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Chi vuole vedere la mamma faccia un passo avanti… 11/07/2014 -

Dieci anni fa, Proedi Editore pubblicava per la prima volta la storia di 20 bambini ebrei provenienti da tutta Europa, vittime della barbarie nazista: deportati ad Auschwitz prima, usati come cavie umane in Germania poi e infine uccisi per cancellare le “prove” di un assurdo quanto inutile crimine. Era stata Maria Pia Bernicchia ad affidarcela, tradotta e adattata dall’opera di un giornalista buono e coraggioso: Günther Schwarberg. Il primo ad aver reso nota al mondo la tragedia dei “20 bambini di Bullenhuser Damm” sulle pagine del settimanale “Stern”, che dall’8 marzo 1979, per sei settimane, la pubblica insieme a parte degli Atti del Processo di Curio-Haus e alla sentenza. Nove anni dopo, Schwarberg pubblicherà il suo primo libro Il medico delle SS e i bambini: tradotto in sei lingue, salverà per sempre dall’oblio la storia dei “20 bambini di Bullenhuser Damm”. La tenace professoressa di tedesco veronese – una leonessa dal cuore grande e una tempra d’acciaio se si tratta di fare del bene e rendere giustizia all’ingiustizia – dopo aver incontrato Günther, adotta i “20 bambini di Bullenhuser Damm” e decide di impegnarsi a fondo per restituire loro le carezze negate e la Memoria. Traduce, adattandoli, i libri di Schwarberg, contatta Proedi Editore e, insieme, danno vita a un “piccolo libro”. Un “piccolo libro” destinato a crescere e a far crescere. Nel 2004 si intitolava I 20 bambini di Bullenhuser Damm, e aveva 96 pagine. Nel 2011, alla sua quinta ristampa, le pagine erano diventate 120. Chi vuole vedere la mamma faccia un passo avanti era il suo titolo. Nell’arco di sette anni ne furono fatte cinque ristampe, una versione in ebraico, una versione eBook nel 2012, sia in italiano, sia in inglese. In dieci anni, la storia dei "20 bambini di Bullenhuser Damm", tenacemente accudita e ampiamente diffusa da Maria Pia Bernicchia e Proedi Editore, è entrata nelle scuole italiane, nel cuore degli studenti e degli insegnanti ed è diventata un riferimento anche per storici e ricercatori in Italia e nel mondo. Molte sono state le iniziative parallele legate alla memoria dei “20 bambini di Bullenhuser Damm”, quali il sostegno derivante da parte dei proventi derivati dalla vendita del “piccolo libro” al progetto Gugulethu per la lotta contro la tubercolosi nei bambini sudafricani o i giardini di rose bianche, piantati in Italia, in Germania, a Gerusalemme, nonché parchi e strade intitolati ai bambini e a Günther Schwarberg ad Amburgo.Per questo e in occasione del settantesimo anniversario di quel tragico 20 aprile 1945, nel quale 20 bambini, dopo essere stati torturati con assurdi esperimenti, furono orribilmente assassinati per la sola colpa di essere ebrei, è uscita la nuova versione di Chi vuol vedere la mamma faccia un passo avanti. 256 pagine, con documenti inediti, nuove testimonianze, dati e mappe, la sezione “Chiarimenti” ampliata di voci e di link a musei, memoriali, informazioni, libri… Nulla è stato lasciato al caso, tutto è stato verificato, documentato, confrontato. Maria Pia Bernicchia insieme al suo Editore ha raccolto il testimone lasciato da Günther Schwarberg. Insieme hanno proseguito le ricerche, gli studi, hanno mantenuto i contatti con i parenti delle piccole vittime, hanno tessuto altre trame, hanno collaborato alla realizzazione del documentario prodotto da RAI STORIA, di Gianluca Miligi, Rose bianche su sfondo nero. I bambini di Bullenhuser Damm. Così la storia dei "20 bambini di Bullenhuser Damm" è diventata una grande, indimenticabile storia. Leggila e accarezza anche tu la Memoria dei “nostri” 20 bambini. E ricorda che acquistando il libro contribuirai alla realizzazione della Biblioteca del Memoriale della Shoah di Milano.


Chi vuole vedere la mamma faccia un passo avanti…
A cura di Maria Pia Bernicchia
Proedi


Un documento drammatico, che ricostruisce mediante fotografie, testimonianze scritte e processuali, il destino tragico di venti bambini ebrei deportati da ogni parte d’Europa al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau. Da qui i piccoli prigionieri vennero trasferiti al lager tedesco di Neuengamme e impiegati come cavie per esprimenti sulla tubercolosi. Nell’imminenza della liberazione da parte degli Alleati, i nazisti, decisi a cancellare le tracce dei propri crimini, uccisero i piccoli ebrei. Un libro profondo che scuote la coscienza di chi legge. Da leggere, conservare e tramandare.

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Shimon Peres. La biografia 21/01/2010 -

Michael Bar Zohar
Shimon Peres. La biografia
UTET


Storico e biografo di Ben Gurion, Bar Zohar affida ai lettori una straordinaria biografia di Shimon Peres. Avvalendosi dei diari, delle lettere e dei documenti personali, lo storico israeliano racconta, con la sua piena collaborazione, la vita del Presidente della Repubblica d'Israele. Premio Nobel per la Pace nel 1994, due volte Primo Ministro d'Israele, intellettuale e filosofo, Peres ha contribuito alla costruzione della potenza militare d'Israele ed è diventato un uomo di pace che cerca di spegnere il fuoco della violenza e del fanatismo in Medio Oriente. Sfidando tutte le previsioni, ha progettato la campagna di Suez, ha costruito il reattore nucleare israeliano ed è stato la mente direttiva dell'operazione di Entebbe.
Questo saggio ci restituisce il percorso compiuto da un leader spesso definito “perdente” e invece destinato a identificarsi con questi primi sessant’anni della tormentata vicenda israeliana.

A Lethal Obsession 14/01/2010 -

Robert Wistrich
A Lethal Obsession
Random House

In this major work of historical synthesis, the author, Professor of European and Jewish history at the Hebrew University of Jerusalem,  offers abundant evidence that genocidal anti-Semitism, and apologetics and indifference about is not only a matter of the history of Nazi Germany and the Holocaust: it remains a key element of contemporary affairs. Lethal Obsession presents a profound interpretation of anti-Semitism both before and after 1945. Wistrich - who writes with the interpretive grasp of a historian of the first rank as well as with the passion and urgency that is so essential in the face of the genocidal threats made against Israel and the Jews in recent year - offers remarkable details of the persistence and permutation of this hallucinatory set of ideas within Europe as well as in the Middle East, North Africa and Iran.

Entebbe 1976. L'ultima battaglia di Yoni 11/01/2010 -

Iddo Netanyahu
Entebbe 1976. L'ultima battaglia di Yoni
La libreria militare

Il 4 Luglio 1976, oltre cento ostaggi dei terroristi del FLP all'aeroporto di Entebbe, vennero liberati dalle Forze Speciali israeliane con un’ operazione senza precedenti nella storia militare eseguita da una segretissima unità di incursori, il Sayeret Matkal. Basata su decine di interviste ai protagonisti, sulla consultazione di materiale d'archivio e sulla conoscenza delle tecniche delle operazioni speciali dell'autore, membro anch'egli dell'unità segreta che eseguì il raid, questa è la storia avvincente e veritiera di quella missione, degli uomini che la prepararono ed eseguirono e soprattutto degli ultimi giorni dell'uomo che la guidò, sacrificando la propria vita: Jonathan Netanyahu, comandante del Sayeret Matkal. Il volume contiene, oltre a rare fotografie, documenti inediti inerenti la preparazione della missione e l'organico completo, fino ad ora coperto da segreto, delle squadre che assaltarono il Terminal di Entebbe.

The Late Great State of Israel 07/01/2010 -

Aaron Klein
The Late Great State of Israel
How Enemies Within and Without Threaten the Jewish Nations Survival
WND Books

In this book," Aaron Klein, intrepid investigative journalist and Jerusalem bureau chief of WorldNetDaily.com presents an ominous portent of the future of Israel. This meticulously researched exegesis of the complex world of Middle East politics graphically depicts the pernicious agenda of those forces conspiring to eradicate the Jewish state. . His book is an urgent, clarion call to supporters of Israel around the world: The great Mideast democracy faces catastrophe and Israel is in the fight of its life, facing perils from inside and outside its borders. Unless these perils are countered soon, warns Klein, the only remnant of the Jewish nation may be an epitaph: "The Late Great State of Israel."

Il cinema israeliano contemporaneo 04/01/2010 -

Il cinema israeliano contemporaneo
a cura di Maurizio G. De Bonis, Ariel Schweitzer, Giovanni Spagnoletti
Marsilio

Ormai da circa dieci anni, il cinema israeliano è ospite fisso delle maggiori manifestazioni cinematografiche internazionali e riscuote sempre maggiore interesse anche in ambito critico.
Questo studio approfondito su una cinematografia “nuova ed emergente”, è il primo volume pubblicato sull’argomento nel nostro paese e analizza il fenomeno di una cinematografia che, pur avendo a disposizione modeste risorse economiche, è stata in grado in poco tempo di dar vita a un significativo cinema d’autore dalle caratteristiche critico-innovative. Il tutto evidenziando le tematiche che attraversano la società israeliana: dal problema del conflitto con il mondo arabo-palestinese alla condizione della donna, dai rapporti tra religione e laicità dello Stato ai temi della violenza e della guerra. Si tratta, dunque, di un testo importante per gli studiosi ma anche per quel pubblico curioso che non vuol fermarsi alle apparenze e alle notizie superficiali ma che intende invece affrontare tematiche altrimenti sconosciute.

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