Il Corriere insinua che Netanyahu oltraggia la memoria di Rabin
Commento di Iuri Maria Prado
Testata: Il Riformista
Data: 05/11/2025
Pagina: 4
Autore: Iuri Maria Prado
Titolo: Il Corriere strumentalizza Herzog per insinuare che Netanyahu oltraggi Rabin e la sua memoria

Riprendiamo dal RIFORMISTA di oggi, 05/11/2025, a pagina 4, il commento di Iuri Maria Prado dal titolo "Il Corriere strumentalizza Herzog per insinuare che Netanyahu oltraggi Rabin e la sua memoria".


Iuri Maria Prado

Il discorso del presidente israeliano Isaac Herzog, per il 30mo anniversario dell'uccisione di Rabin, è stato un invito alla concordia nazionale. Solo il Corriere poteva, nella sua cronaca, trasformarlo in un'arringa contro il governo Netanyahu e contro la destra israeliana.

Ci vuole un discreto coraggio per prendere il discorso pronunciato dal Presidente di Israele nell’anniversario dell’assassinio di Yitzhak Rabin, ritagliarlo secondo il bisogno, infilarlo forzatamente in un fatto di cronaca che non c’entra nulla e infine spacciarlo come una requisitoria contro il governo di Benjamin Netanyahu.

Yitzhak Herzog aveva invitato alla concordia nazionale, denunciando la pericolosità di discorsi pubblici e comportamenti inammissibili rivolti “nei confronti dei funzionari eletti, dei membri della Knesset di tutte le parti, dei ministri e persino minacce nei confronti di un primo ministro eletto in carica”. Una parte significativa del discorso di Herzog, questa, che il Corriere della Sera, in un paginone di ieri, ha ritenuto di non riportare, trovando più urgente far credere che il Capo dello Stato ebraico avesse avvertito che “la nazione è sull’orlo dell’abisso” per il caso della funzionaria dell’esercito arrestata l’altro giorno per aver fatto circolare un video contraffatto sugli abusi di alcuni militari ai danni di un detenuto palestinese.

Il Corriere ha anche cura di alludere al possibile motivo per cui Netanyahu non avrebbe partecipato alla commemorazione: e cioè perché, a suo tempo, prima che Rabin fosse ucciso, “aveva fomentato la campagna d’odio” contro di lui.

A completare il quadro dipinto dal quotidiano c’è poi il tocco che illustra il contegno della magistratura che “resiste, resiste, resiste” alle presunte mosse antidemocratiche del governo. Descrivere la scena effettiva – quella di un caso politico-giudiziario certamente importante, con un governo che inevitabilmente se ne occupa nella concomitanza puramente casuale di quell’anniversario – era evidentemente poco appetibile.

Meglio un pastone così: con Bibi che, più o meno, avrebbe fatto ammazzare Rabin e ne oltraggia la memoria disertando la commemorazione, mentre tiene bordone ai militari torturatori; e con il Presidente di Israele che lo mette all’indice come responsabile dell’abisso e degli attacchi alla giustizia (tipo “delegittimazione della magistratura”, per intendersi).

Una cronaca parecchio all’italiana.

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