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Judenrampe. Gli ultimi testimoni 15/02/2010 -

Judenrampe. Gli ultimi testimoni
A cura di Anna Segre e Gloria Pavoncello
Elliot 

In questo saggio Gloria Pavoncello sociologa e Anna Segre psicoterapeuta hanno raccolto con grande sensibilità 23 testimonianze agghiaccianti di giovani ebrei di età compresa fra i 12 e i 23 anni catturati in Italia e a Rodi, in Ungheria, Croazia , Libia e deportati nei campi di sterminio.
Ognuno racconta con proprie parole l’orrore indicibile: il momento in cui furono divisi dai loro genitori, i lavori forzati, le percosse, le selezioni, la fame e il freddo.
Judenrampe è un documento prezioso per l’unicità delle testimonianze e per le emozioni che le curatrici riescono a veicolare. Da leggere per non dimenticare.


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La guerra di Stalin contro gli ebrei 11/02/2010 -

Louis Rapoport
La guerra di Stalin contro gli ebrei
Rizzoli

La storia che racconta il saggio di Rapoport è una tragedia di persecuzioni e complicità, pregiudizio e delirio di onnipotenza. Per scriverla l’autore, giornalista del Jerusalem Post, si è servito dei documenti d’archivio resi disponibili dopo le riforme di Gorbaciov alla fine degli anni Ottanta e ha intervistato i discendenti delle vittime e i superstiti della purga antiebraica. Il risultato è un viaggio agghiacciante nella paranoia staliniana, un mondo in cui la paura e la brama di potere finirono per fondersi e generare delazioni e tradimenti. L’antisemitismo non si è esaurito con Stalin o con la fine del comunismo, anzi: il saggio di Rapoport rappresenta la premessa indispensabile per capire gli attuali e preoccupanti rigurgiti di antisemitismo in tutta Europa.

Perché l’Olocausto non fu fermato 08/02/2010 -

Theodore S. Hamerow
Perché l’Olocausto non fu fermato
Feltrinelli

Professore emerito di Storia all'Università di Wisconsin-Madison, Theodore S.Hamerow in questo saggio, frutto di un vasto lavoro d’archivio, documenta per la prima volta in modo sistematico perché l’Occidente lasciò mano libera alla follia omicida nazista: l'Olocausto non fu fermato prima perché anche le democrazie occidentali furono percorse al loro interno da una fortissima ondata di antisemitismo, che impedì ai governi di prendere misure concrete in soccorso degli ebrei. Nessuna iniziativa diplomatica aiutò i fuggiaschi, anzi, molti paesi resero estremamente difficoltoso, se non impossibile, l'accoglienza degli ebrei. E' un libro interessante e documentato che ci lascia con la speranza che nulla del genere possa verificarsi nuovamente.

Dietro il vetro sottile 28/01/2010 -

Gad Beck
Dietro il vetro sottile
Einaudi

E’ un libro straordinario nel quale l'autore, nato a Berlino da padre ebreo e padre tedesca, racconta con una voce freschissima e mai patetica l'avventura di un ragazzo ingenuo ma arguto profondamente buono che riuscì a non farsi contaminare dalla paura e dall'orrore del totalitarismo nazista.
Ebreo omosessuale nella Berlino nazista, leader adolescente della resistenza, Beck è riuscito a sopravvivere all’Olocausto sopportando l’orrore di quegli anni con il cuore aperto e senza odio.
Dopo la guerra lo scrittore ha contribuito ad organizzare l’emigrazione dei superstiti ebrei in Palestina dove è andato a vivere nel 1947 per tornare a Berlino nel 1979.

Chi vuole vedere la mamma faccia un passo avanti… 11/07/2014 -

Dieci anni fa, Proedi Editore pubblicava per la prima volta la storia di 20 bambini ebrei provenienti da tutta Europa, vittime della barbarie nazista: deportati ad Auschwitz prima, usati come cavie umane in Germania poi e infine uccisi per cancellare le “prove” di un assurdo quanto inutile crimine. Era stata Maria Pia Bernicchia ad affidarcela, tradotta e adattata dall’opera di un giornalista buono e coraggioso: Günther Schwarberg. Il primo ad aver reso nota al mondo la tragedia dei “20 bambini di Bullenhuser Damm” sulle pagine del settimanale “Stern”, che dall’8 marzo 1979, per sei settimane, la pubblica insieme a parte degli Atti del Processo di Curio-Haus e alla sentenza. Nove anni dopo, Schwarberg pubblicherà il suo primo libro Il medico delle SS e i bambini: tradotto in sei lingue, salverà per sempre dall’oblio la storia dei “20 bambini di Bullenhuser Damm”. La tenace professoressa di tedesco veronese – una leonessa dal cuore grande e una tempra d’acciaio se si tratta di fare del bene e rendere giustizia all’ingiustizia – dopo aver incontrato Günther, adotta i “20 bambini di Bullenhuser Damm” e decide di impegnarsi a fondo per restituire loro le carezze negate e la Memoria. Traduce, adattandoli, i libri di Schwarberg, contatta Proedi Editore e, insieme, danno vita a un “piccolo libro”. Un “piccolo libro” destinato a crescere e a far crescere. Nel 2004 si intitolava I 20 bambini di Bullenhuser Damm, e aveva 96 pagine. Nel 2011, alla sua quinta ristampa, le pagine erano diventate 120. Chi vuole vedere la mamma faccia un passo avanti era il suo titolo. Nell’arco di sette anni ne furono fatte cinque ristampe, una versione in ebraico, una versione eBook nel 2012, sia in italiano, sia in inglese. In dieci anni, la storia dei "20 bambini di Bullenhuser Damm", tenacemente accudita e ampiamente diffusa da Maria Pia Bernicchia e Proedi Editore, è entrata nelle scuole italiane, nel cuore degli studenti e degli insegnanti ed è diventata un riferimento anche per storici e ricercatori in Italia e nel mondo. Molte sono state le iniziative parallele legate alla memoria dei “20 bambini di Bullenhuser Damm”, quali il sostegno derivante da parte dei proventi derivati dalla vendita del “piccolo libro” al progetto Gugulethu per la lotta contro la tubercolosi nei bambini sudafricani o i giardini di rose bianche, piantati in Italia, in Germania, a Gerusalemme, nonché parchi e strade intitolati ai bambini e a Günther Schwarberg ad Amburgo.Per questo e in occasione del settantesimo anniversario di quel tragico 20 aprile 1945, nel quale 20 bambini, dopo essere stati torturati con assurdi esperimenti, furono orribilmente assassinati per la sola colpa di essere ebrei, è uscita la nuova versione di Chi vuol vedere la mamma faccia un passo avanti. 256 pagine, con documenti inediti, nuove testimonianze, dati e mappe, la sezione “Chiarimenti” ampliata di voci e di link a musei, memoriali, informazioni, libri… Nulla è stato lasciato al caso, tutto è stato verificato, documentato, confrontato. Maria Pia Bernicchia insieme al suo Editore ha raccolto il testimone lasciato da Günther Schwarberg. Insieme hanno proseguito le ricerche, gli studi, hanno mantenuto i contatti con i parenti delle piccole vittime, hanno tessuto altre trame, hanno collaborato alla realizzazione del documentario prodotto da RAI STORIA, di Gianluca Miligi, Rose bianche su sfondo nero. I bambini di Bullenhuser Damm. Così la storia dei "20 bambini di Bullenhuser Damm" è diventata una grande, indimenticabile storia. Leggila e accarezza anche tu la Memoria dei “nostri” 20 bambini. E ricorda che acquistando il libro contribuirai alla realizzazione della Biblioteca del Memoriale della Shoah di Milano.

Shimon Peres. La biografia 21/01/2010 -

Michael Bar Zohar
Shimon Peres. La biografia
UTET


Storico e biografo di Ben Gurion, Bar Zohar affida ai lettori una straordinaria biografia di Shimon Peres. Avvalendosi dei diari, delle lettere e dei documenti personali, lo storico israeliano racconta, con la sua piena collaborazione, la vita del Presidente della Repubblica d'Israele. Premio Nobel per la Pace nel 1994, due volte Primo Ministro d'Israele, intellettuale e filosofo, Peres ha contribuito alla costruzione della potenza militare d'Israele ed è diventato un uomo di pace che cerca di spegnere il fuoco della violenza e del fanatismo in Medio Oriente. Sfidando tutte le previsioni, ha progettato la campagna di Suez, ha costruito il reattore nucleare israeliano ed è stato la mente direttiva dell'operazione di Entebbe.
Questo saggio ci restituisce il percorso compiuto da un leader spesso definito “perdente” e invece destinato a identificarsi con questi primi sessant’anni della tormentata vicenda israeliana.

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