Riprendiamo da IL GIORNALE di oggi 31/10/2025 a pag. 12 il commento di Fiamma Nirenstein dal titolo: "Chi dice NO agli antisemiti onora l’Italia".
Fiamma Nirenstein
E adesso di più. Ancora. Dopo l’ottima manifestazione di Sette Ottobre, chiunque abbia a cuore una risposta alla devastazione subita dalla civiltà, dalla cultura, dalla natura stessa dell’Italia e dell’Europa da quando le grinfie dell’antisemitismo le hanno afferrate... prenda un cartello, esponga un avviso, cammini davanti al comune, sulla faccia di un politico o di un intellettuale che abbia firmato per mettere al bando gli ebrei; gli esprima pacificamente il suo dissenso.
Un Paese che manifesta contro l’antisemitismo è un Paese civile: non è più possibile che l’Italia accetti in silenzio, giorno dopo giorno, istituzione per istituzione, gruppo sportivo o teatrale, universita e scuola, bottega per bottega, ospedale per ospedale giornale per giornale e partito per partito.. che Israele venga criminalizzato, gli ebrei perseguitati. La ribellione partita dalla piazza di Roma, deve diventare quotidiano coraggio personale. Chi vede antisemitismo, lo denunci, lo gridi, lo manifesti: così facendo sarà un vero patriota italiano, darà al suo Paese onore politico e morale. Rispondere no all’antisemitismo è una forma potente di rifiuto del declino intellettuale, cretineria di massa e opportunismo politico che ha infettato la cultura italiana specie a sinistra; l’antisemitismo che lega gli ebrei ai pretesi crimini d’Israele testimonia una incredibile vulnerabilità alla disinformazione.
Qualsiasi invenzione che serva a demonizzare Israele (“I soldati sparano alla testa e ai testicoli dei bambini” ha detto la solita Albanese, e tutti zitti) è stata rielaborata in blood libel e teorie razzial-religiose; la sparizione della verità, la semplificazione demenziale in cui i buoni non indossano la divisa (anche se si sa che i terroristi non la indossano) e invece chi la indossa è cattivo ha creato un epos menzognero che chiede la distruzione di Israele. La storia è stata reinventata, Israele è una colonia, il popolo palestinese il legittimo proprietario. L’inverso della realtà, come l’uso dell’aggettivo nazista. Si appiccica l’etichetta di genocida appunto all’unico stato democratico sulla scena, non a caso, mentre i regimi islamisti seguitano a sposare le bambine di 10 anni e a ammazzare gli omosessuali, mentre macellano i propri antagonisti. Se si combatterà l’antisemitismo, non si salveranno solo gli ebrei, ma si ricollocheranno i nazisti nel mondo,del terrorismo jihadista. La Shoah si basò su testi come I Protocolli dei Savi di Sion e Mein Kampf: gli ebrei erano la malattia del mondo, dovevano essere obliterati. Oggi, i giornali e i talk show che sparano numeri e informazioni false suggeriscono simili conclusioni.
Se raccontiamo la storia di un popolo che lotta per difendersi mentre cerca la pace, comunicheremo che alla fine quella guerra vince perché è quella della nostra civiltà. Di fatto con Israele in campo, l’antisemitismo ha perso una volta per sempre. Anche questo va scritto sui cartelli. Avete perso.
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