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Deborah Fait
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25 Aprile: chiedo lo scioglimento dell'Anpi 28/04/2018

25 Aprile: chiedo lo scioglimento dell'Anpi 
Commento di Deborah Fait

Sapevamo che ci sarebbero stati grossi problemi questo 25 aprile, i palestinisti, i loro compari dell'Anpi e dei centri sociali, ogni anno, si preparano a scatenarsi in questa giornata per rovinarla. Lo sapevano anche le istituzioni delle città in cui si sarebbero svolti i cortei ma non hanno fatto niente per evitarlo, paurosi e vili. 
Ogni anno le squadracce rosse che hanno radici profonde nel nazismo, umiliano, minacciano gli ebrei, la medaglia d'oro della gloriosa Brigata Ebraica, gli italiani tutti, la memoria di chi è morto per la libertà e lo fanno grazie all'inettitudine dello stato e delle sue istituzioni. 
Quest'anno il 25 aprile è stato il peggior disastro, il peggior insulto alla democrazia, i nazicomunisti sono stati lasciati liberi di urlare indemoniati nel silenzio complice e vigliacco di una società ostaggio di bande dell'estrema sinistra fiancheggiate dai sostenitori dei terroristi palestinisti.


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A Milano, al passaggio della Brigata, si sono scatenati in un delirio, vedere i video è stato come ricevere un pugno enorme nello stomaco. Tra gentaglia isterica, nazi-islamisti, che urlavano "assassini, fascisti, assassini assassini" e inneggiavano a Hamas e a Hezbollah, ho notato, tra le tante magliette rosse con scritte in arabo e altre con l'immagine di Che Guevara, anche una foto gigantesca di Natalie Portman. 
Bene, ho pensato, sarà contenta di essere finita tra la feccia antisemita. 
A Roma la Comunità ebraica, memore della violenza degli anni passati, ha preso saggiamente le distanze dalle cerimonie ufficiali e ha commemorato la Liberazione per conto suo, nel luogo più giusto, alle Fosse Ardeatine. 
A Trieste è accaduto il peggio, hanno fatto la più vigliacca delle manifestazioni proprio all'interno del luogo più sacro della città, dove bisognerebbe entrare in punta di piedi, con rispetto e dolore, la Risiera di San Sabba, unico lager della morte nazista in Italia, completo di forni crematori. Dalla Risiera, chi non veniva ucciso sul posto, veniva deportato ad Auschwitz per non fare più ritorno. 
Eppure i nazifascisti rossi non hanno avuto rispetto, non sanno cosa sia il rispetto, si sono messi a urlare contro il sindaco e hanno rinnovato urla e fischi quando ha preso la parola il Rabbino. Erano là con i loro fazzoletti rossi e le loro bandiere palestiniste che sbraitavano insulti. La comunità ebraica ha chiesto di abbassare le bandiere palestiniste, "se voi abbasserete le vostre" è stata la risposta. 
Gli ebrei, sempre troppo pacifici e civili, sempre pronti al dialogo, le hanno abbassate ma quelle palestiniste hanno continuato a sventolare. Logico, come potevano pensare che sarebbero stati così onesti e leali da mantenere la parola data?
I mascalzoni restano mascalzoni sempre! 
Il rabbino Alexander Meloni allora ha detto " Come italiano, ebreo e rabbino non posso accettare che vengano sventolate bandiere non italiane ....soprattutto quando il primo leader politico e religioso di questo movimento fu non solo un collaboratore ma un alleato del nazismo (Amin al Husseini, ndr)" poi, seguito dai membri della Comunità ha lasciato la manifestazione tra i soliti fischi e qualche applauso.
Il Piccolo di Trieste, sotto un titolo che parlava soltanto di pesante contestazione al sindaco Dipiazza, ha aggiunto un commento vergognoso e beffardo:"A causa della bandiere palestinesi rimaste esposte, la comunità ebraica ha alzato i tacchi e se ne è andata". Ma è normale un simile giudizio? 
Di fronte a una vergogna assoluta come i fatti di Trieste, è normale scrivere che chi è stato offeso, deriso, umiliato da una banda di criminali senza morale e senza coscienza, ha alzato i tacchi quasi avesse avuto paura? Ma in che mani siamo, che tipo di giornalista ha potuto scrivere una cosa simile? E dove sono le istituzioni italiane? Perchè, non essendo stati capaci di evitare queste porcate, non hanno nemmeno il coraggio di chiedere scusa ai loro concittadini ebrei per quello che, anno dopo anno, devono subire?

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In questo mondo alla rovescia, i collaboratori di Hitler vengono celebrati e le vittime, gli ebrei, vengono ancora e ancora e ancora perseguitate e dileggiate.
I nipoti dei nazisti, abituati come sono a mentire e a cambiare la storia, si trasformano in partigiani e sventolano quella bandiera che significa violenza e morte e che, nei recenti avvenimenti a Gaza, portava disegnata una svastica forse in memoria dei soldati arabi ( Freies Arabien)che combattevano tra le fila naziste durante da Seconda Guerra Mondiale. 
A questo punto mi brucia un'altra domanda " Perchè gli altri italiani presenti in Risiera non se ne sono andati con la Comunità ebraica? Perchè ci lasciano sempre soli, incapaci di esprimere la minima solidarietà? Il Piccolo scrive che oltre alle urla e ai fischi qualcuno aveva anche battuto le mani e allora perchè quel qualcuno non ha avuto il coraggio di seguire i suoi concittadini ebrei e di lasciare le belve urlanti da sole? 
Mi chiedo se i presenti rimasti si siano sentiti privi di dignità e orgoglio, dei vermi insomma! Il 25 aprile ormai non ricorda più la Liberazione, è semplicemente diventata una manifestazione antisemita, un modo perchè i palestinisti e i loro compari rossi, indemoniati come sempre, possano sfogare il loro odio contro gli ebrei, contro Israele che vorrebbero vedere distrutto. 
Qualcuno sul web ha scritto che, in fin dei conti, il nazifascismo è figlio del socialismo, in origine erano socialisti sia Hitler che Mussolini, quindi il marcio è antico e diffuso. 
Con il cuore pieno di tenerezza e di orgoglio per quel mare di bandiere baincoazzurre che sventolavano nonostante tutto e al di sopra di tutti, con gratitudine per la solidarietà di tanti amici, chiedo due cose impossibili: Lo scioglimento dell'Anpi, ente ormai inutile per assenza di partigiani e per essere covo dei centri sociali antisemiti e , soprattutto, chiedo che le istituzioni e i rappresentanti del governo chiedano scusa per la loro indifferente e colpevole assenza mentre cittadini ebrei venivano violentemente insultati, derisi e minacciati. 
Abbiate coraggio, per una volta, prendete esempio dalla Germania dove in 2000 si sono messi la kippà dopo l'ultimo episodio antisemita, anche all'interno del governo tedesco. Coraggio e dignità non si comprano, bisogna trovarli nel profondo delle coscienze. Provateci!

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Deborah Fait 
"Gerusalemme, capitale di Israele, unica e indivisibile"


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