Riprendiamo dal sito www.israele.net - diretto da Marco Paganoni - l'analisi di Israele.net tramite comunicato ANP e palwatch.org dal titolo "Ci sarebbe libertà di fede nella “Gerusalemme est” sotto Autorità Palestinese? No, per niente: considerano un “crimine” e una “intollerabile offesa” il fatto stesso che dei non musulmani preghino al Muro del Pianto".
Domenica scorsa, il Segretario di Stato americano Marco Rubio e l’ambasciatore Mike Huckabee, accompagnati dal primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu, si sono recati in visita al Muro Occidentale (impropriamente noto come Muro del Pianto), l’ultima vestigia dei contrafforti delle mura perimetrali del Secondo Tempio ebraico di Gerusalemme.
L’Autorità Palestinese si è indignata e ha pubblicato un lungo documento di condanna a firma del Governatorato di Gerusalemme dell’Autorità Palestinese contro quello che definisce un “crimine” contro i luoghi santi islamici:
“La partecipazione a queste invasioni da parte di alti funzionari americani in veste ufficiale costituisce un’intollerabile collusione con la politica dell’occupazione e una pericolosa cecità volontaria di fronte ai crimini quotidiani commessi contro la città santa, i suoi abitanti e i suoi luoghi santi”.
Quando ebrei e cristiani pregano al Muro Occidentale (o sul Monte del Tempio), l’Autorità Palestinese condanna quelle che definisce “cerimonie talmudiche” e tuona: la visita “offende i sentimenti del nostro popolo palestinese”:
“Il Governatorato di Gerusalemme considera l’invasione nella piazza del Muro Occidentale da parte del primo ministro dell’occupazione, Benjamin Netanyahu, del Segretario di Stato americano Marco Rubio e del senatore americano [è ambasciatore presso Israele] Mike Huckabee, e il fatto che abbiano tenuto cerimonie talmudiche in questo luogo puramente islamico [sic], come un atto provocatorio che offende i sentimenti del nostro popolo palestinese e costituisce una palese violazione dello status quo storico e giuridico nella città occupata di Gerusalemme”.
Sebbene i musulmani abbiano costruito una moschea a Gerusalemme sul sito dove sorgevano il Primo e il Secondo Tempio ebraico proprio perché si trattava di un luogo sacro per gli ebrei, oggi l’Autorità Palestinese proclama che il Muro Occidentale è un sito “esclusivamente islamico”.
“Il Governatorato sottolinea che il Muro Occidentale è parte integrante della benedetta Moschea di Al-Aqsa e che fa parte dei territori del Waqf [inalienabile patrimonio religioso] islamico sotto sovranità palestinese.
Inoltre sottolinea che non vi è alcuna legittimità per qualunque presenza israeliana o straniera al suo interno senza l’approvazione delle autorità palestinesi competenti”.
Infine, l’Autorità Palestinese minaccia che questa “escalation” avrà delle “conseguenze”:
“Il Governatorato mette in guardia dalle conseguenze di questa escalation sulla situazione sul terreno all’interno della città e sottolinea che il popolo palestinese non accetterà alcun danno all’identità araba di Gerusalemme o ai suoi luoghi santi islamici e cristiani, e che si opporrà a tutti i tentativi di imporre la sovranità dell’occupazione sul territorio e sul popolo.
Il Governatorato esorta la comunità internazionale… a porre fine alle violazioni dell’occupazione e a porre fine al coinvolgimento americano nel sostegno ai progetti di giudaizzazione della città occupata”.
(Facebook del Governatorato di Gerusalemme dell’Autorità Palestinese, 14 settembre 2025)
(Da: palwatch.org, 15.9.25)
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