Riprendiamo dal sito www.israele.net - diretto da Marco Paganoni - l'editoriale del Jerusalem Post del 10/11/2025 dal titolo "Documenti pubblicati dalle Forze di Difesa israeliane confermano gli stretti legami di Hamas con UNRWA, Iran, Al Jazeera e il furto degli aiuti umanitari a danno dei civili palestinesi"
Le Forze di Difesa israeliane (IDF) hanno pubblicato lunedì scorso una raccolta di svariati documenti di intelligence contenenti prove dei legami di Hamas con l’Iran, l’UNRWA e Al Jazeera, nonché delle azioni dell’organizzazione terroristica volte ad “aggravare deliberatamente le sofferenze dei civili”.
Cooperazione UNRWA-Hamas. Le IDF hanno pubblicato documenti contenti dettagli sugli agenti di Hamas impiegati dall’UNRWA (l’Agenzia Onu per i profughi palestinesi), insieme a documenti che descrivono in dettaglio l’utilizzo delle strutture dell’UNRWA da parte di Hamas.
Fra l’altro, le IDF hanno scoperto elenchi di dipendenti dell’UNRWA mostrati insieme a un elenco di membri di Hamas in cui le stesse persone sono presenti con documenti di identità sia civili che militari.
L’elenco include insegnanti, presidi di scuola, consulenti e personale medico, tutti con incarichi all’interno delle Brigate Izzadin al-Qassam di Hamas, la cosiddetta ala militare dell’organizzazione terroristica. Alcuni di loro sono elencati nei documenti di Hamas come stipendiati dall’UNRWA.
Le IDF hanno anche condiviso un estratto di un documento intitolato “Nozioni di base di ingegneria militare, livello tre – Ostacoli”. L’estratto forniva ai combattenti delle Brigate al-Qassam istruzioni su come utilizzare gli edifici civili, in quanto considerati “il miglior ostacolo per difendere la resistenza”.
Il documento sottolineava l’importanza di mantenere la battaglia in mezzo alla gente.
Le scuole dell’UNRWA venivano specificatamente indicate come luoghi di raduno per Hamas, nel quadro del piano del 2020 per rifornire il Battaglione Khan Yunis Sud.
Il direttore delle operazioni dell’UNRWA a Gaza, Ashraf Mahd, appare in diverse foto e viene descritto dalla IDF come “uno che alleva e indottrina i propri figli e le giovani generazioni a seguire l’ideologia disumana di Hamas, glorificando i suoi crimini di guerra”.
Collaborazione tra Al Jazeera e Hamas. Le IDF hanno inoltre rivelato prove dettagliate dell’affiliazione tra l’organo d’informazione statale del Qatar Al Jazeera e le organizzazioni terroristiche Hamas e Jihad islamica.
Le IDF hanno scoperto documenti che comprendono elenchi del personale nei corsi di addestramento terroristico, elenchi telefonici e documenti relativi agli stipendi dei terroristi.
Risultano elencati almeno quindici diversi giornalisti di Al Jazeera, insieme ai loro ruoli all’interno delle organizzazioni terroristiche.
Elencato tra i giornalisti anche Ismail Al-Ghoul, un terrorista della forza Nukhba (unità d’élite delle Brigate al-Qassam di Hamas) che ha personalmente preso parte al massacro del 7 ottobre.
Emerge che Hamas ha anche esercitato un controllo su ciò che Al Jazeera riportava. Nel 2022, Hamas dava chiare istruzioni su come insabbiare il fallito lancio di un razzo della Jihad Islamica a Jabaliya, che aveva causato la morte di diversi palestinesi.
Ad Al Jazeera veniva proibito di criticare Hamas e le venivano indicate le parole da evitare.
Più tardi, quello stesso anno, un altro documento impartiva ulteriori istruzioni su come evitare qualsiasi critica ai lanci di razzi falliti (che ricadevano all’interno della striscia di Gaza causando vittime e danni).
Ad Al Jazeera veniva detto che doveva comunque sostenere la “resistenza” a Gaza.
Un documento del 2023 mostra un altro collegamento diretto tra Hamas e Al Jazeera. Stando a questo materiale, Hamas aveva istituito un “telefono Al Jazeera”: una linea protetta che permetteva all’organizzazione di comunicare direttamente con l’emittente.
Il piano di Sinwar. Le IDF hanno anche condiviso un promemoria scritto a mano da Yahya Sinwar nell’agosto 2022, che prova il suo “coinvolgimento diretto sia nella pianificazione che nella propaganda del terrore”.
Il promemoria contiene una serie di dettagli sul piano di invasione di Hamas e i suoi piani di propaganda.
Sinwar voleva dai suoi uomini foto esplicite e truci di esecuzioni a bruciapelo, esplosione di carri armati e soldati uccisi a colpi di pugnale, allo scopo di “scatenare le emozioni” fra gli alleati in Cisgiordania e a Gerusalemme e incutere terrore nel “nemico”.
Sostegno iraniano a Hamas. Le IDF hanno scoperto a Gaza un documento che mostra ulteriori prove evidenti del sostegno finanziario fornito dall’Iran a Hamas. Il documento fa riferimento ai fondi forniti alle famiglie dei “cari martiri di Gaza”.
Un altro documento trovato a Gaza contiene dettagli di conversazioni e discussioni tenute da Hamas, in cui si prendeva atto degli interessi comuni tra Hamas e Iran. Veniva nuovamente menzionato il sostegno finanziario dell’Iran, malgrado le proteste interne iraniane per gli aiuti finanziari che uscivano dal paese.
Il documento riporta inoltre che l’Iran stava adottando una strategia volta a sviluppare la forza Qassam fornendo addestramento, armamenti e competenze.
Hamas esprimeva il desiderio di un’alleanza a quattro con Iran, Hezbollah e Siria al fine di coordinare gli sforzi nei media e il lavoro politico-tattico, oltre alle tattiche militari.
Questa alleanza era concepita per “lanciare un attacco che sorprendesse il nemico da tutti i lati” nella “guerra per liberare Gerusalemme”.
Aiuti umanitari. Un documento intitolato “Hamas – Risorse di intelligence sugli aiuti umanitari” contiene materiali che provano il fatto che membri di Hamas immagazzinavano rifornimenti a proprio uso mentre i civili palestinesi dovevano affrontare scarsità e carenze.
Documenti analoghi descrivono anche condizioni che vedevano combattenti di Hamas riforniti nei tunnel sottoterra, mentre i palestinesi in superficie pativano penuria di cibo e risorse.
“I documenti rivelano come i terroristi di Hamas accumulano aiuti umanitari rubati e maneggiano le armi con totale negligenza”, afferma una dichiarazione delle IDF.
L’esercito israeliano aggiunge che, sebbene continuino ad arrivare aiuti a Gaza, gran parte di essi non raggiunge i civili.
Tra l’altro, le IDF hanno trovato una serie di fotografie in cui si vedono, nei tunnel, terroristi di Hamas che approfittano degli aiuti umanitari rubati e ostentano allegramente le armi posando accanto a sacchi di aiuti umanitari rubati con in bella mostra frutta e verdura fresca, cibo in scatola, farina e carne.
(Da: Jerusalem Post, 7.11.25)
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