lunedi` 20 maggio 2024
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Ayatollah atomici 24/05/2010 -

Carlo Panella
Ayatollah atomici
Mursia


“Tutto quello che non ho capito della rivoluzione iraniana” è il provocatorio sottotitolo di questo saggio che ripropone le cronache della rivoluzione iraniana pubblicate da Lotta Continua tra il  novembre 1978, quando cominciarono le prime manifestazioni nelle vie di Teheran, fino al marzo del 1979 quando, a rivoluzione compiuta, «già circolavano notizie di tutti i tipi: fustigazioni di adulteri, pene corporali dispensate a destra e a manca» . Rilette oggi, aiutano a comprendere le radici del fondamentalismo islamico, le sue implicazioni negli equilibri mondiali, a fronte del pericolo di un Iran dotato di bomba atomica e il perché i rivoluzionari di allora soffocano oggi nel sangue le manifestazioni dell’Onda Verde. E anche le valutazioni errate di molti nei confronti della rivoluzione iraniana.

Storia degli ebrei 30/07/2009 -

Chaim Potok
Storia degli ebrei
Garzanti

Chaim Potok, uno dei più significativi romanzieri del nostro tempo, in questo saggio narra quattromila anni di peregrinazioni del popolo ebraico, dall’antica Ur fino alla creazione dello stato d’Israele. Immerge queste vicende nel flusso della Storia con grande potenza evocativa e al tempo stesso si confronta con le acquisizioni degli studiosi contemporanei. E’ una ampia ricostruzione storica in cui la vita e il destino degli ebrei in varie epoche e paesi emergono in tutta la loro varietà e ricchezza e conducono a una illuminante riflessione sul ruolo di Israele nella storia, e sul ruolo che la storia ha avuto nel determinare le vicende del «popolo eletto».

Contro l'Onu 06/08/2009 -

Christian Rocca
Contro l'Onu.
Il fallimento delle Nazioni Unite e la formidabile idea di un'alleanza tra le democrazie
Lindau

L’autore osserva come il Consiglio di Sicurezza e l'Assemblea Generale dell’Onu abbiano tradito lo spirito e i principi contenuti nella Carta istitutiva. Si impone dunque un nuovo modello di azione globale perché le Nazioni Unite sono figlie della guerra fredda; oggi il mondo è cambiato, le frequenti crisi locali non rispondono più alla logica geopolitica del bipolarismo, ma richiedono analisi e interventi che negli ultimi anni solo gli Stati Uniti hanno dimostrato di saper operare. Se davvero crediamo nel sogno di stabilità dei fondatori dell’Onu è arrivato il momento di dire «mai più» alle Nazioni Unite e di sostenere la formidabile idea di un’alleanza tra le democrazie.

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