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Informazione Corretta - Il Giornale Rassegna Stampa
06.04.2011 La smentita di Richard Goldstone non è sufficiente da sola
Commento di Fiamma Nirenstein. Nella pagina gli indirizzi e-mail per protestare contro gli odiatori

Testata:Informazione Corretta - Il Giornale
Autore: Fiamma Nirenstein
Titolo: «Ma ora Goldstone scriva un altro rapporto. Vero»

Riportiamo dal GIORNALE di oggi, 06/04/2011, a pag. 16, l'articolo di Fiamma Nirenstein dal titolo "Ma ora Goldstone scriva un altro rapporto. Vero".

L'articolo è preceduto dalle testate e dai nomi dei giornalisti che più si sono appoggiati al rapporto Goldstone per attaccare Israele.
Abbiamo estrapolato dall'articolo di Giulio Meotti pubblicato sul FOGLIO di ieri (http://www.informazionecorretta.it/main.php?mediaId=8&sez=120&id=39185) alcune frasi. Ogni testata è seguita dall'indirizzo e-mail per scrivere e protestare contro la disinformazione su Israele diffusa dai giornalisti:

Micromega -  Angelo D’Orsi : “ingiustizia perpetrata dal mondo che ha consentito agli ebrei di costituire uno stato ‘etnicamente puro’ in Palestina, scacciando coloro che lì erano nati, figli di nativi. Lo scandalo, a ben vedere, è, se vogliamo essere franchi, la stessa esistenza di quello stato. Ormai forse è troppo tardi per tornare indietro”.
redazione@micromega.net

 Liberazione - "Abbiamo visto quale fine abbia fatto il rapporto Goldstone sui crimini di guerra a Gaza: ignorato. E’ per questa ragione che invitiamo tutti e tutte a sostenere e praticare la campagna internazionale di boicottaggio, disinvestimento e sanzioni nei confronti di Israele"
lettere@liberazione.it

Il Manifesto -  Vittorio Arrigoni : "un cataclisma di odio e cinismo piombato sulla popolazione di Gaza come piombo fuso. Le fabbriche degli angeli in produzione a ciclo continuo".
redazione@ilmanifesto.it

Annozero - Michele Santoro : "Non accetto che questi bambini muoiano e i potenti della terra non fanno niente per fermare questo massacro "
http://www.rai.it/dl/portali/site/articolo/ContentItem-5e39f909-2a39-4b2a-bb7d-002e4dc375b1.html

La Repubblica - Gad Lerner, Bernardo Valli : "Gaza, all’inferno senza ritorno ".
Alberto Stabile: " A Gaza ci sono solo poveracci "
rubrica.lettere@repubblica.it

Corriere della Sera -  "Venticinque palline bianche impallinano Israele al Consiglio per i diritti umani dell’Onu. Criminale di guerra. E contro l’umanità "
lettere@corriere.it

L'Unità - "A Gaza compiuti crimini di guerra, l’Onu accusa, Israele si indigna"
lettere@unita.it

L'Espresso - Sergio Di Rosa ha attaccato “lo stato sionista” che vuole “ottenere ‘l’addomesticamento’ e l’obbedienza dei legittimi proprietari della Terra di Palestina"
espresso@espressoedit.it

Il Sole 24 Ore - oltre agli articoli di Ugo Tramballi,  Sergio Luzzatto : " Non è morale un esercito che combatte la guerra più asimmetrica della storia […] contro un milione e mezzo di civili (e qualche migliaio di terroristi) rinchiusi a forza in 360 chilometri quadrati. Non è morale un esercito che maramaldeggia da decenni sopra un avversario privo di un singolo aereo o di un singolo tank. Non è morale un esercito che saluta come brillanti vittorie operazioni militari dove si uccide a cento contro uno. Soprattutto, non è morale un esercito che accetta a cuor leggero di annientare i bambini e gli adolescenti "
letterealsole@ilsole24ore.com

Ecco l'articolo di Fiamma Nirenstein dal titolo "Ma ora Goldstone scriva un altro rapporto. Vero".


Fiamma Nirenstein

Caro giudice Goldstone, perdoni se ci ritorno sopra, a me non è bastato, anche se l’ho apprezzato, il suo articolo sul Washington Post in cui annuncia che, se ne avesse saputo quante ne sa oggi, non avrebbe dichiarato Israele criminale di guerra con le 575 pagine del rapporto costruito per il Consiglio per i diritti umani dell’Onu. Qualcuno aveva già capito da tempo che lei sbagliava: l’Italia votò contro il suo rapporto e nel nostro Parlamento abbiamo tenuto anche un convegno contro le sue assurde conclusioni. Insomma, lei ci ha messo un po’ troppo, e intanto il danno è stato gigantesco. Certo, il suo è un gesto clamoroso che testimonia di una personalità tormentata che, dopo molto, troppo pensare, ha deciso di ascoltare la voce della coscienza.

Una scelta quasi obbligata dopo che le folle ispirate da lei hanno percorso le piazze europee gridando «Hamas Hamas gli ebrei al gas»; dopo che il capo dell’opposizione della Knesset, Tzipi Livni, ha dovuto rinunciare a un viaggio a Londra sotto la minaccia di arresto estesa anche ad altri leader del suo Paese; dopo che da quelle accuse è nata su Gaza la narrativa pazzesca che ha ispirato le varie flottiglie e ha incitato il governo Turco, quella di una prigione a cielo aperto dove Israele pratica la caccia al civile e ai bambini, si muore di fame e i persecutori ebrei circostanti bloccano con la loro ferocia una vita normale e civilizzata. Peccato che tutti i guai di Gaza nascano dalla dittatura di Hamas. L’Onu, la stampa internazionale, l’Unione europea, gli Usa di Obama, i Paesi europei… chi non è stato influenzato dall’ondata di delegittimazione cui ha dato il via il suo rapporto? Dunque, giudice Goldstone, scriva un altro rapporto, 575 pagine che dicono la verità e lo vada a difendere in un pari numero di occasioni, città importanti e università, in cui ha difeso quello precedente.

Qualche suggerimento su come costruire il suo intervento. La cornice: Gaza è dominata da un’organizzazione terrorista inclusa nella lista europea, integralista islamica e antisemita, che promette lo sterminio degli ebrei e il califfato mondiale. Hamas ha inondato Israele con 13mila missili per la maggior parte finanziati dall’Iran, di cui è suddita. Israele, cosa totalmente omessa dal suo rapporto, ha risposto come farebbe ognuno nella stessa condizione a un attacco quotidiano che ha fatto morti e feriti. Qui, sì, i civili sono stati presi di mira intenzionalmente.
In secondo luogo, giudice, deve raccontare che le organizzazioni ascoltate sono tutte di parte, le Ong antisraeliane più politicizzate come il Palestinian Center for Human Rights o Betzelem (citate 70 volte nel testo) o Al Haq (citata 30 volte).

E adesso il punto rovente: ignorando che la guerra viene ormai chiamata «asimmetrica» proprio perché da una parte ci sono le divise, dall’altra il caos dei miliziani e dei terroristi travestiti da civili e che utilizzano scudi umani, lei, Goldstone ha preteso di credere che i miliziani di Hamas fossero veramente civili. Non ha mai nemmeno fatto sapere che l’uso degli scudi umani arrivava al punto che il maggior ospedale di Gaza era occupato dallo stato maggiore di Hamas. Il rapporto dice che i 1.200 morti palestinesi erano civili. In realtà, secondo l’indagine che l’esercito israeliano si è auto inflitta come lei stesso riconosce, 564 morti erano membri armati dichiarati di Hamas, i membri della Jihad islamica circa 100, i poliziotti del regime di Hamas categorizzati come «civili» centinaia, e poi c’erano i membri di Fatah di cui non conosciamo il numero... i calcoli più contenuti dicono che dal 63 per cento al 75 erano coinvolti come armati nella guerra, senza contare gli scudi umani. Un esempio: un ventiduenne definito dal Palestinian Center un civile, Abdullah Abdel Hamid Muamar, membro di Hamas, compare su un website col suo missile Qassam.

Era facile, giudice Goldstone, sapere che una guerra asimmetrica mette davanti ai combattenti finti civili così da bloccare e poi accusare il nemico; era facile venire a conoscenza dei messaggini e volantini per avvertire la popolazione di andarsene dai luoghi che stava per colpire. Giudice Goldstone, sono contenta che lei abbia parlato, ma davvero non basta. Si dia da fare adesso, e non se ne vergogni. Semmai, si doveva vergognare fino a qualche giorno fa.

www.fiammanirenstein.com

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