Ti converti al cristianesimo? In Israele ti becchi 18 anni di carcere
ce lo vuol far credere Furio Colombo sul suo giornale
Testata:
Data: 22/04/2004
Pagina: 9
Autore: Umberto De Giovannangeli
Titolo: Israele, dopo 18 anni di carcere libero Vanunu
Da un quotidiano come L’Unità, che santifica gentlemen del calibro di Yassin e Rantisi, non ci si poteva attendere nulla di diverso: il rilascio della spia Vanunu offre la solita ghiotta occasione di sparare a zero su Israele.
Scrive L’Unità:

Le sue prime parole da uomo (semi) libero sono di rivendicazione dell’atto che gli è costato 18 anni di carcere.
Ad attenderlo c’è una folla di giornalisti e di teleoperatori, ai quali l’ex detenuto fa con le dita il segno della vittoria.
Da libero, Vannunu divide Israele non meno che da detenuto.
Il diretto interessato, che indossa pantaloni scuri ed una camicia bianca a righe con una cravatta, non si scompone e parte all’attacco: "Sono stato rapito a Roma da spie israeliane" ribadisce alla stampa. Vannunu, 49 anni, era stato rapito in circostanze misteriose a Roma nel 1986 da agenti del Mossad e riportato in Israele dove era stato condannato per spionaggio.
Udg ci informa scrupolosamente di come è vestito Vanunu ma poi non si cura di andare ad indagare le circostanze della cattura di questa spia ... le quali sono tutto tranne che misteriose! Semmai le circostanza della cattura sono per la spia prezzolata, nonché nuova star del quotidiano L’Unità, assai poco edificanti (si veda l'articolo di Fiamma Nirenstein nella rassegna dei quotidiani di oggi) e per questo Udg sceglie deliberatamente di non riportarle.
In lui non c’è ombra di pentimento, alcuna marcia indietro "sono orgoglioso di ciò che ho fatto", "Israele non ha bisogno di armi nucleari", "Bisogna aprire la centrale nucleare di Dimona alle ispezioni", afferma deciso l’ex-tecnico, che si è rivolto ai giornalisti in inglese rifiutando di farlo in ebraico.
Vanunu ha sostenuto di essere stato costretto a passare 18 anni in prigione unicamente perchè si era convertito al cristianesimo.
Vanunu è libero. Libero sì; ma sotto strettissima sorveglianza perchè per le autorità israeliane resta un uomo pericoloso, per i segreti di cui potrebbe essere ancora depositario, oltre a quelli che aveva rivelato nel 1986 al Sunday Times, sul reattore nucleare di Dimona.
Sembra, dal racconto di Udg, che in Israele chi si converte al cristianesimo viene condannato a...18 anni !
L’articolo continua con l’accorata lista di tutte le crudeli restrizioni alla sua libertà che la spia dovrà subire per sei mesi.

Aggiungiamo che nell’articolo di Udg non vi è traccia:

- di un resoconto di ciò che Vanunu effettivamente fece ai danni di Israele. Udg ci fa solo capire che si trattò di nucleare ma non va ad approfondire di più.

- di una contestualizzazione storica dei fatti (in quali gravi ambasce si trovava Israele quando la spia prezzolata deliberatamente mise in pericolo il proprio popolo?)

- di un ritratto fedele di ciò che Vanunu era ed è: le informazioni non furono "rivelate" al Sunday Times come ci dice Udg, la spia fu profumatamente pagata; le circostanze della sua cattura non sono "misteriose" ma sono note a tutto il mondo tranne che alla redazione de L’Unità.

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