Crimini contro l’umanità, Amnesty accusa Hamas. Gli Usa verso la fase 2
Analisi di Andrea Riccardi
Testata: Il Tempo
Data: 12/12/2025
Pagina: 12
Autore: Andrea Riccardi
Titolo: Crimini contro l’umanità, Amnesty accusa Hamas. Gli Usa verso la «fase due»

Riprendiamo da IL TEMPO del 12/12/2025, a pag. 12, con il titolo "Crimini contro l’umanità, Amnesty accusa Hamas. Gli Usa verso la «fase due»", l'analisi di Andrea Riccardi.

L'accusa di Amnesty: «Hamas ha commesso crimini contro l'umanità» -  TicinonlineAmnesty International accusa per la prima volta Hamas di crimini contro l’umanità per gli attacchi del 7 ottobre e per il trattamento degli ostaggi, accuse respinte dal gruppo terroristico. Nel frattempo Hamas accetta l’idea di una forza internazionale di stabilizzazione a Gaza ma rifiuta il disarmo previsto dal piano USA, mentre Mahmoud Abbas (presidente dell'Autorità nazionale palestinese) arriva a Roma per Atreju

Per la prima volta un'organizzazione internazionale ha accusato formalmente Hamas e altri gruppi armati palestinesi di crimini contro l'umanità durante e «dopo» il 7 ottobre 2023. Si tratta di Amnesty International che in un rapporto di 173 pagine ha dimostrato che «i gruppi armati palestinesi hanno commesso violazioni del diritto internazionale umanitario, crimini di guerra e crimini contro l'umanità durante i loro attacchi nel sud di Israele, iniziati il 7 ottobre 2023». L’organismo di controllo dei diritti umani, che in precedenza aveva accusato Hamas di aver commesso crimini di guerra il 7 ottobre, aggiunge che il gruppo terroristico «ha continuato a commettere violazioni e crimini di diritto internazionale trattenendo e maltrattando gli ostaggi e trattenendo i corpi sequestrati». Accuse respinte al mittente dal gruppo terroristico che parla di «menzogne israeliane».

In una tregua estremamente fragile, si torna a parlare della seconda fase del piano Trump siglato in Egitto lo scorso 10 ottobre. Dopo mesi di reticenza Hamas ha accettato la presenza di una forza internazionale di pace dispiegata nella Striscia di Gaza. È stato Khaled Meshaal, leader del gruppo terrorista, a dire in un'intervista ad Al Jazeera che non ci sono obiezioni alla presenza di una forza internazionale di stabilizzazione simile a Unifil in Libano. La forza, ha detto, «separerebbe Gaza dall'occupazione israeliana» e sarebbe garantita dai mediatori (Qatar, Egitto e Turchia) e da otto paesi arabi. Ancora, Hamas si è detto aperto a un «congelamento» delle armi, ma respinge la richiesta di disarmo proposta nel piano di pace sponsorizzato dagli Stati Uniti per Gaza.

Contestualmente il presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, ha detto che potrebbe avvenire all'inizio del prossimo anno l'annuncio su quali leader mondiali siederanno nel Consiglio di pace di Gaza. Durante un evento economico nella Roosevelt Room della Casa Bianca, Trump ha dichiarato ai giornalisti che una serie di leader vuole essere nel Consiglio, istituito nell'ambito di un piano di Gaza che ha istituito un fragile cessate il fuoco tra Israele e i miliziani palestinesi di Hamas lo scorso 10 ottobre. «Sarà uno dei tavoli più leggendari di sempre. Tutti vogliono esserci» ha detto.

Poco dopo è Axios a rivelare che gli Stati Uniti hanno invitato già Italia e Germania a fare parte del Consiglio di pace. Gli americani stanno lavorando da settimane sulla Fase Due dell'intesa che prevede la creazione del “Board of Peace” così come della Forza internazionale di Stabilizzazione (Isf), alla cui guida Washington vuole un generale a due stelle Usa. Nel Consiglio di pace dovrebbe sedere anche l'ex inviato delle Nazioni Unite in Medio Oriente Nickolay Mladenov. E Washington sta riservatamente contattando diversi paesi occidentali affinché entrino a far parte del Consiglio e forniscano truppe per l'Isf. Finora, hanno annunciato l'intenzione di contribuire alla Forza l'Indonesia, l'Azerbaigian, la Turchia e l'Egitto. Ma ancora non vi sono stati passi formali, senza contare che Israele si riserva di approvare le nazionalità dei contingenti e non ha fatto mistero di non gradire l'eventuale presenza di soldati turchi.

È arrivato intanto a Roma il presidente dell'Autorità nazionale palestinese Mahmoud Abbas, ospite oggi alla manifestazione di Fratelli d'Italia, Atreju.

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