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Il 28 ottobre 2014 la scrittrice italo-iraniana Farian Sabahi ha partecipato alla trasmissione radiofonica "24 Mattino", sull'emittente del Sole 24 Ore, con l'intervento "Reyhaneh, impiccata in Iran, è un simbolo contro la discriminazione".
Ecco il link alla trasmissione: http://www.radio24.ilsole24ore.com/notizie/24mattino/2014-10-28/scrittrice-farian-sabahi-rayhaneh-125755.php
"E' giusto accendere i riflettori e indignarsi per la vicenda di Reyhaneh Jabbari, ma bisogna anche collaborare con Paesi come Iran e Afghanistan per aiutarli a sviluppare un sistema giuridico che attualmente è ancora basato sulla legge del taglione". Così la scrittrice italo-iraniana Farian Sabahi a "24 Mattino" commenta la vicenda di Reyhaneh Jabbari, la ragazza 26enne iraniana che è stata impiccata per aver ucciso l'uomo che aveva tentato di stuprarla. "La giustizia in questi Paesi non viene fatta dallo Stato o dalla magistratura - continua Sabahi - ma dalla famiglia della persona offesa. In questo caso la famiglia dell'uomo ucciso non ha concesso la grazia perché la ragazza non aveva ritrattato il tentativo di stupro. Con questa scelta Reyhaneh ha firmato la sua condanna a morte, ma ora è diventata un simbolo contro la discriminazione. Inoltre in questi Paesi dove non c'è una divisione tra Stato e Chiesa la donna che ammette di essere stata violentata ammette anche il reato di fornicazione. Per fare dei passi avanti credo che sia necessario che l'Occidente parli meno di nucleare, che spesso è solo una questiona politica, e più di diritti umani". http://www.informazionecorretta.it/main.php?sez=90 |
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