Poche righe
solito squilibrio
Testata:
Data: 14/05/2004
Pagina: 4
Autore: Umberto De Giovannangeli
Titolo: Raid sul campo profughi di Rafah: 13 morti
Nel breve spazio che l’Unità concede al Medio Oriente, Udg riesce a concentrare una buona dose di falsità ai danni di Israele.


Ieri tredici palestinesi sono stati uccisi nel corso delle operazioni dell’esercito israeliano

Israele, a sua volta, piange undici soldati
Perchè gli 11 soldati massacrati non trovano spazio nel titolone sensazionalistico in cui si grida ai tredici morti palestinesi?




La risposta di Sharon allo scempio dei cadaveri. I resti riconsegnati ai parenti.

L’area circostante Rafah è stata isolata dalle truppe che hanno setacciato minuziosamente il terreno alla ricerca dei resti dei sei compagni morti l’altro ieri nell’esplosione del loro blindato.
Umberto de Giovannangeli insomma ci presenta la disperata ricerca dei resti dei soldati massacrati come una sorta di "ripicca": Udg vive in Israele eppure non conosce nulla della religione ebraica.

I frammenti del blindato ed i resti dei corpi dei soldati morti sul colpo si sono sparpagliati per un raggio di mezzo chilometro, i terroristi nascondendosi dietro ai palazzi si sono impossessati dei resti e si sono fatti fotografare inneggiando alla vittoria.

Per motivi religiosi quei poveri soldati rischiavano di non poter essere seppelliti: l'ebraismo richiede il corpo integrale per la sepoltura (salvo casi particolari), per ore i compagni dei soldati morti hanno combattuto a Gaza e hanno rischiato la loro vita (alcuni sono morti) per rimpossessarsi dei resti dei loro amici e permettere la sepoltura, cercando di casa in casa cio' che era rimasto delle loro vite.... questi sono uomini, questi sono eroi, questi sono amici nonché semplici ragazzi come tanti, uno legato all'altro nel destino.

Ma per Udg è solo una ripicca di Sharon.

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