4 Lettere
1. Quando saranno restituiti i corpi degli ostaggi uccisi?
Carissima Deborah,
sono felice! Ieri ho pianto come una fontana alla vista dei nostri ostaggi finalmente liberati e all’ascolto dei discorsi alla Knesset di Trump, Netanyau e Lapid!
Oggi finalmente sorrido, emozionata alla lettura dei bellissimi articoli di oggi su Informazione Corretta, tutti di giornalisti amici di Israele, che sanno scrivere, come io non so più fare, purtroppo…ma ancora mi commuovo a leggere le loro parole!
C’è solo una nube che oscura questo momento: quando saranno restituiti anche i corpi delle persone uccise da Hamas?
Ecco, spero che questa nube venga spazzata via al più presto, senza il ritorno ad altri interventi attivi dell’Idf!
Ieri sera ho sentito che a Gaza si stanno ammazzando tra gazavi…spero che anche questo finisca presto senza mettere in pericolo i nostri soldati!
Ringraziamo Dio per questo momento di pace, non sappiamo ancora quanto durerà, ci sono ancora problemi da affrontare e ci sono ancora i terroristi tra i piedi! È difficile ragionare con gentaglia del genere! Ma, ne sono sicura, ce la farete, ce la faremo, grazie a Netanyahu e con l’aiuto di Trump!
Mi piacerebbe scrivere un bell’augurio ebraico, purtroppo non ne conosco…oltre il solito saluto: shalom = pace!
Un grandissimo affettuosissimo abbraccio.
Renata Nyob
Cara Renata,
Si, i nostri ragazzi sono tornati a casa. Adesso li stanno curando perché sono molto provati sia psicologicamente che fisicamente. Oltre alle torture subite (sono stati rinchiusi al buio per tutto il tempo, incatenati, ognuno da solo senza possibilità di parlare con nessuno. Sono stati torturati, uno è stato operato alla mano senza anestesia). Non so come non sono impazziti ma adesso hanno molti problemi. Tutti soffrono di dolori intestinali lancinanti perché gli ultimi giorni li hanno rimpinzati per farli apparire meno magri. Si sa che mangiare dopo un prolungato digiuno (2 anni) è molto pericoloso. Purtroppo i nostri morti ce li restituiscono a singhiozzo, pochi al giorno, e uno dei primi 8 non era un cadavere israeliano ma palestinese. Probabilmente prendono quello che trovano e ce lo mandano. A Gaza Hamas sta ammazzando i dissidenti e i membri di clan avversari. Compiono esecuzioni sulla pubblica piazza con la popolazione, anche moltissimi bambini, che urla Allahu Akhbar e filma gli orrori ridendo. E in Europa pretendono che noi accettiamo di avere questi barbari come vicini.
Speriamo che la tregua duri e che Netanyahu e Trump riescano a disarmare le belve.
Grazie della tua vicinanza.
Un affettuoso shalom
Deborah Fait
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2. Il Corriere equipara Gaza e Israele
Cara Deborah,
Il Corriere della Sera di oggi mette su due pagine affrontate: da una parte le immagini degli israeliani che festeggiano il ritorno a casa dei rapiti, gente innocente la cui unica colpa era quella di ballare; dall'altra l'esultanza dei palestinesi per la liberazione di efferati assassini. Così, senza fare una piega. Due facce della stessa medaglia. Un mondo stupendo.
Mara Marantonio
Cara Mara,
Questo tipo barbaro di fare giornalismo sta rovinando l’Italia e la sta facendo precipitare, ogni giorno di più, nel baratro dell’antisemitismo.
Non capisco cosa pensino i giornalisti, non capisco come non se ne rendano conto. Credo che molti debbano obbedire alla linea decisa all’editore e altri siano veramente antisemiti. Quello che è accaduto a Udine con Jacopo Cecconi ne è l’esempio.
Un cordiale shalom
Debora Fait
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3. Tornati a casa!
Gentile Deborah Fait,
ieri è stata una giornata indescrivibile, indimenticabile. Un intreccio di emozioni, difficili anche da esprimere.
Sono tornati a casa!
Sono tornati ad abbracciare, le loro famiglie, che non hanno mai perso la speranza in questi lunghi, lunghissimi 738 giorni. Sembra quasi un inavvertibile sogno.
Madri meravigliose, famiglie così tenaci nel loro profondo dolore che merita tutto il rispetto più grande. Quanti pianti nel rivedere gli ostaggi: nel vedere le scene strazianti e commoventi di questi giovani ragazzi che, entrando in ospedale, venivano sommersi da urla, pianti, abbracci dei loro familiari.
C’era un padre seduto sulla sedia a rotelle, lo hanno aiutato ad alzarsi perchè voleva riabbracciare suo figlio.
Ha gridato tanto e pianto molto.
Ora inizia un percorso veramente difficile per i ragazzi.
Israele tutto, non li abbandonerà mai.
Le ferite di questa guerra, la più atroce di tutte, saranno eterne.
Nessuno mai, potrà dimenticare il 7 Ottobre 2023.
Trump è stato determinante e tutto il suo staff.
Ma la grande impresa, strategia, scelte difficili e pericolose, faticose sono tutte del grande statista Bibi Netanyahu e dei valorosi soldati dell IDF.
Ne sono morti tanti, purtroppo.
Israele li ricorderà sempre, come non dimenticherà mai tutti quelli che sono morti nell’orrendo pogrom voluto e realizzato dai barbari, selvaggi di Hamas.
Perdoni se sono stata così prolissa.
Ritorneremo a danzare.
Shalom
Alessandra Gargaro
Cara Alessandra,
Certo che ritorneremo a danzare.
È il destino, è la forza del popolo ebraico, disperazione e felicità insieme. Questo lo viviamo plasticamente quando ricordiamo Yom haZikaron il Giorno del Ricordo dei nostri soldati e delle vittime del terrorismo. Durante tutto il giorno vi sono cerimonie piene di dolore nei cimiteri e alle 8 di sera Israele scoppia letteralmente in festa con balli e canti per festeggiare la Giornata dell’Indipendenza. I nostri ragazzi ritornati vivi a casa passeranno lunghi periodi di cure fisiche e psicologiche dopo due anni di torture, digiuni, manipolazioni mentali da parte dei barbari. “Abbiamo distrutto Israele, non esiste più. La tua famiglia è stata uccisa.” Questo sentivano dai loro carcerieri. Cose da impazzire ma loro hanno resistito eroicamente pur essendo rinchiusi da soli nei tunnel, senza un compagno vicino cui chiedere conforto. Adesso i gazawi si ammazzano tra loro, fanno esecuzioni pubbliche con i bambini che assistono e battono le mani e saltano di gioia vedendo sparare alla nuca a delle persone con le mani legate dietro la schiena. Gli europei vogliono due popoli due stati? Se li prendano, se amano tanto i selvaggi.
Un cordiale shalom
Deborah Fait
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4.
Cara Deborah,
innanzi tutto, volevo ringraziare tutti voi di Informazione Corretta per il lavoro utilissimo a sostegno della verità che fate tutti i giorni. Nei giorni scorsi, ho apprezzato veramente molto l'analisi di Antonio Donno "In difesa di Netanyahu". Condivido ogni parola, e la guerra a Gaza è stata quello che ogni governo degno di questo nome ha il dovere di fare per combattere una organizzazione terroristica che ha attaccato il proprio paese, senza dare tregua fino alla liberazione dell'ultimo ostaggio e alla eradicazione dei terroristi. Questo dovrebbe essere un esempio per i governanti dei nostri paesi, ma penso che molti di loro sarebbero troppo paurosi e codardi per seguirlo. Penso, in particolare, al nostro ministro Crosetto, che si ostina a magnificare i fallimenti della missione Unifil, costata miliardi senza nemmeno provare a svolgere la propria missione (impedire l'installazione di Hezbollah nel sud del Libano).
Vedo oggi l'intervista di Meotti a Steinberg, e ancora non posso che condividere la sua analisi corretta. Voglio solo aggiungere che queste ONG hanno completamente perso il loro spirito e motivazione iniziali, per dedicarsi a diventare macchine da soldi fini a sè stesse. Basti vedere, ad esempio, la lussuosa sede di Medici Senza Frontiere, a Ginevra, nel quartiere delle Organizzazioni Internazionali
In conclusione, volevo menzionare Honest Reporting, un sito che potrebbe interessare ai suoi lettori. Honest Reporting è specializzato nello smascherare le bufale e i pregiudizi che oramai contraddistinguono alcuni importanti media che nell'immaginario collettivo godono ancora di una immeritata reputazione di imparzialità (ad esempio il New York Times, la BBC, la CNN, e altri famosi media).
Cordiali saluti,
Giulio Morpurgo
Caro Giulio,
Nel mio articolo pubblicato oggi su IC spiego come Trump, cui va tutto il mio rispetto e gratitudine, non avrebbe potuto raggiungere gli accordi di Sharm se Netanyahu non avesse fatto quello che ha fatto, cioè vincere su tutti i sette fronti di guerra riducendo il nemico a ritirarsi umiliato. In uno dei suoi ultimi articoli Giulio Meotti, descrivendo la situazione disperata del Belgio completamente islamizzato e prigioniero, cita Francois Furet, il massimo storico della Rivoluzione francese: ”La sinistra europea ha smesso di amare Israele nel giorno in cui ha smesso di amare la libertà”.
Ha fatto bene a menzionare Honest Reporting, sito importante per conoscere la verità dopo le fake news diffuse dai più importanti media internazionali.
La ringrazio per il suo sostegno a informazionecorretta che lavora indefessamente per diffondere opinioni e notizie da contrapporre alle quotidiane diffamazioni su Israele.
Un cordiale shalom
Deborah Fait
takinut3@gmail.com