L'unica bandiera che sventola in Occidente è quella di uno Stato che non esiste
Commento di Deborah Fait
Deborah Fait
Bandiere palestinesi allo stadio, sventolate dai rifosi dei Celtics (squadra pro-Pal da sempre). Succede nel Regno Unito, dove sventolare una bandiera britannica comporta il rischio di essere fermati dalla polizia (perché ti considerano razzista). La bandiera palestinese è ormai l'unica che si può sventolare in Europa senza subire conseguenze. Ed è la bandiera di un paese che non c'è, solo un pretesto per chiedere la distruzione di Israele.
Ventiquattro minuti di standing ovation e tutto il teatro del Festival in piedi a urlare Free Palestine, dopo la programmazione del film su Gaza con la storia “La voce di Hind Rajab”, della regista tunisina Kaouther Ben Hania. Dal primo momento ho pensato che avrebbe vinto e infatti gli hanno dato il Premio speciale, scandaloso perché significa che a Venezia non si premia più l’arte ma la propaganda. Hind Rajab era una bambina araba di Gaza rimasta chiusa per ore nell’auto degli zii durante un bombardamento israeliano. È possibile che sia morta nello scambio a fuoco tra l’Idf e i terroristi ma incolpare Israele è troppo facile. Comunque la storia della povera bambina è servita per fare un film di propaganda e per aizzare ancor di più, come se ce ne fosse bisogno, gli italiani, gli europei, tutti gli occidentali contro Israele. Nello stesso periodo del Festival di Venezia si è svolto quello di Toronto dove due registi israeliani avrebbero voluto portare un loro lavoro sul massacro del 7 Ottobre. Ebbene, come già sapete, come ho già scritto la direzione del Festival canadese ha rifiutato la programmazione adducendo la scusa che avrebbe dovuto chiedere a Hamas (badate bene, a Hamas, tagliagole, terroristi, assassini) il permesso di usare i filmati delle loro GoPro mentre squartavano, bruciavano vivi e stupravano gli israeliani urlando Allahu Akbar. Non serve molto per capire che ormai non c’è più nessuna possibilità di tornare indietro, l’odio è ormai talmente potente e diffuso universalmente che gli ebrei di tutto il mondo non potranno mai tornare a una vita normale, senza paura. Chi era al Festival di Venezia ha scritto di non aver visto nemmeno una bandiera italiana ma una distesa di bandiere palestinesi intorno a una enorme proprio davanti al tappeto rosso dove sfilavano le star. Meno le attrici e gli attori ebrei espulsi con gentili lettere dove erano invitati, per la loro sicurezza, a non farsi vedere. Gli israeliani sono ormai espulsi da qualsiasi manifestazione e dove ancora sono accettati li costringono a partecipare senza la bandiera della loro Nazione. Non era successo nemmeno sotto il nazismo una cosa così schifosa, disumana, contro la più elementare giustizia.
Cosa sarebbe accaduto se Israele avesse avuto il permesso di mostrare un film del 7 Ottobre? Cosa sarebbe accaduto alla vista dei nostri bambini terrorizzati mente le bestie palestinesi ammazzavano i loro genitori davanti a loro occhi e poi li sgozzavano, o viceversa? Cosa avrebbe fatto il pubblico del Festival alla vista dei corpicini di Kfir di 9 mesi e Ariel di 4 anni, prima strangolati e poi fatti a pezzi per simulare la morte a causa di un bombardamento israeliano? Avrebbero pianto o avrebbero riso come tanti hanno fatto dicendo che non era vero niente? Avrebbero chiuso gli occhi con spregio per non vedere la disumanità, la bestialità dei loro protetti, come ha fatto quella fanatica filo terrorista di Greta Thurnberg?
È molto difficile vivere in un mondo che odia un popolo, un unico popolo, proprio quello che più ha dato all’umanità intera in termini di scienza e cultura. In Israele, nonostante la guerra, stanno arrivando ebrei da tutta Europa e dalle Americhe. Ebrei che non si sentono più sicuri, che sono stufi di doversi nascondere, che vogliono andare per la strada a testa alta e, chi è religioso, senza nascondere la kippà sotto un berretto per non essere malmenato o peggio. Intanto, mentre tutto il mondo sventola la bandiera di uno Stato che non esiste, mentre Venezia premia la propaganda nazi-islamica, la povera Hindi Rajab è stata solo un mezzo usato cinicamente per commuovere e rendere il pubblico furibondo fino all’isteria contro Israele, nessuno ricorda più il 7 Ottobre e i nostri ostaggi rinchiusi da due anni, 700 giorni, nei sotterranei sporchi e umidi, di quello che resta di Gaza.