dalle loro frontiere" sta a indicare, pare di capire, il comportamento tenuto in zone di guerra. Dove, è ovvio, i giornalisti possono essere feriti o uccisi. Da qui ad accusare gli eserciti israeliano e americano di violenza deliberate contro i giornalisti, però, ce ne corre. Spiace inoltre che Reporters sans Frontièrs, che pure ha meritoriamente condannato le violazioni della libertà di stampa in varie tirannie mediorientali non si sia occupato dell'Autorità Nazionale Palestinese, che chiude i giornali che indagano sulla corruzione di Arafat e crea un costante clima di minaccia verso i giornalisti per convincerli a non dare notizie contrarie alla sua propaganda (ricordate il caso Cristiano?)
Infine va detto che, sul conflitto israelo-palestinese, da parte dei giornalisti sarebbe auspicabile una qualche capacità di autocritica.
Quante volte alcuni di loro hanno dato notizie poi rivelatesi false, fidandosi della propaganda palestinese? Quanto spazio è stato dato alle succesive smentite? Quante notizie rilevanti, per contro non sono state date perchè troppo favorevoli a Israele? La libertà di stampa merita di essere intransigentemente difesa, ma è anche necessario ricordare che l'informazione cessa di svolgere la sua essenziale funzione democratica quando abdica al dovere del senso critico e dell'imparzialità e accetta di soggiacere a ipoteche ideologiche e ai conformismi.

http://www.fnsi.it/download/II%20classifica%20della%20libertà%20di%20stampa%20nel%20mondo.doc