Alcune perle nel linguaggio degli uffici stampa
degli editori italiani. Ecco Garzanti, per esempio
Testata:
Data: 18/03/2004
Pagina: 1
Autore: la redazione
Titolo: pubblicità editoriale
Questa che segue è una scheda di pubblicità editoriale che l'editore Garzanti invia tramite posta elettronica. Riteniamo sia la stessa che serve all'editore per prenotare il libro al momento dell'uscita.
Invitiamo i nostri lettori a leggere questo breve testo, che ci aiuta a capire fino a che punto la propaganda, la divisone in bene e male, fra torto e ragione sia entrata nelle teste di chi confeziona i libri che poi noi leggeremo:
Alcuni esempi:
1) la divisione fra israeliani e palestinesi viene presentata come un "problema di fede"
2)gli israeliani sono visti come "recenti immigrati dagli USA", così viene più facile l'identificazione americani=israeliani=potere mondiale
3)ci sono i "ragazzi dell'intifada", un termine che associa veri e propri atti di guerra ad immagini dolcemente infantili, quindi non colpevoli di nulla.
4)per finire, un "gentile", cioè un non ebreo, che insegna a un rabbino come "pregare per non soffrire". Evidentemente la preghiera ebraica è foriera di sofferenze !
Il libro può anche essere un capolavoro o una ciofeca, sta per uscire e quindi non l'abbiamo ancora nemmeno visto. Ma la sua presentazione è inqietante, rivelatrice di un pregiudizio mentale che comincia ad affondare troppo le sue radici.
Invitiamo i nostri lettori ad andare sul sito Garzanti sotto indicato e dare all'editore il proprio parere.Jon Papernick
LA LAMPADA RESTERA' ACCESA
http://www.garzantilibri.it/default.php?page=visu_libro&CPID=1895
Jon Papernick è uno di quegli scrittori per i quali la letteratura dev'essere una esperienza estrema: può aiutarci a trovare la verità solo se si spinge fino ai confini del sopportabile, del concepibile, del dicibile. Fino a farci male, nell'intreccio tra la realtà più atroce e l'immaginazione più fervida.
Al cuore del conflitto in Medio Oriente, i suoi personaggi incarnano una tensione verso il limite che le cronache recenti ci hanno sanguinosamente insegnato a conoscere. Sono israeliani e palestinesi che si uccidono per lo stesso brandello di terra. Sono vicini di casa irrimediabilmente divisi dalla fede, che si combattono in partite di backgammon dove è in gioco la vita. Sono ebrei (spesso immigrati di recente in Israele dagli usa) e musulmani per i quali uccidere l'altro è più importante, più urgente che vivere. La lampada resterà accesa racconta storie dure, spesso crudeli. Eli Israel ha abbandonato gli usa per la Terra Promessa, dopo una vita «americana» di sesso, alcol e fama: finisce a fare l'eremita-pastore nel deserto, perso in una sorta di delirio mistico, ossessionato dal passato. Ci sono i kamikaze negli autobus e i ragazzi dell'intifada. Ma questa capacità di spingere la realtà fino ai suoi estremi porta anche in un'altra direzione, ora grottesca ora comica: per !
esempio nella parabola del dottore «gentile» che insegna a un rabbino a pregare «alla cristiana» per non far soffrire troppo una schiena deformata da anni di preghiere «all'ebraica».