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Riprendiamo dalla STAMPA di oggi, 11/12/2014, a pag. 13, con il titolo "Israele, l'esercito pronto a entrare nei Territori", la cronaca di Maurizio Molinari. L'ennesimo show del dittatore "moderato" Abu Mazen: tutti i morti palestinesi, incluso il ministro deceduto di infarto ieri, diventano "martiri" nella guerra contro Israele Il commento di Deborah Fait è alla pagina http://www.informazionecorretta.com/main.php?mediaId=115&sez=120&id=56365 Per capire la dinamica dell'incidente consigliamo la lettura dell' articolo: http://www.algemeiner.com/2014/12/10/british-reporter-palestinians-blocked-israeli-medic-from-aiding-pa-official-and-convicted-terrorist-ziad-abu-ein/ Ecco gli articoli: LA STAMPA - Maurizio Molinari: "Israele, l'esercito pronto a entrare nei Territori"
Il ministro palestinese Ziad Abu Ein muore nel villaggio di Turmus Aya, in Cisgiordania, dopo una colluttazione con i militari israeliani e Abu Mazen parla di «atto barbarico» ammonendo sulla reazione: «Ogni opzione è sul tavolo» inclusa la fine della cooperazione nel mantenimento della sicurezza. Turmus Aya è un villaggio fuori Ramallah dove circa 150 palestinesi si danno appuntamento per piantare olivi ad Adei Ad, un insediamento non autorizzato dal governo israeliano. Ecco il commento scritto per Informazione Corretta da Angela Polacco Lazar:
C'era un'ambulanza, c'era anche una dottoressa in divisa militare israeliana. I palestinesi intorno al ministro palestinese Abu Ein hanno creduto che avesse un attacco ipoglicemico mentre si toccava il petto, dolorante e affaticato. Abu Ein si è seduto e continuava a essere intervistato dai numerosi giornalisti che si trovavano in zona e ad un certo punto ha perso le forze e si è disteso a terra. Alla dottoressa che si è avvicinata a prestare le prime cure è stato vietato di intervenire e l'ambulanza è stata fatta avvicinare solo quando ormai il ministro era privo di conoscenza. Tutto questo ripreso da un giornalista di Channel 1, che ha documentato tutto e che non si è allontanato neanche un secondo dalla scena. Non era l'unico giornalista a riprendere l'evento. Ora i palestinesi hanno uno shaid, un martire, da venerare. il tempo prezioso perso per qualche filmato di propaganda è forse costato la vita al ministro. Ma in certi ambienti, la morte è piu' ambita della vita. Per inviare la propria opinione alla Stampa, telefonare 011/65681, oppure cliccare sulla e-mail sottostante lettere@lastampa.it |
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