Gli europei sognano Auschwitz ma Israele ha vinto!
Commento di Deborah Fait
Deborah Fait
Lunedì sera a Quarta Repubblica abbiamo assistito all’indicibile, alla vergogna più disgustosa. All’Università di Torino è in atto la caccia all’ebreo e, naturalmente, all’israeliano. “Israele deve essere sterminato…Gli ebrei devono ritornare ad Auschwitz…” e altre immondizie simili. Gli studenti israeliani sono costretti a stare chiusi in casa per non correre il rischio di finire all’ospedale con gambe, teste o braccia rotte. Io mi chiedo e chiedo a loro: ma perché non tornate in Israele dove abbiamo le migliori università del mondo? Cosa fate in un paese che vi odia? Capisco che entrare a medicina in Israele sia un’impresa gigantesca, esami difficilissimi da sostenere, psicometrico dove anche una virgola messa male ti costringe a rifare il tutto ma non più di due volte, dopo sei fuori. Bene, capisco tutto, ma meglio queste difficoltà che mi dicono essere a volte insormontabili, che stare nascosti a causa dei i nazistelli degli atenei italiani. Perché nazisti sono, teppisti e nazisti. Il mondo sta delirando, l’odio antisemita e l’ideologia islamista stanno rendendo invivibile l’occidente anche per quegli occidentali, europei e americani, che sanno ancora pensare con la propria testa. Non solo per gli ebrei. L’ignoranza che alimenta la propaganda contro Israele, firmata Fratelli Musulmani di cui Hamas fa parte, e l’odio contro l’ebreo si sono trasformati in psicopatia, in malattia mentale vera e propria. Le parole ebreo o Israele fanno andare tutti nel pallone in un generale delirio di cui non si vede la fine. Israele dopo il 7 Ottobre è stato attaccato contemporaneamente su sette fronti dall’Iran agli Houty nello Yemen. Hanno sparato contro la popolazione civile decine di migliaia di missili. Ogni giorno e ogni notte, correvamo nei rifugi più volte al giorno e di notte la stessa cosa. Se poi eri in macchina e ti trovavi in mezzo all’autostrada, il panico era invitabile perché non sapevi dove correre a trovare un rifugio se non sdraiarti per terra e diventare tutt’uno con l’asfalto, con le mani sulla testa sperando di non morire. L’Iran ci ha bombardato dal 2023 al 15 giugno del 2025. Ricordo la data perché un missile di Teheran ha distrutto la mia casa, con me dentro. Dopo quella notte tremenda, Israele ha reso l’Iran incapace di colpirci financo con degli aeroplanini di carta. Israele nel primo anni e mezzo di guerra ha fatto assaggiare la polvere all’Iran, agli Hezbollah, al Libano, alla Siria, all’Iraq, agli Houty, a Hamas e ai terroristi di Abu Mazen che tentavano varie volte di entrare in Israele per farci saltare per aria. Il mondo che non può sopportare gli ebrei che si difendono e si difendono bene, non sa più che pesci pigliare per farci diventare da vittime a carnefici. Poi ha trovato la parola magica: GENOCIDIO. Questo mondo in delirio che non sa più come liberarsi dagli ebrei, che aveva sperato nel 7 Ottobre con un’invasione totale del Paese da parte di tutti i paesi arabi circostanti, è rimasto deluso e allora ha dato il via alle demonizzazioni più perverse. Quale è la migliore invenzione per trasformare le vittime del genocidio nazista in nazisti essi stessi? Quella parola magica, quel genocidio fasulla che ormi riempie le bocche di tutti, senza vergogna, senza il minimo senso del pudore. Israele fa di tutto per preservare la popolazione di Gaza, creando campi, aprendo corridoi umanitari, mandando migliaia di camion colmi di cibo che vengono depredati regolarmente da Hamas. Allora lo slogan è: “Israele usa la fame come arma di guerra”. Lo gridano i media, la gente comune che manco sa dove sia Israele, i politici sinistroidi antisemiti, lo gridano pur vedendo in piedi sui camion i terroristi di Hamas con i mitra puntati sulla gente, la loro gente. E chi si avvicina muore, chi tenta di rubare cibo viene sparato alla nuca in vere e proprie esecuzioni. Ma il mondo non vede, troppo occupato a urlare “dal fiume al mare” e a farsi riempire la testa dalle fandonie di Hamas, riprese subito dai media come fossero il Vangelo. Nessuno ha mai detto una sola parole contro l’Egitto che, confinando con Gaza, ha subito chiuso i confini e eretto muri per impedire ai palestinesi di entrare nel Sinai. Nessun paese, in nessuna guerra al mondo, si è mai preoccupato di salvare i civili. Israele lo fa. Nessuna paese al mondo, in nessuna guerra ha mai nutrito la popolazione nemica. Israele lo fa. Eppure non passa giorno che non ci diffamino e dobbiamo sentire nei salotti televisivi qualche esponente del PD e della sinistra, dare a Israele dello stato stragista e a Netanyahu del criminale di guerra senza che i conduttori proferiscano parola per bloccare queste infamie. Ieri abbiamo sentito il piano di pace di Netanyahu e Trump, tutti sono d’accordo, Hamas si riserva di rispondere. Per quale motivo dei terroristi assassini tagliagole, devono avere la facoltà di esprimere il loro parere? Comunque ogni loro commento è irrilevante perché se dicono SI se ne andranno e Gaza sarà denazificata e demilitarizzata. Se dicono NO la guerra continuerà fino all’ultimo tagliagole. Poi vedremo. Esisterà la Palestina? Secondo me un popolo che da quando è stato inventato non ha fatto che del male al mondo con terrorismo e sangue, non merita uno stato che, per la verità, non saprebbe nemmeno gestire.
Israele ha vinto. Viva Israele!
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