Riprendiamo da IL TEMPO di oggi 23/12/2025, a pag. 1, con il titolo "Toglietegli tutto, ma non i loro compagnucci okkupanti", il commento di Daniele Capezzone.
Daniele Capezzone
Toccategli tutto ma tranne gli occupanti abusivi. E allora eccoli lì gli esponenti rossoverdi, i progressisti di tutte le tinte, accorrere frignanti per dire che no, lo sgombero non si può fare. Giammai.
Sono rimasti muti durante le violenze di Torino, non hanno fatto un plissé davanti agli undici poliziotti feriti dai teppisti, non hanno pronunciato una sola sillaba a favore dei cittadini che si sono trovati in mezzo alla guerriglia.
E però, scattanti e reattivi, sono partiti a razzo contro qualunque ipotesi di sgombero qui a Roma.
Ne sentiremo di tutti i colori: ci faranno l’elenco delle «fragilità» vere e presunte, delle emergenze abitative, delle esigenze sociali.
Un sonetto di Trilussa sulla scarsa sincerità di un politico si concludeva così: «E pianse, pianse così bene, che quasi ce rideva pure lui». Trilussa, per evidenti ragioni, non poteva conoscere gli amici di Ilaria Salis, ma con largo anticipo li ha descritti, direi quasi fotografati.
Ecco: che i protettori politici di ogni occupazione vengano a farci fervorini su come debba essere governata la sicurezza e su come debba essere gestito il patrimonio immobiliare pubblico e privato appartiene alla dimensione del surreale.
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