Riprendiamo da LIBERO di oggi, 07/11/2025, a pag. 11, con il titolo "Guida turistica aggredita a Firenze perché ebrea" la cronaca di Antonio Castro.
Un pericoloso, crescente, ripetersi di episodi di antisemitismo. L’ultimo caso è accaduto a Firenze. Francesca Rachel Valle, guida turistica, storica dell’arte e autrice di diversi volumi proprio su Firenze, è stata aggredita sulla tramvia alla Fortezza da Basso a metà settembre. Il racconto dell’aggressione- proposto ieri dal quotidiano La Nazionale- è inquietante: «Stavo tornando da un controllo all’ospedale di Careggi. Ero in piedi vicino alla porta, pensierosa, quando un uomo, che parlava arabo, si è avvicinato e mi ha dato uno schiaffo. Mi sono caduti gli occhiali, ero pietrificata. Poi le porte si sono aperte e sono scesa tremando». La signora incassa lo schiaffo soltanto perché indossave la stella di David al collo, simbolo della sua fede ebraica.
La guida turistica Francesca Rachel Valle, nata e cresciuta nello storico ghetto ebraico di Venezia e da anni residente a Firenze, non ha dubbi sulle motivazioni dell’aggressione: «Lui ha guardato la mia stella e, a freddo, mi ha colpito. Non avevo detto né fatto nulla. Ha pronunciato qualcosa in arabo, forse un insulto verso la mia religione».
Il trauma dell’aggressione l’ha segnata: «Sono rimasta chiusa in casa per tre giorni, avevo paura di uscire.
Ogni volta che sentivo dei passi dietro di me mi voltavo di scatto». Tutto questo a settembre. Qualche settimana dopo la signora ha deciso di scrivere una lettera alla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, per denunciare l’accaduto e chiedere «attenzione» verso un clima che, a suo dire, si è fatto più pesante: «In ventiquattro anni da guida turistica non mi era mai successo nulla di simile. Firenze è sempre stata una città accogliente, ma dopo lo scoppio del conflitto tra Israele e Hamas, nell’ottobre 2023, le cose sono cambiate. Conosco altre persone ebree che oggi evitano di esporsi o non indossano più simboli religiosi».
E nella città abituata all’assalto turistico mondiale episodi simili si ripropongono con allarmante periodicità.
E infatti non si è trattato di un episodio isolato. «Un anno fa», ha ricostruito sempre Valle, «una signora mi ha disdetto una visita guidata appena saputo che sono ebrea. Mi ha ferita profondamente: il mio lavoro è fatto di dialogo e conoscenza. Firenze, città d'arte e di cultura, non può lasciare spazio a simili atteggiamenti. Serve maggiore sensibilità e una condanna chiara da parte di tutti».
Oggi Francesca Rachel Valle è tornata al suo lavoro: «Non voglio generalizzare, so che si è trattato di un gesto individuale, ma è un segnale da non sottovalutare. Io continuerò a fare ciò che amo: raccontare la bellezza di Firenze. Perché la cultura è l’unica risposta possibile all’odio. L’arte insegna a riconoscere l’altro, a guardarlo con occhi diversi. E io, nonostante tutto, continuerò a crederci».
Secondo il monitoraggio puntuale dell’Osservatorio Antisemitismo della Fondazione Cdec (Fondazione Centro di Documentazione Ebraica), nel 2023 sono stati segnalati 454 episodi (con una concentrazione straordinaria nel trimestre ottobre–dicembre) e 877 episodi nel 2024: quasi un «raddoppio anno su anno e il massimo storico dall’immediato dopoguerra», sottolinea un dossier realizzato dall’Associazione SetteOttobre.
Per inviare a Libero la propria opinione, telefonare: 02/99966200, oppure cliccare sulla e-mail sottostante
lettere@liberoquotidiano.it