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Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 15/12/2017, a pag. 13, la breve "A Nazareth niente festa di Natale". La protesta del sindaco di Nazareth, che è arabo israeliano e gode di tutti i vantaggi che la cittadinanza israeliana concede, è assurda: cancellare le celebrazioni natalizie per protestare contro le dichiarazioni di Donald Trump. Ci aspettiamo un intervento della Santa Sede - che sicuramente non ci sarà - visto che si tratta di azzerare le celebrazioni pubbliche di una importante festa cristiana. Ecco la breve:
Il primo cittadino di Nazareth, Ali Salam, ha annunciato la cancellazione delle celebrazioni per le festività di Natale. Il sindaco della cittadina nel nord di Israele (dove secondo il Vangelo è cresciuto Gesù) ha spiegato che è una protesta «contro la decisione del presidente americano» di riconoscere Gerusalemme capitale dello Stato ebraico. «Nazareth è parte integrante della società araba e non possiamo festeggiare mentre il popolo palestinese si ribella per Gerusalemme». Annullate le celebrazioni dal 17 al 22 dicembre, invariate le cerimonie religiose e l’illuminazione dell’albero di Natale. Per inviare la propria opinione al Corriere della Sera, telefonare 02/62821, oppure cliccare sulla e-mail sottostante lettere@corriere.it |
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