Riprendiamo da LIBERO di oggi, 28/12/2025, a pag. 3, la cronaca di Alessandro Gonzato intitolata: "Dalla Boldrini a Di Battista politici e vip in fila dall’islamico".
Alessandro Gonzato
In ginocchio da te. Ma anche in piedi, seduti, abbracciati, stretti nella kefiah. La sinistra è un apostrofo giallorosso tra le parole Han (e) noun. L’ingegnere giordano-palestinese, Mohammad Hannoun, ha partecipato a convegni, manifestazioni, eventi in presenza e online con almeno una dozzina di parlamentari e maître à penser progressisti. Pd, 5Stelle, Sinistra Italiana. Ex presidenti della Camera, sottosegretari, prime e ultime file, categorie quest’ultime che spesso coincidono. Bell’atmosfera, canta il rapper pro-Pal Ghali, il quale a febbraio dell’anno scorso è stato premiato dall’Associazione Palestinesi in Italia (Api) – che fa capo ad Hannoun – «per il coraggio di dire “genocidio” al Festival di Sanremo». Lui aveva ringraziato in arabo: «Vi voglio bene fratelli».
La dem Laura Boldrini ha ricevuto e stretto la mano al simpatizzante di Hamas a maggio 2022: la foto è stata pubblicata su Facebook dall’islamico le cui associazioni “Api” e “Abspp” erano già finite nella lente dell’Antiriciclaggio per transizioni sospette. Ovviamente l’ex presidente della Camera non ne sapeva nulla. Ignaro di tutto (come tutti gli altri) anche l’eurodeputato contiano Gaetano Pedullà il quale lo scorso 9 giugno ha pubblicato uno scatto in cui è abbracciato ad Hannoun ed entrambi con le dita fanno il segno della vittoria.
Che trionfo! Nello stesso giorno Pedullà ha condiviso sul proprio profilo il video di un suo intervento durante una manifestazione organizzata dall’Associazione Palestinesi: «Il popolo palestinese è mio fratello. Noi del Movimento 5Stelle abbiamo sempre detto che c’è un genocidio. Lo abbiamo sempre detto, lo diciamo e lo diremo. Io sono un parlamentare europeo eletto a Milano dal Movimento 5Stelle e so anche da molti di voi».
Matteo Orfini ha incontrato Hannoun a luglio 2018, quand’era presidente del Pd.
Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra Italiana, ha ricevuto Hannoun alla Camera a febbraio 2022. Pure Dibba in arte Alessandro Di Battista è sempre stato vicino al simpatizzante di Hamas, in prima fila per le sue associazioni. Foto e video in cui lo aiuta nello smistamento dei pacchi. Di tutto di più. Anche un altro fenomeno grillino, l’allora sottosegretario Manlio Di Stefano sottoposto di Luigi Di Maio al ministero degli Esteri, ha incontrato l’eroe pro-Pal.
Di Stefano, sottosegretario agli Esteri, pensava che Beirut fosse in Libia e in un comunicato del ministero degli Esteri, dove ai tempi dei grillini scrivevano con Google Translate, era diventato Manlio Of Stefano.
Nelle foto con Hannoun fa la sua discreta figura anche la deputata contiana Stefania Ascari, sorridente e velata in Siria (ma anche alla Camera il 23 febbraio 2023). Se la gode con l’islamico pure Marco Furfaro, fedelissimo di Elly terrorizzato dal ritorno del fascismo. Poteva mancare Francesca Albanese, la non avvocato relatrice dell’Onu per i territori palestinesi? Il 5 luglio si sono incontrati a Lenno, nel Comasco, per il convegno “Buio su Gaza”. In un video Hannoun introduce l’Albanese così: «Tutta la solidarietà alla nostra amatissima Albanese, che sta dalla parte giusta e fa onore a tutti noi». E ancora, in posa con Hannoun Greta Thunberg, ambientalista convertitasi alla causa pro-Pal perché il business tira di più.
A sinistra cosa dicono? Ecco Debora Serracchiani, di professione deputata dem: «Il Pd ha condannato Hamas, è sempre stato dalla parte della legalità e non prende lezioni da chi oggi pretende di essere paladino di tolleranza e civiltà. Da destra», attenzione, «è partita una strumentalizzazione sconsiderata che rischia di mettere in un solo fascio persone pacifiche ed estranee, zone grige e veri fiancheggiatori». Tocca ad Angelo Bonelli: «La destra smetta di fare propaganda indecente». Anche Riccardo Magi (+Europa) è garanzia di risate: «La destra sbaglia a strumentalizzare gli arresti per fare propaganda».
Arriva la nota M5s: «In attesa degli esiti giudiziari, constatiamo l’ennesima strumentalizzazione di chi ha la coscienza sporca e dopo avere offerto complicità politica e diplomatica con Netanyahu si precipita a tentare di infangare la nostra forza politica». In realtà i 5Stelle ci riescono benissimo da soli.
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