Trump 'Israele hai vinto la guerra'. In Italia i sinistri, Albanese e pro pal verdi di rabbia
Commento di Deborah Fait
Testata: Informazione Corretta
Data: 15/10/2025
Pagina: 1
Autore: Deborah Fait
Titolo: Trump 'Israele hai vinto la guerra'. In Italia i sinistri, Albanese e pro pal verdi di rabbia

Trump "Israele hai vinto la guerra". In Italia i sinistri, Albanese e pro pal verdi di rabbia
Commento di Deborah Fait 

Deborah Fait
Deborah Fait

La marcia pacifista Perugia-Assisi, con Francesca Albanese, capita quando la guerra a Gaza è (per ora) finita. Israele ha vinto. Loro non lo possono accettare.

Un boato incontenibile di felicità si è alzato da tutto Israele quando , lunedì mattina, sono stati liberati gli ostaggi israeliani in mano alle belve da due anni, tenuti al buio e incatenati. Lacrime di gioia che uscivano direttamente dal cuore. Le prime telefonate, tra risa e lacrime,  con i figli, i mariti che stavano per essere consegnati alla Croce Rossa (che in due anni non ha mosso un dito per visitarli). Poi la perfidia dell’uomo di Hamas di turno che mentre la madre era aggrappata al cellulare come se avesse avuto già suo figlio tra le braccia, si intrometteva tra i due, posizionandosi davanti al telefonino,  in modo che non potessero vedersi. La crudeltà non ha confini nell’anima nera degli uomini di Hamas. Ecco le dichiarazioni di Khalil Al-Hayya, sfuggito purtroppo al bombardamento di Doha: Il conto alla rovescia per il prossimo massacro è già iniziato, ci stiamo riarmando e reclutando nuovi agenti e Hamas si sta diffondendo di nuovo in tutta la Striscia, nel prossimo massacro massacreremo tutti gli ebrei e lo Stato di Israele cesserà di esistere”. Chi è che parla di genocidio, dunque? È vero, Hamas sta reclutando altre migliaia di terroristi, non ha che l’imbarazzo della scelta tra i milioni di palestinesi cresciuti a pane e odio. Erano 40.000 iscritti, la maggior parte è stata eliminata con la guerra. Ma ora, dopo la firma dell’accordo al Cairo ( ho paura di scrivere la parola pace) i bravi, pacifici palestinesi, gli amori delle sinistre mondiali, soprattutto italiane, si stanno accoppando tra loro. Vere e proprie esecuzioni per le strade di Gaza, un colpo alla nuca e via. Fazioni di terroristi una contro l’altra, una di queste ha ammazzato con una fucilata in testa, Saleh Al-Jafarawi, detto FAFO, un influencer/ giornalista molto famoso fra i palestinesi, iscritto a Hamas. I miliziani di Hamas stanno andando di casa in casa per ammazzare chiunque non sia abbastanza fedele alla “causa”. Mentre davanti alla Tv israeliana, piangevo di commozione al ritorno dei nostri ragazzi dall’inferno, ogni tanto giravo sui canali italiani e ne ho sentite tante da far rizzare il pelo a chiunque avesse un barlume di coscienza. Durante uno speciale del TG 4 ho sentito parlare di “accorato desiderio dei palestinesi di avere uno stato”. Vorrei far notare a Emanuele Fiano, autore della frase, che i palestinesi hanno rifiutato 5 offerte di avere il loro stato. Le ultime due, la prima con Ehud Barak, la seconda con Ehud Olmert,  avrebbero assegnato loro il 97% della Cisgiordania (Giudea e Samaria), Gaza e Gerusalemme est come capitale! E indovini un po’, onorevole Fiano, hanno rifiutato! Alla luce delle dichiarazioni e degli statuti dei palestinesi credo proprio che il loro “accorato desiderio” sia distruggere Israele per creare il grande califfato. Lo dicono da 80 anni. Ho dovuto anche sentire i deliri di Benedetta Scuderi, ospite di Nicola Porro, che diffamava Israele, i nostri soldati con un odio che le deformava il volto. Reduce del flop ridicolo della Summud Flotilla, sarà certamente piena di rabbia,  perché Israele non ha permesso ai naviganti di raggiungere i loro amori a Gaza e poi, pensa un po’, le hanno sequestrato, come estremo atto di tortura, la crema e l’igienizzante!  

La visita in Israele di Donald Trump, accolto con amore e onore, li ha sconvolti e destabilizzati. Gli accordi del Cairo li hanno fatti molto arrabbiare perché nessun punto di tale accordo parla di uno stato palestinese. La loro psicosi antisemita fa dimenticare ( ma non sono gli unici) quello che hanno fatto i palestinesi in Italia dopo il Lodo Moro, accordo che garantiva ai palestinesi, aiutati dai gruppi eversivi italiani, libertà assoluta di scorrazzare per la penisola con armi ed esplosivi. In cambio i palestinesi garantivano di non colpire l’Italia con attentati.         

Ecco come hanno mantenuto fede a tale accordo:

  • 1973, attentato a Fiumicino, 32 morti.
  • 1982, attentato alla sinagoga di Roma, 1 morto, Stefano Tachè
  • 1985, dirottamento dell’Achille Lauro, 1 morto
  • 1985, attento al Caffè de Paris, Roma, molti feriti
  • 1985, attentato a Fiumicino, 20 morti, più di 100 feriti   

Questi sono i palestinesi e il loro senso dell’onore.

Per questo motivo, pur plaudendo il risultato ottenuto da Donald Trump, ribadisco che non mi fido dei palestinesi, non mi fido dell’assassino dei Curdi, il signor Erdogan che, crede tanto nella pace da aver posto il veto alla partecipazione al summit di Netanyahu che meritava di sedere accanto al presidente degli Stati Uniti.

 -Senza la forza  e il coraggio di Bibi  che è riuscito a vincere le 7 guerre scatenate contro Israele dopo il 7 Ottobre.

-Se Israele non avesse messo in ginocchio l’Iran, cambiato il governo in Siria, ridotto Hezbollah a guaire aiuto, aiuto con la genialata dei cerca persone che gli esplodevano tra le mani.

-Se Israele non avesse distrutto il suo arsenale di guerra in Libano,  eliminando anche Nasrallah nel suo bunker.

-Se Israele non avesse eliminato Hanyyeh, capo di Hamas, facendo esplodere, a Teheran, il materasso dove dormiva tranquillo.

-Se Netanyahu, il nostro eroico esercito e il Mossad non avessero ottenuto tutte queste vittorie, Trump non avrebbe potuto fare nessun accordo.

Il Presidente lo ha riconosciuto e ha ringraziato il nostro premier ”Senza di lui niente di tutto questo sarebbe accaduto, senza il suo coraggio e il suo patriottismo”

Dopo tante manifestazioni anti Bibi organizzate dall’opposizione, dopo la disperazione delle famiglie degli ostaggi che si sfogavano su Netanyahu, finalmente dalla Piazza degli Ostaggi si è levato anche un forte grazie non solo a Trump ma anche a lui, a Benjamin Netanyahu.

Purtroppo, al di là del mare, nel Paese dove sono nata e che amo nonostante sappia di non essere riamata in quanto ebrea e sionista, non hanno ancora capito che qui sta scoppiando un periodo di pace.  Nessuno sa quanto sarà lungo ma intanto godiamocelo. In Italia i nazi/comunisti pro pal manifestano con la solita violenza e il solito odio, come se il 13 ottobre nulla fosse accaduto. Hanno organizzato la “marcia della pace” da Perugia ad Assisi con i peggiori antisemiti della sinistra. Se si va a marciare per la pace sarebbe logico sventolare le bandiere dei paesi che hanno finito la guerra, almeno sulla carta. Avete visto qualche bandiera di Israele tra tutti quegli energumeni che portavano in trionfo la stella della sinistra antiisraeliana, Francesca Albanese?  

Hanno confermato che per loro, con le bandiere della morte, le invocazioni ” dal fiume al mare, Palestina”, l’unica pace voluta è la distruzione di Israele. L’antisemitismo in Italia è stato sdoganato in modo vergognoso e molto pericoloso. La sinistra difende Putin, ama Hamas, persino Yahya Sinwar, ma odia a morte Netanyahu. Questo è il crollo di qualsiasi valore umano, è psicosi vera. È nazismo!

Dovrebbero imparare da Israele, dovrebbero guardare a Piazza degli Ostaggi, che d’ora in poi si chiamerà Piazza della Libertà, da cui si levano solo parole d’amore e di desiderio di pace.  Dovrebbero guardare ai 2 milioni di arabi israeliani che vivono qui, in democrazia assoluta, cittadini di questo paese, amici, spesso, per matrimoni,  parte di famiglie ebraiche. Dovrebbero imparare dagli israeliani che, pur vedendo le manifestazioni di odio e distruzione in Europa, in nome della eliminazione di Israele, non hanno mai detto una sola parola contro i politici, i giornalisti, i fanatici nelle piazze. Si sono sentiti amareggiati e delusi ma avevano altro da pensare nei rifugi quando cadevano sulle loro teste migliaia di missili. Pensavano soltanto a una cosa mentre tappavano le orecchie dei loro bambini tremanti di paura, perché non sentissero le esplosioni: “ Quando finirà, quando avremo la pace!”

Adesso sta arrivando, adesso, dopo il 7 Ottobre e tutto il dolore che ne è seguito e da cui non guariremo mai, potremo pensare a fare grande il nostro Paese, a lavorare, a studiare, a dividere la bellezza della vita con i nostri fratelli e concittadini di tutte le etnie e religioni, e ad essere quello per cui tanti, troppi, ci odiano: “la luce tra le nazioni”.   

takinut3@gmail.com