Un filmato recuperato dall’esercito israeliano durante le operazioni nella Striscia di Gaza mostra sei ostaggi israeliani mentre cercano di accendere le candele della festa di Hanukkah in un tunnel con scarso ossigeno. I sei ostaggi sono Hersh Goldberg-Polin, 23 anni, Eden Yerushalmi, 24 anni, Ori Danino, 25 anni, Alex Lobanov, 32 anni, Carmel Gat, 40 anni, e Almog Sarusi, 27 anni. Il filmato risale al dicembre 2023. Otto mesi dopo, il 29 agosto 2024, all’approssimarsi delle Forze di Difesa israeliane al tunnel sotto il quartiere di Tel Sultan, a Rafah (Striscia di Gaza meridionale), tutti e sei gli ostaggi furono assassinati con un colpo alla testa dai terroristi palestinesi.
Ezra Pound: un fascista, a prescindere da eventuali meriti poetici Lettera di Riccardo Calimani
Testata: Corriere della Sera Data: 16 novembre 2018 Pagina: 33 Autore: Riccardo Calimani Titolo: «Ezra Pound»
Riprendiamo dal CORRIERE della SERA di oggi, 15/11/2018 a pag.13 con il titolo "Ezra Pound", la lettera di Riccardo Calimani.
Ezra Pound fu salvato dagli americani alla fine della Seconda Guerra Mondiale. L'etichetta di "pazzo" che è stata incollata al poeta ammiratore di Mussolini e dei fascismi europei - mai pentito - è stata quella che lo ha salvato dal giudizio come traditore e fascista. Di fatto la decisione americana di rinchiuderlo in una clinica per malati mentali lo ha salvato dalla fucilazione. Bene fa Riccardo Calimani a chiarire che il giudizio verso Pound deve essere quello adottato verso un fanatico fascista, e che i suoi meriti poetici non costituiscono in nessun modo una attenuante. Anzi.
Non condivido la tesi che vi sia la necessità di distinguere tra il letterato e le sue idee. Alcuni grandi scrittori del Novecento sono stati fascisti, nazisti, stalinisti e tra questi Céline, Heidegger, Hamsun. Per questo devono godere di extraterritorialità? Proprio perché intelligenti e sensibili, la loro adesione al totalitarismo fascista è ancora più degna di biasimo e di condanna. La loro intelligenza è una aggravante. Furono del tutto incapaci di capire che le loro scelte politiche contribuirono ad accrescere il dolore e la morte in questo povero mondo. Distinguere tra l'autore e la sua opera è metodologicamente pericoloso, può ingenerare assoluzioni o equivoci e creare confusione. La moralità, non il moralismo, in politica deve restare un valore e dagli intellettuali bisogna pretendere di più. Se non hanno capacità critica e cedono a violenza, a tentazioni autoritarie o altro vanno biasimati bendi più dello sciocco che si lascia abbindolare.
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